La terza tappa del Giro del Delfinato proponeva una cronometro a squadre di 24,5 chilometri, con partenza da Roanne e arrivo a Montagny, nel cuore del dipartimento della Loira. Generalmente le cronosquadre sono proposte all’inizio di un giro, non certo a tre giorni dallo start. Ma gli organizzatori del Delfinato hanno pensato di metterci un po’ di pepe e di piazzarla a metà, o quasi, della corsa francese. Le favorite d’obbligo della vigilia erano l’Orica GreenEdge, il Team Sky e la Etixx Quick-Step, con in squadra il campione del mondo a cronometro Tony Martin.
Ma i pronostici molto spesso sono fatti proprio per essere disattesi. Ed è quello che è successo nella cronosquadre di Montagny. La vittoria di questa terza tappa è andata alla squadra campione del mondo a cronometro, il BMC Racing Team, che ha concluso la sua prova in 29 minuti e 58 secondi, ad una media di 49,500 km/h. Il secondo gradino del podio di giornata è occupato dall’Astana di Vincenzo Nibali, che, con 4 secondi di ritardo dai vincitori, conferma così l’ottimo stato di forma della formazione kazaka (che già nella cronosquadre della prima tappa del Giro d’Italia di quest’anno si era resa protagonista di un’ottima prova conquistando il terzo posto dietro Orica e Tinkoff). Al terzo posto la Movistar di Alejandro Valverde che taglia il traguardo con 5 secondi dalla BMC e 1 solo secondo dall’Astana. Solo un quarto posto per la Etixx Quick-Step, una delle squadre che maggiormente hanno deluso in questa giornata di corsa. La squadra del campione del mondo Tony Martin ha perso pezzi importanti già al traguardo intermedio, dove uomini come Martin Velits e Niki Terpstra hanno alzato bandiera bianca e abbandonato la squadra troppo presto. Nonostante il tentativo di andare a tutta del tedescone, la squadra non è sembrata mai in grado di seguirlo e supportarlo, per cui il loro ritardo all’arrivo di Montagny è stato di 18 secondi. Un’altra delle favorite, l’Orica Green-Edge, ha fatto peggio della Etixx. La squadra australiana non ha mai mostrato competitività durante tutto il percorso di gara, arrivando al traguardo con un ritardo di 23 secondi. A conferma del fatto che la pessima cronometro a squadre del Giro non è stata un caso isolato, la prova del Team Sky, del capitano Chris Froome (che ha lavorato in testa al trenino per quasi tutto il tempo), è stata piuttosto scarsa e il risultato finale è un ritardo di 35 secondi dai vincitori. Ma soprattutto questo si traduce per Froome in un ritardo di 31 secondi dai suoi diretti avversari Vincenzo Nibali e Valverde. In chiave Tour de France la prestazione odierna lascia intravedere dei punti di debolezza della squadra, anche se bisogna comunque tenere presente che siamo ancora distanti dalla partenza della Grande Boucle e tutto può ancora accadere. Deludente anche il 14 posto del Team Katusha di Joaquim Rodriguez, che, con un ritardo di 1 minuto e 5 secondi mette troppo spazio tra sé e la maglia di leader. Una Tinkoff Saxo ridotta ai minimi ranghi, dopo le fatiche del Giro d’Italia splendidamente vinto dal suo capitano Alberto Contador, non va oltre il terzultimo posto e un ritardo di 1 minuto e 30 secondi.
La tappa di domani sarà ancora a favore dei velocisti presenti in gruppo (Sacha Modolo, della Lampre Merida, dopo aver collezionato due secondi posti nelle prime due tappe ha scelto di ritirarsi per tornare dal nonno operato in questi giorni). Mentre da giovedì si aprirà ufficialmente la battaglia sulle salite del Delfinato per tutti gli uomini di classifica. Il Bmc Racing Team si è dichiarato estremamente soddisfatto alla fine della terza tappa del Giro del Delfinato. Non è una novità che la squadra americana, guidata dal general manager Jim Ochowiz, vinca una cronometro a squadre, visto che è campione del mondo in carica. Ma ripetersi e confermarsi è sempre una grande soddisfazione per tutti i suoi membri. Ed è una grande soddisfazione soprattutto per Rohan Dennis che alla fine di questa tappa ha potuto indossare la maglia gialla di leader della classifica generale. Per un corridore abituato alle vittorie è pur sempre un motivo di orgoglio essere in testa ad una corsa importante come il Giro del Delfinato. Non meno soddisfatta può dirsi l’Astana, guidata dal general manager Alexander Vinokurov. Il team kazako ha dimostrato di essere solido e compatto e di poter competere con i migliori al mondo. Dimostrazione che aveva già ampiamente mostrato al recente Giro d’Italia, piazzando due uomini sul podio e facendo vedere una superiorità rispetto agli altri team presenti (inclusa la Tinkoff-Saxo del vincitore Alberto Contador), soprattutto quando la strada inizia a salire.