Il Leicester ha vinto la Premier League 2015-2016. E’ il titolo di Claudio Ranieri e di una piccola squadra di provincia che nella Premier League inglese ha battuto squadroni come Manchester City, Manchester United, Chelsea e Arsenal; un titolo arrivato con due giornate di anticipo grazie al pareggio del Tottenham a Stamford Bridge, un titolo atteso… da sempre, visto che è il primo della storia. La Premier League parla anche italiano: Claudio Ranieri (e il preparatore atletico è Andrea Azzalin) ottiene in un solo anno il risultato di tutta una carriera e, pur avendo ammesso di non essere in cerca di rivincite, sicuramente si sarà tolto qualche bel sassolino dalla scarpa. Ci sono i gol di Jamie Vardy (22), le giocate di Riyad Mahrez (17 reti e il premio di miglior giocatore del campionato), ci sono le corse sfrenate di N’Golo Kante, le parate di Kasper Schmeichel e tanto altro; per un commento e un parere sulla grande impresa del Leicester in Premier League, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva il giornalista Stefano Bizzotto.
Se l’aspettava questo titolo del Leicester? All’inizio del campionato la vittoria del Leicester era data a 1/5000, diciamo che solo nelle ultime tre settimane del campionato si è capito che poteva vincere il titolo.
Qual è stato il segreto di questo successo? Un mix di cose, innanzitutto alcuni giocatori che hanno fatto la loro migliore stagione nella loro carriera, con Vardy e Mahrez che hanno dato il loro contributo di gol importante, con altri calciatori di valore come Kantè centrocampista della nazionale francese e il giapponese Okazaki arrivato questa stagione. Tutti i giocatori, anche le riserve che hanno dato il loro contributo, giocando al massimo.
Quanti i meriti di Claudio Ranieri? Sicuramente quello di aver lavorato nel modo migliore su questo materiale a disposizione, sull’averlo assemblato e messo insieme nel migliore dei modi.
Che tipo di gioco ha saputo dare il tecnico romano alla sua squadra? Un gioco con tanta sicurezza difensiva, e delle verticalizzazioni con le quali le qualità di Vardy e Mahrez sono state sfruttate in pieno.
La scorsa stagione il Leicester evitò la retrocessione, quest’anno gli stessi giocatori si sono superati: cosa è cambiato? Proprio la grande stagione di Vardy e Mahrez, e l’arrivo di un calciatore come Okazaki; se guardiamo bene, la squadra non è poi così scarsa sotto il profilo tecnico. C’è Schmeichel che è portiere della Danimarca, Fuchs terzino sinistro dell’Austria; c’è Huth che ha avuto presenze al Mondiale 2006 e nella Confederations Cup con la Germania.
Titolo possibile anche per l’annata difficile delle big del calcio inglese? Questo è sicuro, basti vedere cosa ha fatto il Tottenham avversario del Leicester nella lotta al titolo; per ben due volte avrebbe potuto ridurre lo svantaggio e invece si è fatto rimontare.
E adesso cosa succederà, cosa potrà fare il Leicester la prossima stagione? E’ difficile che possa ripetersi; vedremo cosa potrà fare in Champions League, sarà importante la fascia con la quale entrerà nell’urna del sorteggio.
Secondo lei Ranieri rimarrà? Può darsi che vada ad allenare la nazionale italiana, non sarebbe un’eventualità da scartare. Aveva già guidato la Grecia con scarsi risultati, ma il livello dell’Italia è certamente superiore.
In Italia è ancora possibile che una piccola squadra vinca lo scudetto? Nel campionato attuale direi proprio di no. Ci provò il Chievo nel 2001-2002: fece un girone d’andata straordinario, poi si fermò. Si è visto come la Juventus abbia alla fine avuto ragione di tutte le sue avversarie, che avevano accumulato vantaggi in doppia cifra. Secondo me, per tanti anni lo scudetto di una piccola non sarà possibile.
(Franco Vittadini)