Genoa-Napoli termina con il punteggio di 0-0. Il migliore in campo è Perotti, a pari merito con Perin; nel Grifone deludono Ansaldi e Pavoletti. Tra gli ospiti bene Mertens e Insigne, un po’ in ombra Higuain. Una sola decisione che macchia la sua prestazione: il contatto in area tra Burdisso e Higuain.
Il Genoa ospita al Ferraris il Napoli di Sarri, una delle squadre più in forma della Serie A. La gara è importantissima soprattutto per gli ospiti che, in caso di vittoria, scavalcherebbero la Roma e andrebbero al primo posto a braccetto con l’Inter. Passiamo subito alle formazioni iniziando dai padroni di casa. Cambio all’ultimo momento per Gasperini che richiama Izzo in panchina per far spazio a Figueiras. Nel duttile 4-3-3 dei liguri troviamo Perin in porta quindi Figueiras, Munoz, Burdisso e Ansaldi in difesa; quindi via libera a Dzemaili, Tino Costa e Rincon; in attacco Pavoletti è supportato da Perotti e Laxalt. Il Napoli risponde con il consueto 4-3-3: Reina tra i pali; Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam a formare il pacchetto arretrato; Jorginho, Allan ed Hamsik in mediana con Higuain, Callejon e Mertens a completare il reparto avanzato. Insigne parte dalla panchina. La gara inizia subito forte con il Napoli che si fa notare per due volte in avvio: Mertens verticalizza per Higuain il cui tiro viene deviato in corner da una scivolata di Burdisso mentre al 4′ Callejon approfitta di un errore di Ansaldi e carica il mancino dal limite dell’area. Bravo Perin (6) a deviare in corner. Il Genoa crea poco o nulla in fase offensiva ma mette in grande difficoltà gli uomini di Sarri che non riescono a tessere la loro tela a causa dell’intensa aggressività dei rossoblù. L’unico tiro dei locali è un impreciso tentativo di Laxalt (6) al 15′: mancino alle stelle dal limite. Al 28′ enorme occasione per il Napoli con Mertens (6,5): dormita della difesa genoana, il belga entra in area e lascia partire un tiro-cross sul secondo palo. Perin non tocca, Higuain (6) non riesce a capitalizzare il possibile tap-in vincente da pochi passi: il pallone esce quindi sul fondo di pochissimo. Poco dopo grandi lamentele di Higuain che reclama a gran voce il calcio di rigore per strattonata di Burdisso: Doveri lascia proseguire. Al 33′ da segnalare il primo cambio forzato per il Genoa: Munoz (5,5) esce in barella, al suo posto entra Izzo. Al 43′ altra tegola per i padroni di casa che perdono anche Dzemaili (6) per un problema muscolare: fa il suo ingresso sul terreno di gioco il giovane Ntcham. Nient’altro da segnalare: il primo tempo termina con il punteggio di 0-0.
Gara troppo piatta. Si vede che i due mister hanno preparato alla grande questa sfida ma fin qui la tattica ha prevalso sul divertimento. Poche occasioni da gol e tanto equilibrio. Prestazione opaca per i padroni di casa. Poche occasioni create e qualche rischio di troppo corso in difesa. Potrebbero pesare nella ripresa gli infortuni di Munoz e Dzemaili. Un concentrato di energia che si abbatte su chiunque passi dalle sue parti. Spesso in difficoltà, patisce la rapidità di Callejon. Commette un paio di errori importanti in avvio.
Ordinaria amministrazione e niente di più: peccato che Sarri voglia i tre punti. Nella ripresa bisognerà aumentare i giri del motore. Inizio lento poi la fiammata che per poco non porta i partenopei in vantaggio. Una scheggia. Fin qui non è riuscito ad emergere. Soffre il pressing degli avversari. Dubbi sul contatto Burdisso-Higuain: il difensore del Genoa sembra trattenere l’attaccante spagnolo anche se il Pipita non fa niente per restare in piedi… (Federico Giuliani)
Genoa
Sicuro sulle chance più nitide del Napoli. Bravo su Callejon ed Hamisk; dà sicurezza a tutto il reparto arretrato. Decisivo in pieno recupero su Gabbiadini e Insigne.
Colleziona poco più di una mezz’ora di gioco ma mostra diverse crepe. Esce avanti tempo in barella (dal 33’IZZO 6 – Nella ripresa il Napoli attacca a testa bassa. Lui contiene gli avversari come può risultando, tutto sommato, efficace).
Cancella un primo tempo incerto con una ripresa più che sufficiente. Contiene bene Higuain.
Pronti, via. Commette subito due errori difensivi che sarebbero potuti costar cari al Genoa. Si riprende ma nel corso della gara si rende protagonista di altre incertezze. Recupera nel secondo tempo.
Gioca in una posizione non sua e si vede. Prosegue tra alti e bassi fino al triplice fischio dell’arbitro.
Marca ad uomo Hamsik e lo neutralizza in toto. Peccato per l’infortunio che lo toglie dai giochi: era uno dei migliori in campo (dal 70’CISSOKHO 6 – Gioca l’ultima parte di gara con ordine).
Lento e prevedibile ma fulcro essenziale per l’equilibrio del Genoa. Collegamento importante per unire i reparti.
Partecipa al pressing collettivo del Genoa. Issa anche lui, come Munoz, bandiera bianca per problemi fisici (dal 43’NTCHAM 5,5 – Anarchia allo stato puro. La classe c’è ma il ragazzo deve crescere per gestire meglio alcune situazioni di gioco).
Atteggiamento sornione dell’esterno offensivo di Gasperini. Per ampie fasi di gioco non si nota poi regala acuti imprescindibili per la manovra del Genoa. Cresce nella ripresa.
Pochi rifornimenti. Lotta ad armi pari con Koulibaly ma non riesce ad essere incisivo. Occasione mal sfruttata nel finale.
Motorino instancabile. Corre per tutto il campo, regala dinamismo e si inserisce con facilità tra le maglie della difesa partenopea.
Ottima preparazione tattica. Neutralizza il gioco di Sarri anche se, in questo modo, il Genoa pensa più a pressare che non ad attaccare. Pareggio più che meritato.
Napoli
Giornata di ordinaria amministrazione. Non deve effettuare grandi parate ma quando il Genoa spunta dalle sue parti si fa sempre trovare pronto. Rischia nel finale su Pavoletti.
Patisce l’imprevedibilità di Perotti. Gli attacchi del Genoa arrivano tutti dalla sua zona di competenza.
Discreta prestazione dello spagnolo che non concede niente agli avversari. Il migliore della difesa del Napoli.
Ok sui palloni alti, così così quando ha la sfera tra i piedi. Soffre la rapidità dei genoani.
Come Hysaj non riesce a spingere sulla propria fascia di competenza. Schiacciato nella propria metà campo.
Tanta corsa ma poca sostanza. Il centrocampista soffre il pressing avversario e non riesce ad inserirsi come sa fare (dall’80’DAVID LOPEZ – SV).
Grande delusione di giornata. Ingabbiato dal centrocampo genoano, non riesce ad impostare la manovra. Conseguenza: il Napoli non può contare su una manovra ordinata e deve affidarsi all’estro dei singoli.
Fallisce il gol del possibile vantaggio. Per il resto viene neutralizzato da Rincon.
Ha due grande occasioni ma le cestina entrambe: nel primo tempo si vede parare il tiro da Perin, nella ripresa strozza troppo il diagonale (dal 66’GABBIADINI 5,5 – Impatto poco convincente dell’ex Samp. Vicino al gol partita nel finale su punizione ma non basta per incidere).
Pipita abulico. Primo tempo vivace e dinamico, ripresa quasi anonima. Inutile dire che uno come lui può e deve dare di più.
Finché è in campo è uno dei migliori del match. Quando accelera manda in tilt la difesa avversaria e confeziona assist al bacio per i compagni. Esce per un problema fisico (dal 56′ INSIGNE 6,5 – Entra subito in partita. Regala ad Hamisk un assist al bacio e va vicino per due volte al gol personale).
Frenato dopo un filotto convincente di partite. Gasperini mette la museruola al suo Napoli.
(Federico Giuliani – Twitter: @Fede0fede)