Sulla carta il Napoli di Rafa Benitez è certamente più forte della Dinamo Mosca ma in campo internazionale nulla è scontato. Perché la formazione allenata da Stanislav Cherchesov, ex portiere della Russia, in due anni ha speso qualcosa come 86 milioni di euro per costruire una squadra all’altezza. Il 4-2-3-1 dei russi, modulo speculare a quello del Napoli, prevede dei problemi nella zona difensiva dove i due centrali Samba e Hubocan sono molto rudi in marcatura ma anche molto lenti e questo potrebbe favorire l’attacco veloce e tecnico del Napoli che però dovrà rinunciare a Gabbiadini. Sulla fascia sinistra ci sarà il russo Zhirkov, 31enne esterno dotato di un piede sinistro molto vellutato che non ha sfondato ai tempi del Chelsea. In mezzo al campo il gioco passa per i piedi tecnici e sapienti di Denisov, il Napoli dovrà cercare di tamponare il russo per evitare ripartenze letali, subire gol in casa non è mai una buona soluzione. E’ però l’attacco il reparto che potrebbe fare più male al Napoli vista anche la difesa certamente non eccezionale del club di De Laurentiis. Ci sarà un ballottaggio il giovane Kokorin, classe ’91 e l’esperto Kevin Kuranyi, ex centravanti dello Schalke 04, che dovrebbe partire dalla panchina. Il primo è più mobile rispetto al secondo che però nel gioco aereo è davvero bravo: ma a far male alla difesa del Napoli potrebbe essere il francese Valbuena, ex Marsiglia, rapido e sgusciante, giocherà nel ruolo di trequartista. Punte esterne Dzudszak e Ionov, anche loro molto pericolosi, ci sarà da lavorare per la difesa del Napoli.
(Claudio Ruggieri)