È la nuova maglia rosa del Giro d’Italia 2016 e questo cambio al vertice della classifica generale della corsa segna un momento storico per il ciclismo e più in generale lo sport in Costa Rica, paese dal quale provieme il corridore della Movistar. Al secondo posto l’ex leader Bob Jungels, sale al terzo posto Vincenzo Nibali, ma adesso andiamo a fare il punto sulle altre graduatorie. Il lussemburghese resta nettamente leader per quanto riguarda la maglia bianca, che domani indosserà visto che non è più in rosa; oggi era una giornata interlocutoria per la maglia rossa, che però passa ufficialmente sulle spalle di Giacomo Nizzolo (138 punti contro i 119 del francese Arnaud Demare) grazie alla mancata partenza stamattina di Andre Greipel; grandi emozioni invece per quanto riguarda la maglia azzurra, che resta sulle spalle di Damiano Cunego, salito a quota 91 punti. Alle sue spalle irrompono Giovanni Visconti e l’austriaco Stefan Denifl, secondo e terzo rispettivamente con 61 e 54 punti.
È la nuova maglia rosa del Giro d’Italia 2016. Questa è chiaramente la principale novità in classifica generale al termine della tredicesima tappa Palmanova-Cividale del Friuli, prima giornata sulle Alpi in questa edizione della Corsa Rosa. Giornata storica per il Costa Rica, perché mai prima di oggi un corridore di questo paese centro-americano aveva indossato la maglia rosa. Ne fa le spese Bob Jungels, che comunque ha retto più che dignitosamente e infatti adesso troviamo in seconda posizione a 26″ dal nuovo leader, avendone persi 50. Gli uomini più attesi sono arrivati tutti insieme (a parte proprio Jungels), con la notizia della volata per il terzo posto vinta da Vincenzo Nibali davanti al grande rivale Alejandro Valverde: ottimo segnale per lo Squalo perché indica una condizione molto buona, dato che normalmente lo spagnolo ha uno spunto veloce decisamente migliore rispetto a Nibali. Un guizzo che vale 4″ per Vincenzo, che in questo modo supera proprio Valverde e anche Steven Kruijswijk e si issa al terzo posto.
Il Giro d’Italia 2016 sta affrontando la tredicesima tappa Palmanova-Cividale del Friuli, una giornata che si annuncia molto importante per la classifica generale della Corsa Rosa. Andiamo allora a leggere le dichiarazioni di Alejandro Valverde, rilasciate alla Gazzetta dello Sport: “Siamo in due sullo stesso livello” esordisce parlando delle gerarchie in casa Movistar fra lui e Andrey Amador. Le dichiarazioni dello spagnolo sono improntate all’ottimismo: “Comincia il bello del Giro e noi siamo in un’ottima posizione. Si preoccupino gli altri…”. La sfida a Vincenzo Nibali è lanciata, adesso a parlare sarà la strada!
Oggi sarà una giornata importante per la classifica del Giro d’Italia 2016, perché la tredicesima tappa Palmanova-Cividale del Friuli chiamerà all’azione i big con quattro impegnative salite e discese altrettanto ostiche. Ovviamente l’uomo più atteso è Vincenzo Nibali per il quale – in un certo senso – il Giro comincia oggi: “Non so cosa aspettarmi, di certo sono tre giorni duri. La prima tappa (quella di oggi, ndR) non è da sottovalutare. Poi dipende molto anche dalla tattica degli altri, cioè se tra gli uomini di classifica ci sarà un controllo totale. Così sarebbe più difficile, anche perché non credo che la Etixx prenda l’iniziativa per difendere la maglia rosa”.
Il Giro d’Italia 2016 vive oggi la sua tredicesima tappa Palmanova-Cividale del Friuli; una frazione tra le più interessanti dell’intera edizione numero 99 del Giro grazie a quattro impegnative salite – e bisognerà prestare grande attenzione anche alle discese. Dunque sarà una giornata da non perdere, perché potrebbe dare un bello scossone alla classifica generale, che stamattina vede ancora in maglia rosa il lussemburghese Bob Jungels della Etixx-Quick Step.
Inizia anzi un weekend che farà da spartiacque per questo Giro d’Italia, dal momento che domani ci sarà il tappone dolomitico con arrivo a Corvara e domenica la cronoscalata all’Alpe di Siusi. Sarà dunque fondamentale dosare le forze, ma guai a pensare alla tappa di oggi come ad un semplice “antipasto” delle due successive: è vero che le salite hanno nomi meno affascinanti e gloriosi, ma le pendenze saranno notevoli e chi oserà attaccare potrebbe far saltare il banco, in salita ma anche (come abbiamo già accennato) anche in discesa.
Di certo inizieremo ad avere le idee più chiari su quali potranno essere i veri rapporti di forza in un Giro d’Italia nel quale fino a questo momento ha regnato l’incertezza. Questi tre giorni ci diranno fino a che punto Jungels potrà spingersi e dunque se sarà davvero un candidato credibile per un posto sul podio a Torino; chiariranno meglio le gerarchie in casa Movistar, che finora ha approfittato della presenza di Andrey Amador per giocare con due carte con lui e il capitano Alejandro Valverde, ricordando che il costaricano l’anno scorso fu quarto e quindi sa come fare bene al Giro; ci diranno di più anche su Vincenzo Nibali, che tutto sommato finora ha fatto quello che doveva fare ma adesso entra nel terreno a lui più favorevole (la terza settimana e le grandi salite) e dovrà approfittarne; ci diranno infine cosa potranno fare gli outsider, da Rafal Majka a Ilnur Zakarin a Steven Kruijswijk fino ad Esteban Chaves, tutta gente che potrebbe pensare la podio. Vedremo anche come cambierà la corsa in assenza di Mikel Landa, che di certo insieme a Nibali sarebbe stato fra i protagonisti con l’obiettivo di rendere la corsa più dura possibile.
Quanto alle altre graduatorie, oggi sarà una giornata molto importante per quanto riguarda la maglia azzurra, dal momento che ci saranno quattro Gpm, dei quali due di prima e due di seconda categoria per un totale di 100 punti disponibili. Facile pensare che chi punta a questa graduatoria, a partire dall’attuale leader Damiano Cunego, si inserirà nei tentativi di fuga da lontano per cercare di raccogliere il maggior numero di punti possibili fin dal primo Gpm. Per la maglia bianca il dominio di Jungels finora è stato totale, mentre per quanto riguarda la maglia rossa inizia una serie di tappe che saranno importanti dal punto di vista della sopravvivenza. Insomma, bisognerà soprattutto capire quali velocisti alzeranno bandiera bianca e chi invece stringerà i denti pensando a Cassano d’Adda, a Torino e appunto alla classifica a punti.
1. Andrey Amador (CRC) 54h05’50”
2. Bob Jungels (LUS) + 26”
3. Vincenzo Nibali (ITA) + 41”
4. Alejandro Valverde (SPA) + 43”
5. Steven Kruijswijk (OLA) s.t.
6. Rafal Majka (POL) + 1’37”
7. Ilnur Zakarin (RUS) + 2’01”
8. Esteban Chaves (COL) + 2’19”
9. Rigoberto Uran (COL) + 2’48”
10. Jakob Fuglsang (DAN) + 3’15”