Il match di Serie A tra Carpi ed Hellas Verona è terminato sul punteggio di 0-0. La partita, disputata tra le due squadre che occupano l’ultima posizione in classifica, ha confermato le difficoltà delle due formazioni che hanno cercato innanzittutto di non perdere questo scontro diretto che non accontenta nessuno visto che il Bologna, vincendo contro l’Atalanta, ha aumentato la distanza. Partita molto intensa dal punto di vista agonistico tra due squadre che non si sono risparmiate ma che hanno anche evidenziato molte lacune nella fase offensiva.
Il primo tempo è stato per lo più controllato dagli ospiti che hanno mantenuto il possesso palla e sono andati vicini alla rete con Gomez e soprattutto con Pazzini, il cui colpo di testa è terminato a lato di poco. Nella seconda frazione di gioco invece sono stati i padroni i casa ad iniziare meglio, rendendosi pericolosi con Matos e con Lasagna in due occasioni in cui il portiere Rafael si è fatto trovare pronto. Nel finale il Verona ha ripreso il controllo delle operazioni ma non è mai riuscito a rendersi pericoloso negli ultimi venti metri.
I padroni di casa, privi di bomber Borriello, nel primo tempo non sono mai riusciti a sfruttare la velocità dei propri attaccanti, mentre nella seconda frazione sono andati vicini al vantaggio con Lasagna in due occasioni senza mai rischiare. Un punto che interrompe la striscia di tre sconfitte consecutive ma che non accontenta del tutto la squadra emiliana.
Sono stati gli stessi tifosi, giunti numerosi allo stadio Braglia, a chiedere qualcosa di più a propri giocatori. La squadra di Mandorlini non ha giocato un brutto primo tempo, ma è calato notevolmente nella seconda metà di gara. Nonostante il possesso palla i pericoli creati sono stati pochi a conferma delle difficoltà della squadra di Mandorlini di trovare il gol.
Direzione sicura e priva di sbavature per l’arbitro che ha ammonito quando era giusto farlo, soprattutto nelle fasi iniziali, e non ha commesso alcun errore.
Non una gran partita quella a cui abbiamo assistito nei primi quarantacinque minuti allo stadio Braglia. Le due squadre che occupano l’ultima posizione in classifica, confermano le difficoltà soprattutto nel trovare la via della rete. Poche occasioni ed emozioni finora. I padroni di casa aspettano nella propria metà campo, cercando di ripartire in velocità ma non sono mai riusciti a mettere in azione i tre veloci attaccanti.
Benussi (voto 6), dopo un incertezza in uscita, ha dato sicurezza al reparto parando il tiro di Gomez. La difesa composta da Spolli (voto 6), che si occupa di Pazzini, in coppia con Romagnoli (voto 5,5) già ammonito ha rischiato anche il secondo giallo per un fallo sul centravanti scaligero, sono affiancati ai lati da Zaccardo (voto 6) e Gabriel Silva (voto 6,5) che ha anche provato ad affacciarsi nella metà campo avversaria. A metà campo Marrone (voto 5,5) dovrebbe organizzare il gioco, ma finora si è fatto solo notare per il cartellino giallo subito ed un altro fallo ai danni di Hallfredsson che stava per costargli l’espulsione. Bianco (voto 5,5) non si è quasi mai fatto notare, mentre Lazzari (voto 6) ha tentato qualche giocata in più rispetto ai suoi compagni di reparto. Di Gaudio (voto 6,5) è stato finora l’uomo più pericoloso dei suoi, mentre Lasagna (voto 5,5) e soprattutto Matos (voto 5) stanno deludendo le aspettative del proprio allenatore, dato che non sono mai riusciti a rendersi pericolosi.
Negli ospiti Rafael (voto 6) non è quasi mai stato impegnato, così come Marquez (voto 6) e Moras (voto 6,5) non hanno sofferto più di tanto le avanzate dei padroni di casa. Pisano (voto 5) invece ha faticato a contenere la catena mancina dei padroni di casa, mentre Souprayen (voto 6) non ha sofferto la presenza di Matos ed ha anche tentato qualche sortita in avanti. Greco (voto 5,5) non è ancora riuscito a prendere in mano le redini del gioco, mentre Ionita (voto 6) ha cercato di farsi vedere in avanti con molti inserimenti. Hallfredsson (voto 6,5) è stato sicuramente il migliore dei suoi, ha dato qualità alla manovra ed ha trovato un cross pregevole per Pazzini (voto 6) che ha messo fuori ma che ha lottato da solo contro i due centrali emiliani. Gomez (voto 5,5) aveva iniziato bene ma poi non è più riuscito a trovare la posizione giusta per colpire la retroguardia avversaria, così come Sala (voto 5,5) che non è ancora riuscito a mettersi in mostra.
Non una grande partita per i padroni che cercano di contenere le avanzate degli avversari ma che non riescono mai a ripartire in velocità come avrebbe voluto Sannino. E’ l’unico che prova a creare qualcosa nella metà campo avversaria, due belle discese con altrettanti cross non sfruttati dai compagni sono il segnale di una buona condizione fisica. E’ il giocatore che dovrebbe accendere l’attacco biancorosso ed invece non si è mai fatto vedere se non in occasione di un buon cross di Gabriel Silva.
Certamente una partita non esaltante per gli uomini di Mandorlini che però non ha mai rischiato e che stanno cercando il gol soprattutto con i cross per Pazzini che è andato vicino alla rete nel finale di primo tempo. Nonostante non sia al meglio della condizione, dato che ha recuperato in extremis, è il giocatore di maggior qualità della squadra di Mandorlini e lo dimostra con diverse giocate pregevoli come il cross per Pazzini che ha messo a lato di poco. Soffre la spinta di Gabriel Silva e le iniziative di Di Gaudio che provano a metterlo in difficoltà. Perde subito una palla pericolosa e si fa anche ammonire nel finale di tempo per un fallo sull’attaccante carpigiano. (Marco Guido)
Carpi
Quasi mai impegnato, sbaglia un uscita ad inizio partita ma poi cresce, parando con sicurezza il tiro di Gomez e uscendo con autorità sui tanti cross tentati dagli avversari.
Il capitano biancorosso viene schierato da Sannino nella sua posizione d’origine, largo a destra, dove non commette alcun errore ed aiuta con la sua esperienza i suoi compagni di reparto. Finalmente lo abbiamo rivisto nell’area avversaria a cercare il gol dopo molte partite in cui l’allenatore aveva preferito bloccarlo dietro.
Il difensore argentino ha dovuto occuparsi di Pazzini ed è stato un duello molto fisico in cui non ha certamente demeritato. Ha guidato la retroguardia con sicurezza fino a quando un infortunio al ginocchio lo ha costretto ad uscire dal campo.
Il centrale emiliano ha sofferto nel primo tempo la fisicità e l’esperienza di Pazzini che lo ha costretto al cartellino giallo e a rischiare, in un intervento in scivolata, anche il rosso. Nella ripresa, grazie alla crescita della squadra biancorossa, ha potuto controllare con meno patemi.
Il laterale brasiliano è stato uno dei più positivi sia nel primo tempo, durante il quale ha effettuato due buoni cross non sfruttati dai compagni, ma anche nella seconda frazione ha dimostrato l’ottima condizione fisica con una cavalcata di 30 metri bloccata da Gomez con un fallo da dietro.
Il geometra della manovra biancorossa non è mai riuscito a prendere in mano le redini della partita e si è fatto più apprezzare in fase di interdizione, durante la quale ha però rischiato il doppio cartellino giallo nel corso del primo tempo. Da applausi la veronica nel finale di gara con la quale è uscito a testa alta dalla difesa.
Il centrocampista biancorosso si è concentrato sulla fase difensiva, cercando di contenere Hallfreddson con risultati non sempre soddisfacenti. Non si è quasi mai fatto notare invece in fase di impostazione.
Il numero dieci emiliano è la mossa a sorpresa di Sannino, lui prova a mettere la sua qualità a disposizione della squadra ma questa non è stata certamente la partita adatta alle sue caratteristiche anche se l’impegno non è certamente mancato.
Buon primo tempo del veloce attaccante biancorosso che si è reso pericoloso in almeno due occasioni. Nella ripresa è visibilmente calato ed infatti non è mai riuscito a mettere in difficoltà la retroguardia gialloblù.
Dopo una prima metà di gara alquanto deludente, il centravanti carpigiano è andato vicino al gol in due occasioni in avvio di ripresa. In entrambe è stato bravo Rafael ma forse avrebbe potuto far di più con i suoi tiri che erano potenti ma anche centrali.
Il brasiliano nella prima frazione di gara è stato troppo largo e lo si è notato solamente quando ha “ciccato” un tiro al volo, mentre nei secondi quarantacinque minuti ha accentrato la sua posizione andando vicino al vantaggio con un tiro potente. Mister Sannino si aspettava però qualcosa di più.
Il croato sostituisce l’infortunato Spolli senza soffrire più di tanto la spinta finale degli avversari. La stanchezza di Pazzini ha sicuramente agevolato il suo compito.
Il polacco è un attaccante completamente diverso da Lasagna. La velocità non è tra le sue armi ed i suoi compagni non riescono a cambiare, cercandolo sempre con lanci lunghi sui quali lui non riesce mai ad arrivare.
Pochi minuti al posto di esausto Lazzari nei quali riesce a prendere un rimprovero dal suo allenatore per la posizione errata in campo.
All.SANNINO 5,5: L’allenatore, che ha subito due brutte sconfitte nei minuti di recupero in due scontri diretti, è ancora rischio esonero e la gara di oggi non allonterà di certo le voci che danno la sua panchina in bilico. La squadra, dopo un opaco primo tempo, ha provato a reagire nella seconda frazione ma la salvezza sembra sempre più lontana.
Hellas Verona
Il portiere brasiliano è tornato titolare, dopo la panchina di Mercoledì contro la Fiorentina, e lo fa con gran sicurezza con la quale respinge i tentativi di Lasagna nel secondo tempo.
Il laterale destro ha sofferto moltissimo le iniziative del duo Silva-Di Gaudio nel corso del primo tempo. Nella ripresa è riuscito ad arginare uno stanco Di Gaudio, senza proporsi mai nella metà campo avversaria.
Il greco ha diretto egregiamente la retroguardia scaligera, sopperendo anche le mancanze dei suoi compagni di reparto Marquez ed Helander che non erano certamente nella loro giornata migliore. Puntuale e preciso nei colpi di testa nelle tante mischie di oggi.
L’errato rinvio che ha lanciato difatto Lasagna davanti a Rafael poteva costare carissimo alla sua squadra. Soffre la velocità degli attaccanti avversari ed esce per un infortunio proprio in quell’occasione.
Dal laterale francese ci si aspetta di certamente di più. Riesce a conquistare il fondo solamente in una occasione nel corso del primo tempo, mentre per il resto della gara si limita a tenere la posizione senza mai avanzare più di tanto.
Dovrebbe dare ordine e geometria alla manovra ed invece non riesce mai a prendere in mano il gioco che viene gestito dal suo compango Hallfredsson. Mandorlini sta aspettando con ansia il rientro di Viviani.
Nonostante il recupero in extremis, riesce a mettere in campo la solita generosità e qualità. Centrocampista a tutto campo col piede delicato che crea l’occasione più pericolosa del primo tempo con uno stupendo cross per Pazzzini. E’ fondamentale recuperarlo al 100% per sperare nella salvezza.
Molta confusione per il moldavo a cui non manca certamente la volontà e l’impegno ma che non riesce a trovare la posizione giusta. Tenta più volte l’inserimento in avanti senza troppi risultati.
Uno dei leader storici di questa squadra, prova a trascinare i compagni soprattutto in avvio di partita, quando va vicino al gol con un tiro parato da Benussi. Cala alla distanza soffrendo la crescita degli avversari nella seconda frazione di gioco.
Lotta da solo contro i due centrali emiliani e per poco non segna con la specialità della casa, il colpo di testa su un cross di Hallfredsson. Crolla fisicamente nella ripresa pur cercando di rendersi pericoloso nel centro dell’area avversaria.
Partita disordinata per il centrocampista che nella passata stagione era stato anche vicino alla nazionale. Il continuo cambio di posizione a cui lo costringe Mandorlini non lo sta certamente aiutando. Non riesce mai ad incidere e viene sostituito nel finale per far posto a Siligardi.
Entra al posto dell’infortunato Marquez proprio quando gli avversari hanno iniziato a calare il ritmo. Lasagna in particolar modo avrebbe potuto metterlo in difficoltà con la sua velocità, ma la stanchezza glielo ha impedito.
Si è scaldato molto durante l’intervallo ma viene lanciato da Mandorlini negli ultimi quindici minuti di gara. Si fa notare solo per i calci piazzati e per un fuorigioco.
Entra a giochi ormai fatti al posto dello stanchissimo Ionita.
All.MANDORLINI 6: La squadra spettacolare che avevamo ammirato negli anni scorsi è ancora lontana ma bisogna ammettere che le attenuanti ci sono. L’assenza prolungata di bomber Toni, gli infortuni di Viviani e Romulo e le non perfette condizioni di giocatori fondamentali come Hallfredsson e Pazzini forse giustificano l’ultima posizione in classifica.
(Marco Guido)