Da un genio all’altro: è morto Johan Cruyff, il genio e interprete del calcio totale che dall’Olanda passando per Ajax e Barcellona, porta come punto di contatto al Barclelona moderno, che nient’altro è che il frutto del lavoro di un altro genio come Pep Guardiola. Il mondo del calcio piange uno dei sui maggiori protagonisti, il grande Profeta del Gol che segnò davvero un’epoca cambiando forse per sempre il gioco del calcio. Ebbene, ha voluto subito ricordarlo quel Guardiola forse vero interprete contemporaneo di quel calcio totale applicato ai giocatori e al modo di intendere proprio di Pep: «un genio, una leggenda, l’uomo che cambiò la mentalità del Barcellona», il tweet di Guardiola per ricordare il Pelè Bianco olandese. Proprio quel modo di intendere calcio dell’allenatore Cruyff all’inizio degli anni ’90 vide Guardiola giocatore e metronomo di quella squadra fortissima che solo un meraviglioso Milan poté sconfiggere in quel magico 0-4 in finale di Coppa Campioni, estendere il concetto nel suo Barcellona moderno. Da genio a genio, in tanti devono molto se non tutto alle idee di Cruyff e compagnia olandese: mancherà, questo è certo.
È morto il mitico Johan Cruijff, il poeta del calcio olandese e mondiale che deliziò da giocatore (e anche da allenatore) il mondo interno, vincendo anche 3 palloni d’Oro e segnando un’epoca tra Calcio Totale della sua Olanda e prodezze raggiunge solo da pochi “iniziati”. Se ne va una delle maggiori leggende a 68 anni dopo un cancro ai polmoni da qui era malato da tempo: tra i tanti soprannomi ne ricordiamo due, “Pelè Bianco” e “Flaco” con il secondo dato personalmente da Maradona, forse uno dei pochissimi più grandi del maestoso Johan Cruijff. Gianni Brera, celebre giornalista italiano, definì Pelè Bianco per la sua forza e per l’impatto devastante che aveva, giusto negli anni in cui regnava dall’altra parte del mondo il Pelè originale. «Non ti dimenticheremo mai, Flaco», con queste poche e semplici parole, Diego Armando Maradona ricorda così pochi minuti fa su un post della sua pagina Facebook, pubblicando anche una foto che lo ritrae con la maglia del Barcellona, proprio a fianco di uno dei suoi (pochi) maestri.
Grande lutto nel mondo del calcio, oggi, in seguito alla morte di Johan Cruijff, considerato tra i più forti giocatori della storia mondiale e scomparso all’età di 68 anni in seguito ad un cancro ai polmoni. In pochi mesi (la diagnosi era giunta lo scorso ottobre), la malattia ha portato via uno dei nomi più celebri del calcio e che ha contribuito a cambiare in modo decisivo questo gioco, diventando una vera e propria leggenda a livello internazionale. Sin dagli anni ’70, Cruijff fu ribattezzato nel nostro Paese come “Il Profeta del gol”, appellativo che gli fu attribuito per via del documentario diretto nel 1976 da Sandro Ciotti e trasmesso sul grande schermo. All’epoca, Johan aveva solo 29 anni ma la sua popolarità era già giunta ai massimi livelli in seguito alla finale dei Mondiali di Calcio che aveva visto due anni prima l’Olanda (di cui era capitano) protagonista. Dopo aver conquistato la vetta del successo in qualità di giocatore, Cruijff ha intrapreso la strada di allenatore-organizzatore sia in Olanda che in Spagna, terre che hanno dato molto alla sua vita ma che da lui hanno anche ricevuto tantissimo.
Lutto nel mondo del calcio, è morto all’età di 68 anni Johan Cruijff, grandissimo giocatore olandese degli anni ’70 che ha vinto praticamente tutto con Ajax e Barcellona. E’ stato uno dei perni della meravigliosa Nazionale olandese che arrivò seconda ai Mondiali del 1974. Sul profilo facebook ufficiale del campione è apparsa poco fa la notizia del decesso: “Il 24 marzo 2016 è morto serenamente a Barcellona, circondato dalla sua famiglia dopo una battaglia combattuta con il cancro“. All’olandede volante era stato diagnosticato un cancro ai polmoni a ottobre, Cruijff ha cercato di combattere con tutte le sue forze contro questo male. E’ morto a Barcellona, città dove è stato meraviglioso giocatore, allenatore per otto stagioni vincendo 1 Coppa dei Campioni e quattro campionati, nonché dirigente. Un’istituzione per il mondo del calcio in generale, da giocatore fu ribattezzato il “Pelé bianco” per la sua tecnica e visione di gioco. Alla sua Olanda è stata spesso accostata la parola “calcio totale”. Da giocatore ha vinto per tre volte il Pallone d’Oro. Il mondo del calcio piange la scomparsa di un grandissimo protagonista.