Nuovi sviluppi sulla vicenda doping della Federazione russa, scoppiata ieri (clicca qui per approfondire): la Wada ha accusato la federazione di aver coperto una serie di test antidoping con la complicità del governo, e ha chiesto la sospensione dalle Olimpiadi di Rio 2016. Oggi, come riporta SportMediaset, l’agenzia mondiale antidoping ha annunciato la sospensione provvisoria del Laboratorio Antidoping di Mosca, “con effetto immediato”; la conferma del provvedimento è arrivata anche dalla Rusada (agenzia antidoping russa). Qualunque analisi e test su campioni di urina e sangue ancora in corso dovrà essere immediatamente sospesa; entro 21 giorni è previsto l’eventuale ricorso alla Corte Arbitrale per lo Sport da parte del laboratorio, mentre la Wada – queste le ultime notizie – si occuperà di creare una commissione disciplinare che studi più a fondo la vicenda. Dalla Russia intanto sono arrivate dichiarazioni autodifensive: Dmitri Peskov, portavoce del presidente Vladimir Putin, ha fatto sapere che “se ci sono delle accuse, devono esserci anche prove a sostegno di esse. Finchè le prove non ci sono le accuse sono infondate”. Gli ha fatto eco l’ex presidente della Federatletica Valentin Balakhniciov, che ha già manifestato l’intenzione di ricorrere al Tas di Losanna; il suo nome non compare nella lista delle persone per le quali è stata chiesta la radiazione a vita, ma anche a lui sono state mosse accuse in seno alla vicenda?