Probabilmente qualsiasi allenatore vorrebbe aver i dubbi di formazione di Gerardo Martino, attuale commissario tecnico dell’Albiceleste. Il ballottaggio principale è quello tra Gonzalo Higuain e Sergio Aguero: in entrambi i casi si cade più che comodi, chissà che Martino non decida di schierarli entrambi con centrocampo a tre e Messi libero di svariare sulla trequarti; questa soluzione sacrificherebbe Lamela arretrando Di Maria nel terzetto centrale. Sicura la presenza di Mascherano e Banega visto l’infortunio di Biglia, in difesa Mercado parte favorito su Roncaglia per il ruolo di terzino destro, pressoché certe le altre caselle con Otamendi e Funes Mori centrali e Marcos Rojo sul settore di sinistra. Un’altra ipotesi è quella che vede Higuain centravanti con Messi e Di Maria ai fianchi: in questo caso Nicolas Gaitan (o più difficilmente Pastore) potrebbe essere inserito a centrocampo con Mascherano e Banega.
Si avvicina; una partita potenzialmente bellissima che ci presenta un’Albiceleste modificata rispetto a quanto si era visto nel Mondiale 2014, quando era stata eliminata ai quarti di finale. E’ un’Argentina non troppo giovane, almeno nei suoi elementi di spicco: da Messi a Higuain, da Aguero a Mascherano passando per Otamendi e Banega, i senatori del gruppo sono più o meno compresi tra il 1984 (di Mascherano) e il 1988 come anno di nascita. Potrebbe essere un problema: solitamente l’Argentina non ha mai avuto problemi nel trovare nuove generazioni che fossero pronte da subito, ma in questo caso c’è forse un vuoto che potrebbe essere difficile da riempire. Rappresentanti del nuovo che avanza in questa Coppa America sono Matias Kranevitter (classe ’93) e, se vogliamo, José Ramiro Funes Mori (’91) e Erik Lamela (’92). Il fatto però che per completare il roster siano stati convocati giocatori come Gabriel Mercado e Jonathan Maidana, rispettivamente ’87 e ’85, può darci qualche indicazione di come in questo momento l’Argentina non sia riuscita a trovare una generazione d’oro come quella precedente – va anche detto che i Messi e gli Aguero sono ancora a corto di vittorie, se si eccettua l’oro olimpico.
La riedizione dell’ultima finale di Coppa America va in scena nella notte italiana di martedì 7 giugno 2016, alle ore 4:00 (le 19:00 locali). Apre i battenti anche il gruppo D della Copa del Centenario: dopo Panama-Bolivia (1:00 italiana, sempre di martedì 7 giugno) si gioca Argentina-Cile al Levi’s Stadium di Santa Clara, nello stato americano della California. Vediamo di seguito le probabili formazioni e le quote per il pronostico del match.
Il pronostico SNAI favorisce nettamente il segno 1 per la vittoria dell’Argentina, forse un pò a sorpresa considerando che il Cile è la nazionale campione in carica. 1,95 è la quota fissata dall’agenzia di scommesse per il successo di Messi e compagni, mentre il segno 2 per l’affermazione cilena vale 4 volte la posta in palio. Invitante il segno X per l’eventuale pareggio tra le due formazioni, valutato 3,30. Opzione Under quotata da SNAI 1,67, Over 2,07, Goal 1,87 e NoGoal 1,83.
Come rimpiazzare Lucas Biglia, vittima di una lesione muscolare ma rimasto in gruppo in attesa del recupero? Il ct dell’Argentina Gerardo Martino dovrebbe virare sul 4-2-3-1, con il prossimo interista Banega arretrato a centrocampo assieme a Mascherano. Problemi di abbondanza in attacco: il titolare nel ruolo di centravanti dovrebbe essere Sergio Aguero, ma Higuain scalpita e soprattutto si presenta a questa Coppa America dopo i 36 gol nell’ultima Serie A. Messi e Di Maria ai lati e Lamela in posizione centrale completeranno il pacchetto offensivo. Le gerarchie difensive sembrano più definite, con Otamendi e Ramiro Funes Mori a far coppia centrale davanti al portiere Romeo, Gabriel Mercado terzino a destra e Marco Rojo dalla parte opposta.
Modulo 4-3-3 per la Roja detentrice della Coppa America, passata dalle mani di Jorge Sampaoli a quelle dell’ex attaccante spagnolo Juan Antonio Pizzi. Claudio Bravo difenderà la porta, l’interista Gary Medel tornerà a giocare come difensore centrale e ad affiancarlo sarà probabilmente Enzo Roco, classe 1992 in forza all’Espanyol. Terzini Isla e Mena. Perno di centrocampo Marcelo Diaz, ai cui fianchi agiranno l’ex juventino Vidal ed Araguiz. Nel tridente d’attacco invece l’ex Napoli Edu Vargas e il Nino Maravilla Alexis Sanchez affiancheranno il centravanti dell’Atalanta Pinilla. Manca all’appello il Mago Jorge Valdivia, escluso -non senza polemiche- dalle convocazioni per scelta tecnica.
Argentina (4-2-3-1): 1 Romero; 4 Mercado, 17 Otamendi, 13 Funes Mori, 16 Rojo; 14 Mascherano, 19 Banega; 10 Messi, 22 Lamela, 7 Di Maria; 9 Higuain
In panchina: 12 N.Guzman, 23 Andujar, 3 Roncaglia, 2 Maidana, 15 Cuesta, 5 Kranevitter, 8 A.Fernandez, 20 Gaitan, 21 Pastore, 22 Lavezzi, 11 Aguero
Allenatore: Gerardo Martino
Indisponibili: Biglia
Cile (4-3-3): 1 Bravo; 4 Isla, 17 Medel, 3 Roco, 2 Mena; 20 Aranguiz, 21 Diaz, 8 Vidal; 11 Vargas, 9 Pinilla, 7 A.Sanchez
In panchina: 12 Toselli, 23 J.Herrera, 15 Beausejour, 13 Pulgar, 5 F.Silva, 6 Fuenzalida, 19 Orellana, 14 M.Gonzalez, 10 P.Hernandez, 22 Puch, 16 Castillo
Allenatore: Juan Antonio Pizzi