Doveva essere per velocisti la quarta tappa del Criterium du Dauphiné (o Giro del Delfinato, come dir si voglia), con partenza da Anneyron e arrivo a Sisteron dopo aver percorso 228 chilometri. Se da un lato il risultato finale, ossia la vittoria del velocista francese della Cofidis Nacer Bouhanni, ha rispecchiato esattamente le aspettative, dall’altro la classifica di tappa non racconta quello che è accaduto negli ultimi 15 km di corsa.
Nelle salitelle che si sono delineate davanti ai corridori negli ultimi chilometri del percorso, gli uomini di classifica si sono dati battaglia. Scatti e contro scatti si sono susseguiti per un bel po’, tanto che chi si fosse messo in collegamento in quel momento avrebbe potuto tranquillamente pensare di ritrovarsi davanti a una tappa di quelle dure, per campioni forti in salita. Invece, le salite non erano poi così ardue da scalare. Ma i campioni in gruppo le hanno interpretate come tali, quasi a darci un assaggio di quello che accadrà già dalla quinta tappa di oggi, quando le salite, quelle vere, si frapporranno tra il gruppo e il traguardo di Pra Loup. La tappa è stata animata sin dai primissimi chilometri da una fuga (partita appunto al terzo km) composta da Martijn Keizer del Team Lotto NL Jumbo e Tosh Van Der Sande del Team Lotto Soudal. Non essendo i due battistrada un pericolo per gli uomini di classifica, il gruppo li ha lasciati andar via e gli ha concesso fino a 7 minuti e 30 secondi di vantaggio. Quando mancavano una quarantina di chilometri al traguardo, si sono svegliate le squadre dei velocisti, che hanno capito che, per lottare per la vittoria, avrebbero dovuto andare a riprendere i due fuggitivi, che avevano preso un margine sin troppo ampio. In testa al plotone si sono allora messe la Cofidis e la MTN-Qhubeka che hanno così cominciato a rosicchiare secondi su secondi ai fuggitivi. Non appena la strada ha cominciato a salire sono iniziati i primi attacchi, di cui il più significativo è stato quello di Tim Wellens, uomo della Lotto Soudal che al Gpm ha raggiunto il compagno di squadra Van Der Sande. Insieme hanno iniziato ad inseguire l’altro battistrada Keizer, nel frattempo rimasto da solo alla testa della corsa. Nella salitella successiva sono stati gli uomini di classifica a farsi notare, tra tutti Vincenzo Nibali che, con la sua maglia tricolore, si è reso protagonista di uno scatto che però non lo ha portato molto lontano. Ai 2,5 chilometri dal traguardo la fuga (che vedeva ormai protagonista il solo Wellens) è stata definitivamente ripresa e le squadre dei velocisti hanno iniziato a formare i classici trenini per portare i loro uomini di punta alla volata finale. Il tentativo di Samuel Dumoulin è partito troppo presto e il velocista dell’Ag2r La Mondiale è stato superato prima da Edvald Boasson Hagen e poi da uno scatenato Nacer Bouhanni che è andato così a prendersi la sua seconda vittoria di tappa in questo Giro del Delfinato. Alle sue spalle ha colto il secondo posto Jonas Van Genetchen della IAM Cycling, mentre la terza piazza è andata al velocista del Team Giant-Alpecin Luka Mezgec. A seguire si sono piazzati Boasson Hagen, Alexey Tsatevich del Team Katusha e Julian Alaphilippe della Etixx Quick-Step.
La seconda vittoria è stata motivo di grande orgoglio per il velocista, ex pugile, Bouhanni, che quest’anno è approdato nelle fila della Cofidis proprio per avere un’intera squadra a disposizione per conquistare le volate. Lo scorso anno il ventiquattrenne francese ha dovuto subire la difficile convivenza all’interno della Fdj con l’altro gioiellino francese Arnaud Démare e proprio per questo motivo ha scelto a fine anno di lasciare la squadra guidata da Marc Madiot. Se è vero che il parco velocisti di questa corsa è piuttosto ristretto, nulla va tolto alle due splendide vittorie del velocista transalpino che ha comunque mostrato una superiorità schiacciante nei confronti degli avversari. Soddisfatto della prestazione odierna è stato anche un Vincenzo Nibali che in chiave Tour de France mostra già la sua voglia di rendersi protagonista, dopo una prima parte di stagione un po’ in ombra.
Dopo la quarta tappa la classifica generale resta invariata. Il primo posto e la maglia gialla di leader sono ancora sulle spalle di Rohan Dennis del BMC Racing Team (anche maglia bianca) seguito con lo stesso tempo dal compagno di squadra Tejay Van Garderen. A quattro secondi dalla testa il gruppetto Astana con Andriy Grivko, Vincenzo Nibali, Lieuwe Westra, Michele Scarponi e Rein Taaramäe, tallonati a solo un secondo (quindi a 5 dalla vetta della classifica) dagli uomini Movistar, primo fra tutti Alejandro Valverde. La classifica a punti per la maglia verde è guidata con sempre più autorità dal vincitore di tappa Nacer Bouhanni che, con i suoi 64 punti, lascia alle sue spalle un Edvald Boasson Hagen che ha comunque mostrato di essere competitivo (a 56 punti). Il terzo posto è occupato dal francese dell’Ag2r Samuel Dumoulin. La maglia a pois dei Gpm è indossata dall’eritreo della MTN-Qhubeka Daniel Teklehaimanot con 25 punti, seguito a 11 punti dal francese Perrig Quemeneur e a 8 punti dall’altro francese della Fdj Arnaud Courteille, ma questa classifica cambierà sicuramente nei prossimi giorni, quando le salite serie porteranno gli uomini di classifica a lottare per la vittoria.