Successo netto della Lazio che tra le mura amiche dell’Olimpico di Roma ottiene la prima vittoria interna del campionato battendo il Pescara per 3 a 0: eccovi dunque le pagelle finali di Lazio-Pescara. Succede tutto nella ripresa, quando i biancocelesti si sbloccano con Milinkovic-Savic, una volta trovato il gol del vantaggio i padroni di casa dilagano e chiudono la contesa con Radu e Immobile che mettono il punto esclamativo, gli uomini di Oddo gettano la spugna senza nemmeno trovare il gol della bandiera. E dire che nella prima frazione di gioco gli ospiti potevano passare in vantaggio su calcio di rigore, ma Memushaj dagli undici metri manda clamorosamente il pallone a lato, un episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti del match. In classifica la Lazio sale a 7 in classifica, il Pescara resta ferma a quota 4.VOTO PARTITA 7 – Le due squadre impiegano diversi minuti a carburare, ma quando i ritmi si alzano il match diventa davvero divertenti, grazie all’atteggiamento arrembante di entrambe le squadre. Anche se con un atteggiamento più prudente il Pescara avrebbe potuto strappare un punto, visto che fino allo 0-0 in mezzo al campo aveva regnato l’equilibrio. In ogni caso, tante palle gol sciupate sia da una parte che dall’altra. VOTO LAZIO 7 – I biancocelesti non rinunciano certo ad attaccare, soprattutto sulle ripartenze, e nel secondo tempo gli uomini di Inzaghi vanno a segno per ben tre volte dopo aver avuto parecchie difficoltà a inquadrare la porta nella prima frazione di gioco. Anche oggi è stato evidente come la Lazio dipenda dalle giocate di Keita per fare gol. VOTO PESCARA 5,5 – Anche oggi la formazione di Oddo dimostra di non provare alcun timore referenziale nei confronti della squadra avversaria, per quanto blasonata possa essere. Un atteggiamento che magari nell’immediato non premia ma a lungo termine può dare i suoi frutti. Sullo 0-1 il Pescara è praticamente uscito dal campo e la partita di fatto si è conclusa sul gol di Milinkovic-Savic, pesa come un macigno il rigore sbagliato da Memushaj sullo 0-0. VOTO ARBITRO MARESCA 7 – Oggi non ha sbagliato nulla, ha annullato giustamente il gol a Immobile, il rigore su Caprari ci stava tutto, bravo ad applicare la regola del vantaggio ogni volta che se ne presentava l’occasione. Una direzione di gara davvero esemplare.
Al termine del primo tempo di Lazio-Pescara ecco le nostre pagelle su una partita ancora ferma sul punteggio di 0-0, ma che sta regalando davvero tanto spettacolo al pubblico dell’Olimpico di Roma. In apertura ai biancocelesti viene annullato un gol di Immobile (6) per il fuorigioco del centravanti di Simone Inzaghi, nei minuti successivi il numero 17 della Lazio si ripropone in avanti ma viene stoppato da Bizzarri (7) e dal palo, con Parolo (5,5) che sugli sviluppi del corner sbaglia clamorosamente a porta vuota. Ma anche gli uomini di Oddo sono pienamente in partita, soprattutto con Caprari (7) che poco dopo la mezz’ora conquista un calcio di rigore dopo essere stato atterrato dentro l’area da Bastos (5,5), dagli undici metri va Memushaj (5) che però manda clamorosamente il pallone a lato graziando Marchetti (6). Prima dell’intervallo si esalta Felipe Anderson (6) che con un paio di giocate va in porta, trovando l’opposizione di Bizzarri e della retroguardia abruzzese che mantengono la porta inviolata.
VOTO LAZIO 6 – Gli uomini di Simone Inzaghi hanno avuto le loro chance per andare a segno, non si sa come abbia fatto Parolo a non trovare la porta da una distanza così breve. Tanti palloni sciupati comunque dai biancocelesti. MIGLIORE LAZIO: MILINKOVIC-SAVIC 6,5 – Preziosissimo il suo lavoro a centrocampo, recuperando palloni, subendo falli e guadagnando diversi calci piazzati per i biancocelesti. PEGGIORE LAZIO: LULIC 5 – Tanti piccoli errori per il bosniaco che finora non ne ha indovinata una.
VOTO PESCARA 6 – Bene la linea difensiva che lascia in fuorigioco i centravanti della Lazio, peccato per Memushaj che sbaglia malamente un calcio di rigore vanificando l’ottimo lavoro compiuto da Caprari per procurarselo. Gli uomini di Oddo dimostrano comunque di potersela giocare, esattamente come 6 giorni fa contro l’Inter. MIGLIORE PESCARA: CAPRARI 7 – lui a conquistarsi il penalty costringendo Bastos a commettere fallo su di lui dentro l’area, a mettere in allamre la retroguardia biancoceleste ogni volta che tocca il pallone. PEGGIORE PESCARA: MEMUSHAJ 5 – La tensione gioca un brutto scherzo all’albanese che calcia malissimo un rigore che avrebbe potuto cambiare la partita. (Stefano Belli)
MARCHETTI 6 – A inizio gara rischia di combinarla grossa quando non si intende con Bastos su chi dei due deve controllare il pallone, si esalta nel respingere la conclusione dalla distanza di Cristante. Poco impegnato nella ripresa, giusto un paio di parate su tiri banali.
BASTOS 5,5 – Nel tentativo di fermare Caprari lo stende dentro l’area causando il rigore contro la Lazio e prendendo anche il cartellino giallo che ne condiziona il rendimento da qui in avanti. Un passo indietro rispetto alle prestazioni contro Juve e Chievo.
DE VRIJ 6,5 – Si limita a fare il suo dovere dando una mano ai suoi compagni di reparto senza compiere errori, a inizio ripresa sfiora la porta su calcio di punizione, ineccepibile in fase difensiva, sempre puntuale nelle chiusure su Verri e Caprari.
RADU 6,5 – Nessuno (o quasi) si accorge della sua presenza in campo finché non viene ammonito a inizio ripresa, ma poi firma la rete del 2 a 0 che probabilmente sigilla in cassaforte i tre punti per la Lazio.
FELIPE ANDERSON 7 – Appare molto nervoso nelle fasi iniziali del match, commettendo troppi falli per i suoi standard che non certo sono bassi, poi improvvisamente si accende e regala giocate in serie fino a fornire l’assist per l’1 a 0 di Milinkovic-Savic e a ottenere il corner dal quale nascerà il 2 a 0 di Radu. Era da tempo che non giocava così bene, poi Inzaghi per coprirsi lo sostituisce dandogli un grosso dispiacere. (BASTA 6 – Il suo unico compito è quello di rinforzare la linea difensiva biancoceleste)
PAROLO 6,5 – Cerca spesso l’imbucata, a porta vuota si divora clamorosamente il gol dell’1 a 0. Ci riprova ancora nella ripresa trovando nuovamente l’opposizione di Bizzarri che non gli concede la soddisfazione di segnare.
CATALDI 6 – In assenza di Biglia è suo compito battere i calci piazzati (punizioni e corner), lascia un po’ a desiderare sui cross e sui passaggi lunghi ma sarebbe davvero una cattiveria non dargli la sufficienza, nonostante l’incomprensione con Bastos sul 3 a 0 con i tre punti già in cassaforte.
MILINKOVIC-SAVIC 7 – Si dà parecchio da fare subendo falli e conquistando diversi calci piazzati, nella ripresa trova il gol dell’1 a 0 grazie all’assist di Felipe Anderson, dando il via alla festa biancocelesti. Uno dei migliori in campo, senz’ombra di dubbio. (MURGIA 6 – Voto d’incoraggiamento per il giovanissimo talento del vivaio biancoceleste, l’emozione del debutto gli gioca brutti scherzi ma sicuramente avrà modo di rifarsi in futuro)
LULIC 6 – Perde qualche pallone di troppo a centrocampo, e anche nei passaggi è decisamente perfettibile. Quando la Lazio trova il vantaggio il bosniaco si scioglie e le sue prestazioni migliorano sensibilmente proponendosi spesso sulla fascia destra.
IMMOBILE 6,5 – Va a segno contro la sua ex-squadra, motivo per cui non esulta. Al 5′ gli viene (giustamente) annullato un gol per fuorigioco, poi sono Bizzarri e il palo a negargli la rete. Un po’ più di cinismo e precisione sottoporta non gli guasterebbero affatto, anzi: la Lazio ha bisogno che faccia più gol possibili, Lotito lo ha preso per questo motivo.
DJORDJEVIC 5,5 – Va vicino al gol su calcio d’angolo colpendo di testa il pallone senza dargli potenza tantomeno l’angolazione giusta, un’altra occasione per lui a inizio ripresa non sfruttata fino in fondo. (KEITA 7,5 – Buon impatto sul match, prova a dare nuova linfa vitale al reparto offensivo della Lazio, riuscendoci in pieno: con lui in campo i biancocelesti vanno a segno per tre volte, se continua così Inzaghi sarà “costretto” a schierarlo titolare, le sue giocate sono troppo importanti per la formazione biancoceleste, con la partenza di Candreva è diventato lui il giocatore di maggior talento)
ALL. INZAGHI 7 – Con l’assenza di Biglia rivoluziona l’undici titolare schierando un 3-5-2 che nel primo tempo non sembra pienamente convincere, ma anche i più scettici si ricredono quando Felipe Anderson si accende e crea scompiglio sulle fasce. Gli è mancato giusto il coraggio di proporre Keita fin dal primo minuto, forse non ha ancora i 90 minuti nelle gambe.
BIZZARRI 7 – Attento a bloccare la conclusione di testa di Djordjevic, nei minuti successivi nega il gol prima a Immobile e poi a Felipe Anderson. Nella ripresa decisivo in uscita su Djordjevic e in parata su Parolo, poi un paio di uscite non proprio impeccabili, si arrende all’incornata di Milinkovic-Savic e alza bandiera bianca anche sulle conclusioni vincenti di Radu e Immobile. Ma senza di lui il passivo sarebbe stato sicuramente molto più pesante per il Pescara.
ZAMPANO 5,5 – Partita abbastanza tranquilla per lui finché non si ritrova ad avere a che fare con Keita, che lo mette a durissima prova e quasi sempre non riesce a contenerlo.
CAMPAGNARO 6 – Primo ammonito della gara per un duro intervento a gamba alta su Djordjevic al quale comunque non concede spazi, per il resto anche lui nella ripresa cala sensibilmente assieme ai suoi compagni.
GYOMBER 5,5 – Rischia il giallo già nelle fasi iniziali del match aggredendo letteralmente Milinkovic-Savic, a inizio ripresa si fa male e deve lasciare il campo. (FORNASIER 5,5 – Un paio di chiusure su Felipe Anderson, e niente più).
BIRAGHI 6 – Offre qualche spunto degno di nota sulle fasce, chiude Immobile con le diagonali, meglio nel primo tempo quando ha ancora energie da spendere.
MEMUSHAJ 5 – Sullo 0 a 0 sbaglia il rigore che probabilmente avrebbe cambiato il volto alla partita, dopo questo episodio l’albanese non è stato più in grado di riprendersi.
BRUGMAN 5,5 – Ruba qualche pallone agli avversari interrompendone le azioni offensive, ma il suo impegno non basta per evitare la sconfitta al Pescara.
CRISTANTE 6 – Mette a dura prova i riflessi di Marchetti con un tiro da lontano potente ma non abbastanza preciso da impensierire l’estremo difensore della Lazio. (MITRITA SV)
VERRE 5,5 – Buona visione di gioco, è lui a innescare le ripartenze di Caprari, ma gli manca sempre quel qualcosa in più per lasciare il segno sulla partita.
BENALI 6 – Il libanese prova a salire in cattedra ma senza concludere nulla di buono, Oddo decide di non riproporlo nella ripersa. (MANAJ 5,5 – Sullo 0 a 0 ha avuto la possibilità di far male agli avversari in contropiede, ma la sua conclusione non crea pericoli)
CAPRARI 6,5 – Conquista il primo tiro dalla bandierina per i suoi, mette molta pressione ai difensori avversari, si procura il rigore che Memushaj spreca malamente. Anche nella ripresa cerca il gol e sinceramente se lo sarebbe meritato vista la sua tenacia nel cercare la porta.
ALL. ODDO 6 – Come ha candidamente ammesso lui, oggi il Pescara alla fine è stato inferiore alla Lazio, anche se l’atteggiamento non catenacciaro e la voglia di attaccare sono comunque piaciuti ai tifosi abruzzesi venuti fino a Roma per seguire la squadra. Lascia perplessi la scelta di non schierare né Aquilani né Pepe, ma probabilmente nessuno dei due è ancora al top della condizione.