La Vuelta a España 2015 è ormai alle porte, e a pochi giorni dal via tutte le speranze di vittoria italiana fanno affidamento sul binomio dell’Astana Nibali-Aru. Nessuna tensione tra il campione affermato e quello in rampa di lancio: chi sperava in un clima di malcelata sopportazione in stile Simoni-Cunego ai tempi della Saeco rimarrà deluso; in comune, rispetto alla coppia che nel 2004 infiammò il Giro d’Italia, c’è soltanto il direttore sportivo: Giuseppe Martinelli. Nibali e Aru, che dal 22 agosto sfideranno i grandi specialisti per le corse a tappe come Froome, Quintana e Valverde, si allenano insieme al Sestriere, fanno gruppo (insieme a Cataldo, Vanotti e Rosa), rinsaldano la loro coesione, e parlano come una sola entità:”Non ci saranno problemi tra di noi. Semmai sono gli avversari che si dovranno preoccupare. Non è tanto un problema di chi farà il capitano e chi aiuterà. Siamo una squadra, il fatto di lavorare qui insieme al Sestriere è testimone del fatto che stiamo creando il gruppo giusto“. Nessun timore reverenziale per i rivali:”Froome bisognerà vedere come è uscito dal Tour, gli spagnoli con Valverde in testa saranno molto agguerriti. Ma ci siamo anche noi. Siamo determinati a dare il meglio, e speriamo che ci sia grande seguito di pubblico su strade e tv per far divertire i tifosi“.