Disastro al Barbera per il Palermo, sconfitto 3 a 0 dalla nuova Lazio di Simone Inzaghi (esordio con vittoria per l’ex-tecnico della Primavera biancoceleste) tra i fischi del pubblico che ha preso di mira i giocatori di Novellino per tutti i novanta minuti di gioco. A inizio gara sono i padroni di casa che cercano di prendere l’iniziativa e mettere così pressione agli avversari, ma alla prima occasione i biancocelesti trovano il gol con Klose che, sugli sviluppi di un corner, viene lasciato libero di battere a rete. Passano altri cinque minuti e ancora Klose firma la rete del raddoppio, con Sorrentino che ha lasciato la porta sguarnita dopo aver respinto il tiro di Keita. Palermo che accusa il colpo e fatica a reagire, nei minuti successivi la Lazio sfiora anche il terzo gol ancora con Klose e Parolo, a negare a Keita la possibilità di scrivere il proprio nome nell’elenco dei marcatori ci pensa Pezzella con un salvataggio sulla linea. Al Palermo viene anche annullato un gol a Gilardino per il fuorigioco di Brugman. Nella ripresa la Lazio va nuovamente vicina al gol con Candreva che fa la barba al palo e Klose che si fa deviare il colpo di testa da Sorrentino. Altra interruzione (dopo quella nel primo tempo) per un petardo che esplode a pochi passi da Candreva, Gervasoni fa riprendere il gioco avvisando che alle prossime intemperanze del pubblico, la sospensione sarà definitiva. Piove sul bagnato per il Palermo che subisce anche il terzo gol, con la firma di Felipe Anderson che lascia sul posto Pezzella e trafigge Sorrentino. Gara che di fatto viene chiusa qui, anche se nel finale i rosanero sfiorano la rete della bandiera prima con Brugman e poi con il giovane La Gumina, entrambi trovano l’opposizione di Marchetti. Nel recupero Onazi va a un passo dal quarto gol, ma la sua conclusione termina a lato. In classifica la Lazio sale a 45 punti, portandosi a -4 dal Milan, mentre il Palermo resta terzultimo a quota 28. (Stefano Belli)
La Sampdoria riesce a conquistare lo scontro diretto di Marassi contro l’Udinese che stacca in classifica allontanandosi sensibilmente dalla zona retrocessione. La squadra di Montella ha vinto una gara complicata, equilibrata grazie al carattere dei suoi giocatori che sono rimasti in campo, visto che le sostituzioni erano esaurite, nonostante accusassero problemi fisici. Un segnale che dimostra la voglia della squadra di allontanare definitivamente la retrocessione e di regalarsi un tranquillo finale di stagione. La partita è iniziata con un buon ritmo e sono stati gli ospiti al 3′ a sfiorare il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Thereau che ha colpito al volo da dentro l’area piccola, mettendo fuori di pochissimo. La reazione dei padroni di casa non si è fatta attendere e al 9′ Quagliarella ha provato la conclusione addirittura dalla linea di metà campo, costringendo Karnezis a recuperare la posizione e a bloccare in due tempi. Al 15′ sono ancora i friuliani ad affacciarsi in avanti con Widmer che, lanciato in profondità da Hertaux, non si è inteso con Zapata sbagliando l’appoggio al colombiano quando era tutto solo dentro l’area avversaria. La squadra di Montella riesce a riprendere il controllo della gara e al 23′ hanno sfiorato il vantaggio con Quagliarella che ha tentato la rovesciata su un cross di De Silvestri trovando però l’attento Karnezis a bloccare in presa sicura. Ancora lo scatenato numero 27 blucerchiato al 29′ a tentare la conclusione di prima intenzione colpendo però la parte superiore della traversa. Al 30′ l’Udinese reagisce col suo duo d’attacco, Thereau difatti ha crossato dalla sinistra trovando in area Zapata che ha colpito di testa mettendo fuori di poco. Al 33′ lo scatenato Quagliarella lanciato alla perfezione in area di rigore, ha tirato da dentro l’area di rigore mettendo fuori di non molto. Prima della conclusione della prima frazione di gioco c’è il tempo per un ultima occasione costruita da Soriano che ha sfruttatto un erroraccio di Piris ed ha crossato alla perfezione per Muriel che però ha messo sopra la traversa da due passi dalla linea di porta. Dopo due minuti di recupero si è così concluso il primo tempo sul risultato ancora inchiodato di 0 a 0. La ripresa si è aperta senza sostituzioni e col solito equilibrio tra due formazioni che hanno sensibilmente abbassato il ritmo anche per via del gran caldo. Al 54′ la prima occasione la costruiscono i ragazzi di Montella col solito Quagliarella che ha saltato Hertaux ed ha messo in mezzo un pallone sul quale si è avventato De Silvestri che ha calciato malamente fuori da ottimo posizione. Questo è però solo il preludio al gol che arriva al 58′ quando Muriel riesce a liberarsi dalla marcatura in area di rigore e a tentare un cross che Armero ha involontariamente deviato nella propria porta spiazzando l’incolpevole Karnezis. La rete non scuote i friuliani che rischiano di capitolare nuovamente al 60′ quando Soriano lanciato da uno pregevole colpo di tacco di Quagliarella, ha fallito la clamorosa occasione calciando addosso al corpo di Karnezis in uscita. Inizia la girandola di sostituzioni, De Canio decide di mandare in campo Matos e Wague al posto di Hallfredsson e dell’infortunato Piris, costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare. Vincenzo Montella invece manda in campo Cassano e Ivan al posto di Muriel e capitan Soriano. Al 73′ gli ospiti riescono a costruire ben due palle gol che capitano nei piedi di Lodi, il cui tiro da dentro l’area di rigore viene respinto alla disperata da Moisander e Hertaux che ha tentato la gran botta mettendo poco sopra la traversa. Al 75′ i due allenatori esauriscono le sostituzioni quando entrano il più offensivo Edenilson al posto di Hertaux e Fernando che deve prendere il posto di Ivan, sceso in campo solamente da 4 minuti ma che deve abbandonare per un problema muscolare. L’Udinese prova a gettarsi in avanti a testa, provando anche ad approfittarsi del fatto che Quagliarella viene colpito dai crampi e anche Kristicic non è al meglio ma non possono essere sostituiti. Il forcing friuliano però si concretizza in due conclusioni di Danilo e Kuzmanovic dal limite dell’area che sfiorano il pareggio. All’85’ però la Sampdoria chiude l’incontro segnando il gol del raddoppio col neo-entrato Fernando, Cassano mette in mezzo un pallone rasoterra sul quale Quagliarella effettua un intelligente velo che smarca il brasiliano al limite dell’area che calcia di prima intenzione superando con un destro imparabile il portiere greco. Ora gli ospiti si gettano tutti in avanti lasciando però spazi invitanti che il duo Cassano-Quagliarella riesce a sfruttare come al 90′ quando il numero 27, lanciato alla perfezione dall’attaccante barese, si fa iptonizzare da Karnezis visto che gli calcia addosso in uscita. La squadra di De Canio nonostante il doppio svantaggio prova comunque a segnare il gol della bandiera che sfiora al 94′ con Wague il cui colpo di testa a colpo di sicuro è respinto da uno straordinario intervento di Viviano, la cui respinta è raccolta da Thereau che però non riesce a trovare la rete a causa del muro blucerchiato che gli respinge la conclusione. Dopo 6 lunghissimi minuti si è conclusa questa piacevole partita che ha visto prevalere la Sampdoria che adesso ha sei partite nelle quali può impostare quello che potrebbe essere un progetto futuro più sereno di quello vissuto in questa difficoltosa stagione. (Marco Guido)
Il Torino batte 2-1 l’Atalanta e ottiene in anticipo la sua salvezza, salendo a quota 39 punti e lasciando gli orobici a 39. Segnano Bruno Peres, su assist di Acquah, e Maxi Lopez che sfrutta al meglio l’assist dello stesso Bruno Peres oltre all’indecisione di Sportiello; nel finale di partita Luca Cigarini su punizione prova a riaprire la partita, ma l’espulsione di De Roon per doppia ammonizione chiude definitivamente i conti. Partita nervosa: l’arbitro Marco Di Bello estrae sette cartellini gialli, cinque dei quali a indirizzo del giocatori dell’Atalanta. Da segnalare anche che entrambi gli allenatori hanno effettuato tutte le sostituzioni a loro disposizione.
Napoli-Verona termina 3-0 in favore dei padroni di casa grazie alle reti messe a segno da Gabbiadini, Insigne e Callejon. Il Napoli domina in assoluta scioltezza la prima frazione di gara. Al 9′ Insigne sfiora il vantaggio mandando sul palo un perfetto calcio di punizione da posizione defilata sulla sinistra mentre poco dopo è Gabbiadini a colpire il secondo legno di giornata, mancando il gol a tu per tu con Gollini. Gabbiadini, chiamato oggi a sostituire lo squalificato Higuain, si divora un’altra rete al minuto 17 quando, su perfetto invito di Callejon, devia addosso al portiere avversario una scivolata da pochi passi dalla linea di porta. Dopo un acuto di David Lopez, con un tiro terminato di poco sul fondo, Gabbiadini si riscatta portando i suoi sull’1-0: tracciante perfetto di Hamsik per il taglio di Callejon che scappa a Souprayen e colpisce la sfera di prima intenzione. Gollini compie il miracolo ma il giovane portiere scaligero nulla può sul tap-in di testa di un Gabbiadini lesto e rapace ad anticipare un addormentato Pisano. Poco prima dell’intervallo il Verona non solo incassa il raddoppio ma finisce anche in dieci uomini. Già, perché al 44′ il già ammonito Souprayen atterra in piena area Callejon: per Celi non ci sono dubbi, rigore e secondo cartellino giallo per il terzino. Dal dischetto Insigne non ha problemi nel battere Gollini per il raddoppio. Avanti di due gol e con un uomo in più. il Napoli torna in campo più tranquillo. Nella ripresa i ritmi calano vistosamente: da una parte il Verona evita di subire una pericolosa goleada mentre il Napoli si limita a controllare il doppio vantaggio. Pur senza spingere sul pedale dell’acceleratore, gli uomini di Sarri trovano il terzo gol con Callejon al minuto 70: lo spagnolo è bravo a spingere in fondo al sacco un assist al bacio del neo entrato El Kaddouri. L’ex Real Madrid sfiora poco dopo la doppietta personale ma il suo tiro al volo finisce sul fondo. Il Napoli torna a sorridere dopo una settimana difficile; per il Verona la Serie B è ormai dietro l’angolo. (Federico Giuliani)
La Fiorentina esce con le ossa rotte dal derby con l’Empoli al Castellani. La squadra allenata da Sousa parte benissimo, imprimendo aggressività e dinamismo alla propria manovra offensiva. I padroni di casa dimostrano una certa compattezza a livello difensivo e reggono l’urto. Nella prima parte del match si gioca solo nella metà campo azzurra ma i padroni di casa danno la sensazione di poter fare male in ripartenza. E’ infatti su un contropiede che l’Empoli trova la via del vantaggio, con Pucciarelli che salta in dribbling Rodriguez e con un destro violento non lascia scampo a Tatarusan. La Fiorentina non ci sta e prova subito a scuotersi con una sassata di Ilicic, ma Pelagotti controlla. Nella ripresa Sousa inserisce Zarate ma il cambio non da gli effetti sperati. L’Empoli continua a gestire agevolmente gli attacchi viola. L’occasione più importante per la Fiorentina arriva sui piedi di Kalinic, il quale però insacca da posizone di fuorigioco. Nel finale del match la viola si getta tutta in avanti alla ricerca del pareggio ma l’Empoli non si fa sorprendere e sugli sviluppi di un’altra ripartenza chiude definitivamente il match con una conclusione ben calibrata di Zielinski. Salvezza in cassaforte per il club azzurro. (Jacopo D’Antuono)
La Juventus si avvicina a grandi passi verso il suo quinto titolo consecutivo, espugnando il Meazza con il 2 a 1 sul Milan i bianconeri di Allegri salgono a 76 punti, portandosi momentaneamente a +9 sul Napoli e a +13 sulla Roma. Nel primo tempo il Milan prova a spaventare la JUve con il tiro-cross di Abate che si stampa sul palo. Poco dopo i rossoneri ci provano su punizione con Balotelli, tiro angolato e Buffon che con un miracolo si distende e respinge sulla linea di porta. A furia di provarci, la formazione di Mihajlovic sblocca il match con Alex sugli sviluppi di un calcio d’angolo, colpo di testa e palla che termina in rete alle spalle di Buffon. La Juve risponde con Morata che serve Lichtsteiner, la conclusione dello svizzero viene sventata da Donnarumma. Poi ci prova Marchisio da fuori area, altro grande intervento di Donnarumma che con la punta delle dita mette la palla sopra la traversa. A ristabilire la parità ci pensa comunque Mandzukic che su assist di Morata firma la rete dell’1-1. Nel recupero Pogba apre per Lichtsteiner che angola troppo il tiro, con la palla che sfila sul fondo. Nella ripresa fiammata rossonera con Buffon che compie due miracoli sui tiri di Bacca e Balotelli. Dall’altra parte, la Juve prima colpisce il palo con Pogba su punizione e poi, sempre con il numero 10 bianconero, trova il gol del 2 a 1, completando così la rimonta. Il Milan accusa il colpo e con le energie che si esauriscono non riesce a reagire come dovrebbe, fatta eccezione per un tiro da fuori area di Boateng che termina sul fondo. Nelle fasi conclusive del match, la Juventus fa girare palla gestendo il risultato fino al triplice fischio di Orsato. Mihajlovic ottiene comunque buone indicazioni dai suoi, nonostante la sconfitta. In classifica il Milan resta sesto a +1 dal Sassuolo. (Stefano Belli)
Il Chievo continua il suo grande campionato battendo 1-0 il Carpi nella trentaduesima giornata del campionato di Serie A, e sale a quota 44 punti blindando uno straordinario ottavo posto; il Carpi invece sprofonda nuovamente nell’incubo retrocessione, anche se può trarre un sospiro di sollievo per la concomitante sconfitta del Frosinone. Decide il gol di Sergio Pellissier a sette minuti dal 90’, sull’assist di Gamberini; partita che ha visto l’arbitro Michael Fabbri estrarre cinque cartellini gialli, tre dei quali nel solo primo tempo; i due allenatori hanno effettuato tutte le sostituzioni a disposizione e la mossa giusta l’ha indovinata Rolando Maran, che al 79’ ha inserito Pellissier al posto di uno spento Valter Birsa. L’attaccante valdostano ha impiegato appena 4 minuti per lasciare la sua firma sulla partita, trovando il terzo gol in questo campionato e il numero 96 in Serie A (tutti con la maglia del Chievo).
Il Genoa torna a casa con l’intera posta in palio grazie al successo ottenuto al Mapei Stadium ai danni del Sassuolo. La truppa di Di Francesco parte forte ma di fronte trova un grifone ben messo in campo, che non concede spazi. Gli emiliani passano con Defrel ma l’arbitro annulla per la posizione di fuorigioco di Berardi. Gli ospiti si fanno vedere dalle parti di Consigli con una rasoiata velenosa di Rincon che termina fuori di poco. Il Sassuolo prende fiducia col passare dei minuti e mette i brividi a Perin con un cross dalla sinistra di Sansone, bravo il poritere del Genoa ad anticipare Defrel. Poco dopo ancora l’estremo difensore rossoblu è decisivo sul piazzato di Sansone dalla distanza ravvicinata. Prima del duplice fischio il Genoa passa con Dzemaili, bravo ad avventarsi su un tiro di Matavz respinto dal palo e ad insaccare. Nella ripresa i padroni di casa sciupano una buona opportunità con Duncan, che non mostra molta precisione questa sera nelle soluzioni personali. A venti dalla fine Gasperini getta nella mischia Pavoletti, che fa rifiatare Matavz. A rendersi pericolo tuttavia è ancora Dzemaili che impegna Consigli con un tiro angolato da fuori area. Nel finale la truppa di Di Francesco ci prova prima con un tiro a giro di Sansone e poi con Politano, ma in entrambe le occasioni il Genoa se la cava. Tre punti d’oro per la fomazione di Gasperini, passo falso del Sassuolo che si allontana dall’Europa. (Jacopo D’Antuono)
Finisce sul risultato di 0-1 la partita del Matusa tra Frosinone e Inter. Decide il solito Icardi su assist di Perisic. Tre punti che permettono ai nerazzurri di superare momentaneamente la Fiorentina in classifica e di mettersi ancora in corsa a cinque punti dalla Roma. Sconfitta immeritata invece per il Frosinone che ora deve solo sperare in un risultato negativo delle sue concorrenti. Stellone non cambia la sua formazione inserendo Paganini al posto dello squalificato Dionisi. Dalla parte opposta cambia quasi tutto Mancini che ripropone dal primo minuto Telles, Melo, Biabiany e soprattutto Jovetic. La partita fa fatica ad ingranare e si accende al dodicesimo con Jovetic che inventa per Biabiany che da ottima posizione colpisce male il pallone. Risponde al ventisettesimo il Frosinone con il suo capitano Frara che calcia bene da fuori area ma non trova di poco la porta. Al trentanovesimo tiro cross da parte di Biabiany sul secondo palo dove arriva Perisic che a porta spalancata non riesce a trovarla. A quattro dalla fine ottima giocata di Kragl che semina il panico al limite dell’area e poi calcia forte ma centrale. Nella ripresa si accende il match grazie anche alle numerose occasioni per i padroni di casa. Al cinquantunesimo punizione di Brozovic sulla testa di Murillo con la palla che termina di poco alta. Cinque minuti dopo è il Frosinone ad andare vicino al gol con una mischia in area che per poco non porta Blanchard al gol del vantaggio. Al sessantaquattresimo pallone teso messo in mezzo da Kragl per Paganini che anticipa Juan Jesus e colpisce un palo clamoroso ad Handanovic battuto. Tre minuti dopo d’Ambrosio alza una bella palla in mezzo per Perisic che si coordina e con il destro mette a lato di poco. Si accende il match che vede protagonista ancora la squadra di casa. Al settantaduesimo punizione magica battuta da Pavlovic che termina in pieno sulla traversa. Due minuti più tardi Perisic mette in mezzo un pallone per Icardi che con una fantastica girata di testa mette la palla sul secondo palo con Leali immobile a vedere la palla terminare nel sacco. Al settantanovesimo ha l’occasione di chiudere il match l’Inter con Jovetic che tutto solo manda alto da ottima posizione. A dieci dalla fine termina in dieci il Frosinone a causa del doppio giallo preso da Blanchard. Nel finale grande conclusione in girata da parte di Ciofani che colpisce il terzo palo della partita. Nel recupero Perisic spedisce alto da ottima posizione. (Francesco Gallo)
Marcatore: 42′ Dzemaili
Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini (dal 79′ Falcinelli), Magnanelli, Duncan (dall’87’ Pellegrini); D. Berardi (dal 75′ Politano), Defrel, N. Sansone. A disp. Pegolo, Pomini, Longhi, Adjapong, Erlic, Corbelli, Broh, Abelli, Trotta. All. Di Francesco
Perin; Munoz, De Maio, Marchese (dall’80’ Tachtsidis); Fiamozzi, Dzemaili, Rincon, L. Rigoni (dal 65′ Ansaldi), Gabriel Silva; Suso, Matavz (dal 71′ Pavoletti). A disp. Lamanna, An. Donnarumma, Izzo, Ntcham, Capel, Cerci, Lazovic, Laxalt. All. Gasperini
Arbitro: Gavillucci
Ammoniti: Munoz (G); Duncan, Politano (S)
Leali; Rosi, Blanchard, Ajeti, Pavlovic; Frara, Gucher (80′ Longo), Gori (71′ Chibsah); Kragl (75′ Carlini), Paganini, Ciofani. Stellone.
Handanovic; D’Ambrosio, Murillo, Jesus, Telles (86′ Santon); Melo (86′ Medel), Brozovic; Biabiany, Jovetic (90′ Palacio), Perisic; Icardi. Mancini.
74′ Icardi (I).
Gucher, Frara, Kragl, Ajeti, Pavlovic (F) D’Ambrosio, Melo (I).
Blanchard (doppio giallo) (F).
Marcatori: 18′ Alex (M), 27′ Mandzukic (J), 65′ Pogba (J)
G. Donnarumma; Abate, Alex, A. Romagnoli, Antonelli; Honda (74′ Luiz Adriano), Montolivo, Kucka, Bonaventura; Bacca, Balotelli (77′ K.P. Boateng). All. Sinisa Mihajlovic.
Buffon; Barzagli, Bonucci, Rugani; Lichtsteiner (81′ Cuadrado), Pogba, Marchisio, Asamoah (85′ Evra), Alex Sandro; Morata (67′ Zaza), Mandzukic. All. Massimiliano Allegri.
Daniele Orsato.
Asamoah (J), Mandzukic (J), Balotelli (M), Alex (M), Kucka (M), Zaza (J).
Marcatore: 83′ Pellissier
Bizzarri; Cacciatore, Gamberini, B. Cesar, 18 Gobbi; P. Hetemaj, Radovanovic, Castro; Birsa (79′ Pellissier); Floro Flores (46′ Inglese), Meggiorini (85′ N. Rigoni). A disposizione: Bressan, Seculin, N. Frey, F. Costa, 20 Sardo, Izco, Pinzi, M’Poku. Allenatore: Rolando Maran
Belec; Zaccardo, S. Romagnoli, Suagher, Gagliolo; Pasciuti, Cofie, R. Bianco (83′ Letizia), Di Gaudio (64′ Lasagna); Lollo (68′ Crimi); Mbakogu. A disposizione: Brkic, Colombi, Sabelli, De Guzman, Porcari, Verdi, Martinho, Mat. Mancosu. Allenatore: Fabrizio Castori
Arbitro: Michael Fabbri
Ammoniti: 20′ Suagher (Ca), 22′ Radovanovic (Ch), 44′ Meggiorini (Ch), 56′ Pasciuti (Ca), 66′ Lollo (Ca)
Marcatori: 32′ Gabbiadini, 47′ pt rig. L. Insigne, 70′ Callejon
Reina; Hysaj, Albiol, Chiriches, Ghoulam (dall’87’ Strinic); David Lopez, Jorginho, Hamsik (78′ Chalobah); Callejon, Gabbiadini (67′ El Kaddouri), L. Insigne. A disp.: Gabriel, Rafael C., Valdifiori, Maggio, Regini, Allan, A. Grassi, Luperto. All.: Calzona.
Gollini; E. Pisano, Bianchetti, Samir, Souprayen; Viviani (51′ L. Greco), Ionita; Rebic (72′ Marrone), Emanuelson, Wszolek (51′ Pazzini); Juanito Gomez. A disp.: F. Coppola, Marcone, Jankovic, Gilberto, Siligardi, Moras. All.: Del Neri.
Celi
18′ Samir (V), 22′ Albiol (N), 38′ Bianchetti (V), 60′ Chiriches (N)
44’Souprayen (V)
Empoli-Fiorentina 2-0 (primo tempo 1-0)
Marcatori: 41’ Pucciarelli, 88’ Zielinski
Pelagotti; Laurini (57’ Bittante), Cosic, Tonelli, Mario Rui; Zielinski, L. Paredes, D. Croce (70’ Buchel); Saponara (76’ Krunic); Maccarone, Pucciarelli. All. Giampaolo
Tatarusanu; Roncaglia (82’ Blaszczykowski), Gonzalo Rodriguez, Astori, Marcos Alonso; Borja Valero, Vecino; Bernardeschi (56’ Zarate), Ilicic (81’ P. Kone), Tello; Kalinic. All. Paolo Sousa
Arbitro: Damato di Barletta
Ammoniti: 23’ Cosic (E), 24’ Roncaglia (F), 34’ Vecino (F), 61’ Marcos Alonso (F), 75’ Buchel (E), 84’ Astori (F), 89’ Zielinksi (E)
Marcatori: 51′ aut. Armero (U), 85′ Fernando (S)
Viviano; Mo. Diakité, Ranocchia, Moisander; De Silvestri, Soriano (dal 71’ Ivan, dal 75’ Fernando), Krsticic, E. Barreto, Dodò; Muriel (dal 64’ Cassano), Quagliarella. A disp.: Puggioni, Brignoli, Silvestre, Skriniar, Lazaros, Palombo, A. Rodriguez, R. Alvarez. All.: Montella
Karnezis; Heurtaux (dal 75’ Edenilson), Danilo, Piris (dal 68’ Wague); Widmer, Kuzmanovic, Lodi, Hallfredsson (dal 62’ Matos), Armero; Thereau, D. Zapata. A disp.: Meret, Pasquale, Domizzi, Felipe, Balic, Perica, Iniguez. All.: De Canio
Arbitro: Russo di Nola
Ammoniti: 40’ Kuzmanovic (U), 42’ Moisander (S), 46’ Muriel (S), 67’ Mo. Diakite (S), 74’ Ranocchia (S)
Marcatori: 35′ Bruno Peres (T), 46′ Maxi Lopez (T), 82′ Cigarini (A)
Padelli; C. Bovo, Glik, E. Moretti; Bruno Peres, Acquah (46′ Benassi), Vives, Obi (56′ Baselli), Molinaro; Belotti (73′ J. Martinez), Maxi Lopez. A disposizione: Castellazzi, Ichazo, Maksimovic, Gaston Silva, Zappacosta, Farnerud, Gazzi. Allenatore: Giampiero Ventura
Sportiello; A. Masiello, Stendardo, Paletta, Dramé; Cigarini, De Roon; A. Conti (46′ D’Alessandro), Kurtic (69′ Gakpé), A. Gomez (74′ Borriello); Pinilla. A disposizione: Radunovic, C. Raimondi, Bellini, Cherubin, Toloi, Brivio, Freuler, Migliaccio, Monachello. Allenatore: Edoardo Reja
Arbitro: Marco Di Bello
Ammoniti: Stendardo (A), De Roon (A), Cigarini (A), A. Masiello (A), Baselli (T), Bruno Peres (T)
Espulso: 91′ De Roon (A) per somma di ammonizioni
Marcatori: 10′ Klose, 15′ Klose, 72′ Felipe Anderson
Sorrentino; Vitiello, G. Gonzalez, Andelkovic, Pezzella; Morganella (52′ La Gumina), Hiljemark, Jajalo, Lazaar (37′ Brugman); Quaison (74′ A. Trajkovski), Gilardino. All. Walter Novellino.
Marchetti; Patric, Bisevac, Gentiletti, Lulic (76′ Mauricio); Onazi, Lucas Biglia, Parolo; Candreva, Klose (79′ F. Djordjevic), Keita B. (69′ Felipe Anderson). All. Simone Inzaghi.
Andrea Gervasoni.
Parolo (L), Quaison (P), Gentiletti (L), Jajalo (P), Mauricio (L).