Oggi è il giorno del Palio di Siena dedicato alla Madonna di Provenzano, quello del 2 luglio. Una corsa che affonda le radici nel passato, qualcosa di unico che coinvolge tutta la città di Siena, non solo le dieci contrade che parteciperanno a questa edizione. Anche le altre sette fanno parte di questo rito antico che ha qualcosa di suggestivo, come un’opera d’arte disegnata in qualcosa di medievale. Quest’anno Torre, Nicchio, Selva e Oca sembrano le favorite anche se nel Palio può sempre succedere di tutto. C’è stata anche una grossa polemica da parte degli ambientalisti per la morte di un cavallo durante le prove. Intanto stasera si correrà dopo la rievocazione del corteo storico, dieci contrade a contendersi il successo nella meravigliosa Piazza del Campo. A presentarci il Palio 2015 c’è Silvano Vigni, conosciuto ai più col soprannome di Bastiano, uno dei fantini più importanti della corsa senese. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cosa rappresenta il Palio per Siena? Rappresenta un po’ tutto. Al Palio non partecipano solo le dieci contrade che corrono, ma sono coinvolte tutte, l’intera città di Siena. Il Palio è un rito che si svolge da oltre cinquecento anni, non si può neanche definirlo un fatto sportivo o agonistico, ma qualcosa di veramente speciale…
Chi esce meglio dalle prove? Ho visto bene in particolare Oca, Nicchio, Torre e Selva. Dovrebbero essere in grado di far meglio anche durante la corsa e avranno la possibilità di aggiudicarsi il Palio.
Quanto conterà la rivalità Oca-Torre? Stavolta non correranno l’una contro l’altra, hanno dei buoni cavalli e cercheranno di sfruttare fino in fondo le loro opportunità di successo. L’Oca è la mia favorita insieme al Nicchio, anche se al Palio le sorprese sono sempre all’ordine del giorno.
Come pensa si svolgerà la corsa? Sarà molto importante la mossa, che come spesso succede potrebbe determinare l’esito finale della gara.
Il Leocorno partendo di rincorsa potrà fare qualcosa d’importante? Non lo vedo molto bene, ha poche chance di disputare un grande Palio.
C’è tanta polemica perché anche questa volta è stato abbattuto un cavallo… Polemica sterile perché chi parla non conosce come viene disputato un Palio. Cavalli ne muoiono purtroppo in ogni parte del mondo, solo che quando succede al Palio di Siena diventa una cosa particolare.
C’è chi dice che il Palio proprio per questi continui incidenti dovrebbe essere abolito, lei cosa pensa? Chi dice questa cosa non conosce l’amore che c’è verso i cavalli al Palio, c’è un amore quasi sacro, unico. Dimentica l’essenza di una corsa che esiste da oltre cinquecento anni. C’è una storia, qualcosa di grande che rappresenta fino in fondo una città come Siena. (Franco Vittadini)