Trattasi di classica partita interamente sbilanciata nei numeri e nelle statistiche, che infine premia però la squadra perdente nei parziali: Palermo-Atalanta 2-3 ricalca questo percorso e questo svolgimento ed è giusto partire analizzandola dopo il fischio finale da possesso di palla e tentativi offensivi a referto. Gli uomini di Iachini sovrastano 60 a 40% con 560 a 350 palle giocate i colleghi in maglia nerazzurra, senza però riuscire a infilzarli in maniera efficace al momento del dunque. 9 i tiri in porta su 23 azioni d’attacco che hanno portato ad altrettante occasioni per il Palermo; 7 su 9 invece quelli dell’Atalanta, estremamente pratica e quantomai cinica. L’attacco alla porta, non a caso, differisce di soli 3 punti percentuali; visto lo sbilanciamento di tentativi offensivi, un fattore. A favore degli ospiti. Il fatto invece che la pericolosità per i siciliani sia oltre il 70%, ben superiore rispetto al 58% dei rivali, la dice lunga circa i salvataggi all’ultimo respiro (Biava) e le occasioni mangiate dagli attaccanti in maglia rosanero (Belotti). E’ mancato insomma il colpo del KO, dopo il quale la resistenza prolungata dell’Atalanta si sarebbe sciolta come neve bergamasca al sole palermitano. I singoli: Vitiello e Zappacosta si dividono, con 18 palle recuperate, la palma di migliori nella classifica di categoria. Impressionante il dato sui passaggi riusciti: ci sono solo elementi del Palermo nelle prime 6 posizioni, con Jajalo a svettare; infine i tiri in porta, con Vazquez e Rigoni,a quota 5, come primatisti.
Spazio alle interviste del post partita. Beppe Iachini analizza lucidamente la sconfitta e la situazione in casa rosanero: “Siamo stati sfortunati, visto quanto abbiamo creato e quanto meritavamo di diverso… probabilmente oggi non eravamo accompagnati dalla Dea Bendata, diciamo così. Dybala? E’ semplice, stiamo cedendo il giocatore e stiamo ragionando come gruppo-squadra-società. Il futuro per noi è Belotti e quindi abbiamo iniziato a investire su di lui e responsabilizzarlo sempre di più. Siamo convinti di quello che stiamo facendo, io ho un contratto con il Palermo e quindi non penso ad altro che a restare. Polemiche da Cagliari per l’assenza di Dybala? Basta guardare la partita e gli episodi, qualcuno si potrà lamentare?”.
Doppio sospiro di sollievo per Edy Reja: “Iniziamo con le buone notizie su Masiello, che ci arrivano dall’ospedale. Eravamo tutti un po’ bloccati dopo il finale e l’infortunio… Ora ci basta un punto nelle ultime 3 partite; oggi abbiamo lottato, con tutte le energie, dando tutto quello che avevamo. Tanti dei miei mi hanno detto, alla fine, che se fosse durata ancora un minuto probabilmente sarebbero crollati. Non è però la prima volta che andiamo in vantaggio e poi rischiamo così tanto, è l’aspetto sul quale dobbiamo lavorare di più. Il futuro? Ne avevamo già parlato al mio arrivo, la salvezza comportava nei nostri piani comuni la mia permanenza per il prossimo anno. La crescita anche sul piano del gioco oltre alla presenza di giocatori di livello mi porta a dire che basterà poco per migliorare la squadra”.
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