La presenza a San Siro di Ronaldo e Mourinho in occasione dell’anticipo tra Inter e Sampdoria è stata vista da molti come il passo che potrebbe precedere un ritorno in nerazzurro del Fenomeno e dello Special One. In particolare l’ex attaccante brasiliano ha parlato ai microfoni di Premium Sport di quello che potrebbe riservargli il futuro e non ha di certo chiuso ad un suo approdo, in vesti diverse rispetto al passato, in nerazzurro:”Un giorno dirigente dell’Inter? Può darsi, non si sa mai. Ora sono impegnatissimo con la scuola calcio che ho creato, la Ronaldo Academy, e altri progetti come la squadra in America, ma sarebbe un grande piacere affrontare una sfida di questo tipo con l’Inter. Non possiamo escludere niente. Se Moratti tornerà presidente e vorrà chiamarmi, io ci vengo: c’è da vedere un po’ di cose, aspettare il momento giusto, ma non escludo nulla.“.
Dovrebbero presenziare entrambi a San Siro questa sera, in occasione di Inter-Sampdoria, ma il ritorno al Meazza di due leggende nerazzurre come Ronaldo e Mourinho ha immediatamente fatto sognare i tifosi interisti un possibile futuro, rispettivamente da dirigente e allenatore, per la “strana coppia” che tante emozioni ha regalato nell’era Moratti. Ma cosa ne pensano i diretti interessati di questa prospettiva? José Mourinho, intervistato da Premium Sport, ha chiarito i motivi del suo viaggio, lasciando però aperto lo spiraglio per un suo ritorno da allenatore:”Tornare qui oggi è una sensazione fantastica. Spero di tornare a Londra felice. Non c’è più nessun calciatore delle mie stagioni qui però l’Inter è l’Inter, Moratti è sempre Moratti: sono arrivato all’Inter come professionista e me ne sono andato da interista. L’anno prossimo non sarò l’allenatore dell’Inter, la società non me l’ha chiesto. In futuro non si può mai dire, sono tornato al Chelsea potrei anche tornare qui. Ma non adesso, non è il momento e poi la società ha altri piani con Thohir e Mancini e io da interista spero che questo progetto abbia successo. Perché ho scelto proprio la partita contro la Sampdoria? Volevo venire al derby ma giocava in casa il Milan: sono sicuro che i dirigenti rossoneri mi avrebbero trattato con rispetto ma i tifosi del Milan non sono come quelli dell’Inter“.
Ronaldo e Mourinho annunciati a San Siro: e non sorprende più di tanto che la sfida di oggi tra Inter e Sampdoria rischi di passare in secondo piano. Le due leggende nerazzurre presenzieranno al “Meazza” per motivi diversi: il brasiliano invitato dall’ex compagno di squadra Francesco Toldo non ha ancora confermato ufficialmente la sua partecipazione all’evento, ma il pranzo col “papà milanese” Massimo Moratti è sembrato l’antipasto perfetto per una riconciliazione con la tifoseria interista dopo il tradimento consumato con il passaggio al Milan. L’allenatore portoghese torna invece a 6 anni di distanza esatti da quell’Inter-Sampdoria caratterizzato dall’espulsione di Samuel e Cordoba, quello in cui lo “Special One” si esibì nel gesto delle manette, simbolo perfetto dello spirito che servì a confezionare un’indimenticabile Triplete, del “siamo soli contro tutti” marchio di fabbrica delle squadre vincenti di Mourinho. E serve a poco ricordare che qualche nerazzurro non perdonerà mai a Ronie il trasferimento al Milan, né ha senso rammentare con rammarico la fuga di Mourinho nell’auto di Florentino Perez nella notte dei festeggiamenti per la Champions League. Ferite ancora aperte, è vero, ma che il popolo dell’Inter non vedeva l’ora di chiudere, in nome della Storia.