C’è tutto il bello e il brutto del calcio in Chelsea-Psg, nonostante gli errori arbitrali, il nervosismo e tutti gli aspetti meno “nobili” il risultato è una partita epica che giustamente premia la squadra che ha voluto e meritato il passaggio del turno, quella di Blanc. 1-1 il punteggio al 90, con gol nel finale di Cahill e David Luiz. 2-2 invece al 122, con rigore di Hazard e gol decisivo di Thiago Silva. Psg che strappa il pass avendo giocato per quasi 100 minuti in inferiorità numerica per espulsione di Ibrahimovic.
Il passaggio ai quarti sfuma prima a 4 minuti dal 90, poi (all’incirca) ad altrettanti dal 120. Ma stavolta quel che è giusto accade, come tante altre volte non era successo a Mourinho, che perde la sua fortuna nel momento peggiore. Partita troppo speculativa, i rimpianti per la superiorità numerica sprecata sono enormi.
Che grinta e che cuore. Più forte del Chelsea e per questo qualificata, la squadra di Blanc regala ai suoi tifosi una delle pagine più belle della propria storia.
Non andiamo sotto l’insufficienza (abbastanza) grave perchè la partita è ugualmente bellissima fino all’ultimo respiro. Cacciare Ibra per quel fallo, per restare solo alla decisione meno condivisibile, è fuori dal mondo.
Finisce senza gol ma con emozioni e colpi di scena il primo tempo (voto 6,5) di Chelsea-Psg. Una sufficienza ampia che è motivata dal copione stracciato (seppur per via di quello che riteniamo un errore dell’arbitro Kuipers) e dalle relative implicazione tecnico-tattiche-agonistiche seguenti. Pochissime le occasioni da gol, sia in 11 contro 11, sia dopo l’uscita di Ibrahimovic (voto 5 e non per il fallo) per l’entrata a centrocampo su Oscar (voto 5,5). Qualcosina di più hanno fatto vedere Matuidi e Cavani (voto 6 per entrambi), pur senza arrivare mai al tiro in porta. Grande personalità, condita da qualche errore che poteva rivelarsi pesante, per Verratti (voto 5,5). Se Blanc (voto 6) dovrà ora riorganizzarsi completamente nella ripresa, Mourinho (voto 6) si è limitato ad aspettare gli avversari, alzando con il passare dei minuti il pressing, nella speranza di far partire già dagli ultimi 30 metri il possesso palla, completamente monopolizzato da Hazard (voto 6,5) in contropiede. Nervoso e testardo nelle incursioni Diego Costa (voto 6), sul quale manca forse un calcio di rigore. Regia di qualità per Fabregas (voto 6), con pochi spunti “magici” però a trequarti. Classica partita “alla Mourinho”, cucita sugli avversari e tesa a massimizzarne gli errori. Cosa per ora non avvenuta nonostante i palloni persi in zona pericolosa da Verrati, di tanto in tanto. Ma ora cambia tutto, in superiorità numerica… o no? Marcia sconosciuta alla maggior parte degli altri giocatori, a livello mondiale, per il belga. Quando la innesta è come Beep-Beep con Wile Coyote, imbarazzante per velocità e tecnica associata ” Un’uscita in 45 minuti, non ce ne vorrà, ci impedisce di sbilanciarci su un voto differente. Mai chiamato in causa VOTO PSG 5,5 Poteva fare qualcosa in più, con Ibra in campo. L’espulsione, seppur non condivisibile, costringe Blanc ad architettare un secondo tempo diverso e da “caccia all’impresa” Lui e l’altro Thiago, Silva, sono due colonne difensive. L’ex interista però, forse con più lucidità di Verratti, si fa notare anche in impostazione, con la consueta lentezza Bocciato non per il fallo, che non era da rosso, ma per il nulla totale della mezzora precedente. Ancora una volta il feeling con la Champions vera non arriva. (Luca Brivio)
Chelsea
Purtroppo per lui il voto si abbassa, nonostante alcuni grandi interventi soprattutto nei supplementari, perchè la sua prestazione ed il suo talento non bastano a regalare la gioia di squadra finale
Partita di copertura e che diventa di sofferenza quando Pastore lo punta in uno contro uno. Non soffre invece Lavezzi ma si perde David Luiz sull’1-1
Il gol poteva essere decisivo, invece niente… Difensivamente non impeccabile, soprattutto sui calci piazzati
Uno dei migliori fino al minuto 113′. La marcatura mancata su Thiago Silva in occasione del 2-2 è fatale per il Chelsea
Molto bene sia in copertura che in proposizione, il migliore della retroguardia e tra i più bravi in assoluto
Sempre nel cuore dell’azione, fa match pari con Thiago Motta per importanza tattica ma anche per interpretazione un pò “lenta” del ruolo
Si vede che non sta benissimo e infatti cala alla distanza. E’ il mediano di equilibrio difensivo indispensabile per Mourinho, se manca lui si rompe qualcosa
Su una delle poche accelerazioni offensive del brasiliano arriva l’angolo che porta al vantaggio del Chelsea. Tanta corsa e intensità; non di pari livello le scelte, quanto a lucidità
Rimane negli spogliatoi perchè Mourinho teme di perderlo per doppia ammonizione, vista la vena scarsa dell’arbitro, che poteva essere tentato dalla “compensazione” dopo l’espulsione di Ibra. Senza rimpianti
Molto più discontinuo del solito, si eclissa per tutto il secondo tempo per poi riapparire con classe immutata al momento di segnare il rigore. Fuoriclasse (ma può fare meglio di così)
Si conquista un rigore ingiustamente non concesso da Kuipers e per il resto lotta, litiga, polemizza e sbaglia tanto. Quasi tutto.
( Molto meglio di Oscar, entra in tantissime azioni e ci prova in ogni modo fino alla fine. Tra i più positivi dei suoi)
( Mourinho lo inserisce perchè, oltre ad un fisico bestiale, pare porti bene. Smentito nel giro di una mezzoretta, il buon Mou)
( Deve essere la mossa dell’arrembaggio, quella che cambia la faccia della partita nel momento clou. Si vede in realtà molto poco)
All.MOURINHO 5: Uno come lui, maestro del “fine che giustica i mezzi” lo deve accettare. E lo accetta, con parole signorili nel post. Fosse passato, bene bravo bis. Invece esce con la sua squadra dalla Champions e le responsabilità di una partita troppo difensiva nonostante la superiorità numerica è sua.
Piazza un paio di parate di livello, importanti più che spettacolari. Portiere di grande costanza e rendimento
Non si vede molto, diciamo che non lascia la sua impronta nella partita. Visto quello che combinano i compagni di reparto però ci può stare, per stasera…
Se non fosse così scomposto e irritante negli atteggiamenti, a volte inutilmente aggressivi, si meriterebbe anche di più. Tiene viva la partita e la qualificazione quando sembra tutto finito, c’è la sua firma (da ex fischiato e quindi che godrà il triplo) sul trionfo
Permetteteci un voto sopra le righe. Bisognerebbe togliergli qualche punto per la sciocchezza in occasione del rigore, non da lui. Ma il modo in cui chiude, recupera, mura gli avversari, andando per due volte a spingere il pallone del 2-2 alle spalle di Courtois (che pure l’aveva in un primo momento respinto) è da eroe calcistico dei giorni nostri. Il più forte
Partita di grande applicazione, è diligente e preciso e non disdegna qualche volata fino all’area avversaria
Blanc lo toglie dal palcoscenico al culmine di un secondo tempo da migliore in campo o quasi. Fosse rimasto in campo, pur stanco, avrebbe fatto molto meglio di Rabiot, a nostro avviso
Tanta sostanza, velocità, calcio moderno. Grande centrocampista, a volte sottovalutato, certamente non dal suo tecnico
Esperienza e trucchi del mestiere, non si fa mancare nulla. Già a fine primo tempo è la colonna del centrocampo e non scende fino alla fine come livello di prestazione
Pochi lampi ma buonissimi. Si meritava il gol sull’azione del palo, nel secondo tempo. Per il resto partita di sacrificio quando serve, vista l’inferiorità numerica prolungata
Copia incolla del voto di fine primo tempo, ovviamente. Bocciato non per un fallo, non da espulsione ma da ammonizione, bensì perchè non riesce mai a incidere quando il gioco si fa duro
La sorpresa della serata. Trascinatore, a tutto campo, fino alla fine. Da applausi a scena aperta, partita da calcio totale
( Entra nel concitato finale per Matuidi ma non riesce poi, nemmeno e soprattutto ai supplementari, a imprimere le sue accelerazioni, nonostante qualche occasione riesca a costruirla)
( Evita il 5 solo perchè dopo il 2-2 si sveglia e conquista un paio di punizioni che valgono oro colato. Prima, molto deludente)
()
All.BLANC 8: Come i suoi, a capo dei suoi, eroico. Vince la sfida con Mourinho che gli rende onore a fine partita. Partite così ti convincono che può essere l’anno giusto…
(Luca Brivio)