E’ morto all’età di 75 anni anni il medico fisiologo, professor Enrico Arcelli, conosciuto soprattutto per aver legato il suo nome al Record dell’Ora stabilito da Francesco Moser a Città del Messico nel 1984. Autore anche di libri importanti, come il bestseller sportivo “Correre è bello”, Arcelli era personaggio molto conosciuto non soltanto nel varesotto ma anche da tutti gli amanti dello sport. La redazione de IlSussidiario.net ha chiesto un ricordo a Francesco Moser, contattato in esclusiva, uno dei grandi atleti del nostro sport e uno di quelli che meglio hanno conosciuto Arcelli.
Che ricordo ha di Enrico Arcelli? Era una persona pacata, molto seria, un vero conoscitore di ciò che faceva, cosa che gli ha consentito di svettare fino in fondo nel mondo del lavoro, nel suo ambito professionale.
E’ legato anche a quel fantastico Record dell’Ora che lei stabilì a Città del Messico nel gennaio 1984… Sì: lui e Paolo Sorbini fondatore del gruppo Enervit, la prima ditta specializzata in integratori alimentari; e poi Sassi, Conconi, Dal Monte e Ferrari… fecero tutti parte di quel gruppo di persone che collaborarono con me alla riuscita di quell’impresa.
Quando nacque l’idea? Fu Enrico che con tutti gli altri venne a propormi questa sfida; poi l’autunno seguemte cominciarono gli allenamenti. A gennaio ci fu il tentativo, riuscito, del record dell’Ora in Messico. E’ stato un lavoro, un vero e proprio lavoro d’equipe, supportato dal fatto che io venivo da un’esperienza pluriennale di ciclista professionista. Sono onorato e contento che Enrico abbia fatto parte di questo team in un giorno tanto importante per me.
(Franco Vittadini)