La Fiorentina di Sousa continua nella sua corsa al vertice della Serie A, riconquista la seconda piazza solitaria e si prepara alla settimana di vigilia del match più sentito in terra toscana, quello contro la Juve. L’Udinese viene spazzata via da un 3-0 “facile” nel senso che è arrivato dopo una prestazione non pienamente convincente ma fatta di alcune folate di grande calcio, decisive per regolare gli avversari: in gol Kalinic (uscito nel finale, infortunio da valutare), Ilicic su rigore e Gonzalo Rodriguez. Meno bella di altre volte, in particolare come continuità all’interno dei 90 minuti. Ma quando accelera, la squadra di Sousa è per distacco la più divertente e forte del campionato. Partita tutt’altro che negativa, ma il voto risente della prepotenza dell’avversario e delle occasioni sprecate in avanti dai bianconeri. Che in ogni caso avrebbero perso. Molto confuso, in particolare nel primo tempo. Non si capisce mai chi è l’ammonito di turno, indeciso nell’individuare l’autore del fallo… Fortunatamente non sbaglia sulle decisioni importanti
La Fiorentina aggancia per il momento, dopo i primi 45′ di gioco, il secondo posto solitario in classifica, grazie al decimo sigillo in campionato di Kalinic. Termina 1-0 il primo tempo al Franchi, con l’Udinese comunque pericolosa e vicina al pari su azione da calcio piazzato.
Partita bloccata da un atteggiamento molto attento e coperto degli ospiti, ruvidi in marcatura ed abili ad inibire le fonti di gioco viola. Una sola grande occasione in avvio, costruita da Bernardeschi (voto 6,5) e non finalizzata da Kalinic (voto 6), prima del gol: tiro da fuori di Badelj (voto 6), deviato in mezzo all’area proprio da bomber suo connazionale, a spiazzare Karnezis (voto 5,5), non reattivissimo… Posizione regolare e match sboccato al minuto 25, lasciando però in penombra il gioco spettacolare cui la squadra di Sousa ha abituato tutti in questi mesi. In aggiunta, poco dopo, ecco l’occasionissima per il pari friulano: punizione sul secondo palo di Lodi (voto 6) e incornata di Widmer (voto 6) sul palo; graziato Tatarusanu (voto 5,5), parso decisamente distratto in questa prima frazione. Vivaci invece Thereau e Ilicic (voto 6,5 per entrambi), su un fronte e sull’altro dei rispettivi attacchi.
Non la solita Viola irresistibile, ma tanto basta per il momento ai tifosi: gol e soprasso al Napoli, da confermare nella ripresa. Grande partita, anche oggi. Mismatch decisivo con Edenilson, tra i migliori dell’Udinese: quando arriva sul fondo è un fattore. Legge malissimo i cross, non esce, rischia pesantemente di incassare il gol del pari. Non scaliamo verso il 5 solo perchè è fortunato nelle occasioni bianconere…
Partita impostata bene da Colantuono, la Fiorentina è più forte e va “menata”. Niente di cattivo, solo un’ovvia contromossa da calcio di una volta. Lui e Edenilson si fanno notare in più occasioni, sono un gradino (almeno) sopra la media bianconera. Impensierisce spesso la difesa viola. Non tocca praticamente mai palla, presenza abbastanza inutile al centro dell’attacco. (Luca Brivio)
L’Udinese non approfitta delle sue indecisioni, nel primo tempo. E sbaglia un paio di gol facili, calciando fuori e graziandolo, nella ripresa
Un grande intervento su Edenilson in avvio, per il resto match senza picchi nè in positivo nè in negativo
Un po’ in sofferenza sul mobilissimo Thereau e nel finale su Di Natale, si sposta in avanti per togliersi la soddisfazione del gol. E’ il 19° in Serie A, mica male per un difensore
L’apatia estrema di Aguirre lo contagia, ci voleva davvero poco per annullare il suo avversario oggi
Pericoloso al cross, anche se impreciso in diverse occasioni. Tanta quantità sulla sinistra
La sua prova è lo specchio di quella di squadra, in termini di gioco non così fluido… Meno impressionante del solito
Sbaglia pochissimo ed è sempre presente in appoggio, giocatore fondamentale per gli schemi di Paulo Sousa
Anche lo spagnolo è un gradino sotto al rendimento eccezionale di questa stagione, causa marcatura ferrea di Piris
Trasforma il rigore che chiude i giochi nella ripresa, coronando una partita di classe e ricca di spunti dall’elevato tasso di genialità tecnica
Migliore in campo, è una spina nel fianco dell’Udinese e fa partire sempre le azioni più pericolose, portando il pallone da una fascia all’altra o inserendosi fino alla linea di fondo
Sbaglia tanto, troppo, incassando la solita dose di calci e lasciando anche il campo prima del tempo proprio per problemi fisici, da valutare. In ogni caso ci mette lo zampino sul primo gol e sul rigore
Entra per dare più libertà offensiva a Alonso e partecipa al finale tutt’altro che rischioso
Si fa ammonire dopo pochi istanti dal suo ingresso e poi perde un tempo di gioco, al tiro, facendosi recuperare da Danilo
La sua creatura ha raggiunto una maturità importante, che la Viola non aveva dai tempi di Batistuta. La partita dello Juventus Stadium sarà un esame attendibilissimo
La deviazione di Kalinic lo inganna sul primo gol, pur non trattandosi di parata impossibile. Per il resto nessun miracolo, partita anonima
Molto meglio quando c’è da attaccare rispetto a quando c’è da chiudere Marcos Alonso, che spesso gli sfugge alle spalle
Si fa sentire, in marcatura su Kalinic, perdendo smalto solo nel finale. Troppe però le palle gol concesse al croato
Il migliore della linea difensiva ospite, riesce a condizionare pesantemente la prestazione di Borja Valero
Riesce a non sfigurare, pur trovandosi contro un Bernardeschi in versione super. Tutti i pericoli offensivi bianconeri nascono dalla sua parte
Commette il fallo da rigore su Kalinic e va sott’acqua quando i palleggiatori viola affilano le armi, ma diverse altre volte è protagonista (impreciso) in inserimento
Anche per lui partita di lotta e corsa, tanta fatica e poche idee in impostazione
Gli avversari gli arrivano da tutte le parti, sembra un po’ disorientato. Ilicic, quando lo mette nel mirino, lo salta con facilità
Rincorre Badelj e compagnia senza particolare efficacia, mancando soprattutto quando ci sarebbe da regalare qualità al gioco friulano
Cala come rendimento e pericolosità nella ripresa, lasciato solo (prima) da Aguirre ma anche con l’ingresso (poi) di Di Natale
Invisibile, totalmente insufficiente per inutilità nel gioco di squadra
Dona vivacità all’attacco bianconero ma sbaglia anche un gol fatto, nel finale
Poca roba, è regredito davvero tanto rispetto al giovane e sfrontato centrocampista “totale” lanciato da Guidolin
L’atteggiamento iniziale, la dura resistenza e la gabbia su Badelj e Borja Valero sono punti a favore, ma non bastano alla distanza per domare la miglior squadra in Italia per godibilità di prestazioni
(Luca Brivio)