Il sogno di una medaglia ai Giochi Olimpici di Rio 2016, per la ginnasta Vanessa Ferrari è sfumato sotto l’ombra del quarto posto. Una “medaglia di legno” che fa soffrire, anche alla luce di quanto accaduto a Londra 2012 e alla vigilia del ritiro annunciato in qualità di atleta. Nella finale corpo libero femminile di ieri, dunque, l’italiana Ferrari ha versato lacrime amare, sebbene fosse consapevole di quel passetto di troppo compiuto nell’ultima diagonale della sua carriera. Un errore che l’ha fatta scendere giù dal podio, ad un soffio dalla medaglia d’argento. Un destino beffardo, quello degli ultimi quattro anni per Vanessa Ferrari, alle spalle dell’irraggiungibile Simone Biles, oro con il punteggio di 15.966, Alexandra Raisman (15.500) e Amy Tinkler (14.933) nella finale di ieri a Rio. Eppure, come sottolinea La Stampa nella versione online, all’indomani della grande delusione, quel sogno di riuscire ad acciuffare una medaglia, seppur di bronzo, nei Giochi Olimpici, la Ferrari continuerà ad averlo impresso sulla pelle, come quei cinque cerchi tatuati sulla nuca.
E’ stato un quarto posto amaro, quello di Vanessa Ferrari, la ginnasta lombarda giù dal podio nella finale di corpo libero femminile di ieri sera nell’ambito delle Olimpiadi di Rio 2016. Un quarto posto che rimanda al passato, esattamente a Londra di quattro anni fa. La delusione per l’azzurra è stata immensa, sebbene sui social abbia raccolto nelle ultime ore numerosi messaggi di solidarietà e sostegno. “Lesercizio è andato bene, ho dato tutto quello che potevo dare”, ha commentato all’Ansa, senza risparmiare qualche autocritica. “Sicuramente è mancato qualcosa nellultima diagonale, non sono stata precisa”, ha proseguito la Ferrari, riconoscendo qualche pecca che le è costata cara, fino al quarto posto che ha fatto riproporre nella mente della ginnasta simbolo azzurro quanto accaduto a Londra 2012 quando anche in quell’occasione si è trattato di vedersi sfuggire dalle mani, per un soffio, l’importante medaglia olimpica. Nonostante la delusione, tuttavia, Vanessa Ferrari è stata onesta nel non contestare nulla alla giuria e nell’accettare, suo malgrado, un quarto posto che oggi, a poche ore dalla grande delusione, continua ancora a fare male.
Riceve il rigraziamento dei fans su Twitter Vanessa Ferrari, l’atleta simbolo della ginnastica artistica italiana nel mondo. Alle Olimpiadi di Rio 2016, nella finale del corpo libero di ieri sera è arrivata al quarto posto e non è riuscita quindi a vincere alcuna medaglia. Ma gli italiani su Twitter le hanno voluto comunque inviare il loro ‘grazie’. Ecco alcuni tweet, indirizzati a Vanessa Ferrari, che si possono leggere sul social network: “Respect for you! Una grande atleta italiana! Grazie a #vanessaferrari #GymnastiqueArtistique #Rio2016 #italiateam”, “Dispiace per #vanessaferrari. è solo una medaglia però, il valore che da anni trasmetti alla nazionale rimarrà nella storia della ginnastica”, “Peccato per #vanessaferrari che conclude senza una meritata medaglia la sua grande carriera #Rio2016 @fulviogiuliani @rtl1025 #nonstopnews”, “Un grazie enorme a #vanessaferrari, da @rtl1025! La più grande ginnasta italiana di sempre! #Rio2016 #nonstopnews”, “sei #Bella e #Pulita come solo una #Grande #Campionessa sa esserlo! #Grazie #vanessaferrari sei il nostro #Orgoglio”.
Vanessa Ferrari, uno degli emblemi della ginnastica artistica italiana nel mondo, ieri sera nella finale del corpo libero alle Olimpiadi di Rio 2016 è scivolata di nuovo al quarto posto, ad un passo dal podio che sembra per lei maledetto fin dai giochi di Londra 2012. Per la Ferrari, classe 1990 sembra essersi chiusa qui per sempre la sua avventura olimpica: dopo tantissimi successi è mancata proprio l’ultima soddisfazione del titolo olimpico. Su di lei, alla vigilia della finalissima di ieri notte aveva espresso parole di elogio anche Nadia Comanenci, l’atleta che ha fatto la storia della ginnastica artistica femminile ottenendo il primo 10 perfetto durante le Olimpiadi di Montreal nel 1976. Sull’atleta azzurra la Comanenci aveva infatti detto che: “Vanessa Ferrari è stata brava, dieci anni dopo il suo titolo mondiale nellindividuale ad arrivare in finale nel corpo libero”. Purtroppo le parole della Divina della ginnastica non sono bastate per far vincere la tanto sospirata medaglia alla nostra Vanessa Ferrari, che ora dove decidere cosa fare del proprio futuro.
La mancata vittoria nella specialità del corpo libero femminile della nostra ginnasta azzurra Vanessa Ferrari nella finalissima delle Olimpiadi di Rio 2016 che si è svolta nella tarda serata di ieri chiaramente lascia l’amaro in bocca a tutti gli appassionati di questo sporto. Una vera sfortuna, una maledizione olimpica che si è stesa sulla nostra Ferrari già da Londra 2012, dove anche il quel frangente era finita ad un passo dal podio. Alle parole amareggiate della stessa atleta chiaramente hanno fatto coro quelle del coach della stessa Vanessa Ferrari, Casella, il quale dopo la gara aveva affermato: “Credo sia stata la sua ultima gara e fa male perdere una medaglia all’ultimo salto dell’ultima gara. La ginnastica italiana dovrà cominciare a fare a meno di Vanessa. Pechino doveva essere la sua Olimpiade ma è stata condizionata dagli infortuni, ma è stata protagonista otto anni dopo in una finale di altissimo livello”.
Che delusione! Vanessa Ferrari non sa nasconderla alle telecamere al termine del suo esercizio nella finale della ginnastica artistica individuale di ieri sera, che si è conclusa con la nostra azzurra ancora una volta con la medaglia di legno a un passo dall’ambito podio olimpico di Rio 2016. Parole amare quelle espresse dalla ginnasta Vanessa Ferrari, che ormai a 25 anni dubita di poter nuovamente essere presente al prossimo impegno olimpico di Tokyo 2020: “non so che dire, nello sport si vince e si perde a Londra mi rubarono la medaglia, qui non sono stata impeccabile nell’ultimo salto ma non so se bastasse a farmi arrivare ancora quarta. Sono molto delusa. Vorrei essere ricordata come un’atleta che ha sempre dato il massimo, che ha convissuto con infortuni gravi, senza i quali avrei ottenuto risultati migliori, che ha anche gareggiato su una gamba sola. Ho preparato l’Olimpiade senza poter saltare, eppure sono ancora tra le migliori”.
Non è stata una giornata di successo quella che potrebbe aver chiuso la carriera di Vanessa Ferrari che ha conquistato il quarto posto nella ginnastica artistica alle Olimpiadi di Rio 2016. E’ il secondo quarto posto di fila dopo quello ottenuto a Londra 2012 quattro anni fa, ma ha un peso specifico diverso perchè arriva nell’ultima avventura importante della carriera di Vanessa Ferrari come atleta. La ragazza, appena venticinquenne, ha deciso infatti di ritirarsi anche se la notizia non è ben chiara. Lo raccontano anche le parole riportate dal sito di Sky Sport nelle quali una Vanessa Ferrari ancora a caldo sottolinea: “Non ho ancora deciso cosa fare. Ho qualche ora di volo da fare per tornare a casa e poi starò qualche giorno a riposo e deciderò”. E’ un’atleta distrutta e con la voce rotta dalla commozione che non riesce a frenarsi visto l’evolversi della situazione e di quei 167 millesimi che l’hanno divisa dalla britannica Tinkler arrivata sopra di lei e pronta a conquistare il bronzo. L’oro è andato a Simone Biles al suo quarto primo posto a Rio 2016, mentre seconda con l’argento è arrivata l’americana Raisman. Vanessa Ferrari ha comunque emozionato il pubblico italiano che sui social si è scatenato in complimenti nei suoi confronti, ringraziandola per la prova di coraggio dimostrata ancora una volta. Il futuro non è ancora annunciato anche se i presupposti per il ritiro ci sono tutti, ora aspettiamo per capire cosa accadrà davvero.
E’ stata una gara piena di emozioni per Vanessa Ferrari quella nella finale corpo libero femminile di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Rio 2016. L’atleta infatti aveva già annunciato il suo ritiro dopo la fine della manifestazione olimpica e dopo una carriera piena di successi. Alla fine però non ha potuto trattenere le lacrime, abbracciata al suo coach, sia per l’emozione ma soprattutto per il rammarico di non aver centrato il podio davvero per pochissimo. E’ infatti arrivata quarta, proprio alle spalle del bronzo che era alla sua portata e che forse avrebbe meritato e non solo come premio alla sua carriera. Il pubblico sui social è esploso in un abbraccio virtuale nei suoi confronti anche perchè è per lei il secondo quarto posto di fila alle Olimpiadi dopo quello che aveva centrato anche a Londra 2012. Purtroppo stavolta per lei non ci sarà rivincita.
Vanessa Ferrari è nel corpo libero individuale alle Olimpiadi Rio 2016. Medaglia doro per Simone Biles (15.966) e doppietta Stati Uniti con Alexandra Raysman che ottiene 15.500 abdicando dal gradino più alto del podio. Il bronzo è di Amy Tinkler: 14.933 contro il 14.766 di Vanessa che per la seconda Olimpiade consecutiva deve rinunciare al sogno di portare a casa una medaglia. Risultato che ci sta: qualche imperfezione (un paio) negli arrivi dai salti e il gioco è stato fatto. Resta la grande amarezza, ben rappresentata dalle lacrime della nostra ginnasta che ha dato tutto ma non è riuscita a salire sul podio. Erika Fasana è soddisfatta del suo sesto posto (14.533) con il quale va molto vicino al quinto posto di Wang Yan (14.666); chiudono la classifica Mai Murakami (14.533, ex aequo con Erika) e Giulia Steingruber (11.800) che appoggia le mani a terra dopo la prima diagonale e deve subito rinunciare al piazzamento.
E arrivato il momento della finale del corpo libero femminile alle Olimpiadi Rio 2016: Vanessa Ferrari ed Erika Fasana a caccia di una medaglia. La rotazione viene inaugurata dalla giapponese Mai Murakami; poi Wang Yan (Cina) e la nostra Erika, quindi Amy Tinkler (Gran Bretagna), la già famosissima Simone Biles (tre ori e un bronzo qui a Rio), Giulia Steingruber (bronzo nel volteggio), Alexandra Raisman (oro olimpico in carica) e Vanessa Ferrari a chiudere. Due le avversarie dobbligo: Biles e Raisman sono una spanna sopra le altre. Vanessa è decisa a riscattare la delusione londinese di quattro anni fa; non ci resta che affidarci alla pedana della Rio Olympic Arena per stare a vedere se la bresciana ed Erika Fasana onoreranno al massimo la gara, podio o non podio. Limportante è essere concentrate al 100%; la competizione dura poco e la finale si giocherà sui dettagli. Siamo pronti a viverla insieme.
Vanessa Ferrari è pronta a vivere la finale del corpo libero femminile alle Olimpiadi Rio 2016 con il sogno di prendersi una medaglia. LOlimpiade della bresciana fino a questo momento non è stata brillantissima: nel concorso a squadre lItalia non si è qualificata per la finale mentre nella finale dellall around la Ferrari ha chiuso in sedicesima posizione, senza mai brillare ed eseguendo un modesto esercizio al corpo libero. Per la Ferrari però quelle erano semplicemente prove generali: per sua stessa ammissione la Ferrari ha trattato la finale del concorso individuale come un test per nervi e condizione fisica in vista del bersaglio grosso. Che adesso è arrivato: la medaglia riscatterebbe la grandissima delusione di Londra 2012. Non sarà facile, lo abbiamo detto più di una volta: le avversarie ci sono e il bronzo conquistato da Simone Biles nella trave ci ha dimostrato che il nome a volte può contare. Anche Vanessa Ferrari però è ginnasta importante nel panorama della ginnastica artistica internazionale; ora vedremo se la bresciana porterà lItalia in paradiso, ovvero sul podio olimpico dove a livello individuale non è mai arrivata.
Finale corpo libero femminile alle Olimpiadi Rio 2016: le due italiane in gara, Vanessa Ferrari e Erika Fasana, sanno bene che le speranze di medaglia passano soprattutto dal fare meglio delle cosiddette outsider. Al corpo libero infatti ci sono due atlete che non hanno rivali e che, salvo clamorose sorprese (che possono sempre accadere) occuperanno i primi due gradini del podio: Alexandra Raisman è la campionessa olimpica in carica, Simone Biles il nuovo fenomeno della ginnastica artistica mondiale che è già stata capace di pareggiare i tre ori che Nadia Comaneci vinse a Montréal 1976. Se gli Stati Uniti occuperanno i primi due posti, con chi dovranno rivaleggiare le italiane? Soprattutto con Giulia Steingruber: la ventiduenne svizzera, già medaglia di bronzo al volteggio pochi giorni fa, ha vinto loro in Coppa del Mondo nel 2014 e 2015, loro ai Giochi Europei di Baku 2015 e loro agli Europei di questa stagione (a Berna). In più ha un bronzo in Coppa del Mondo e due agli Europei, oltre ad aver vinto due volte i nazionali. Insomma: sembra essere lei la principale rivale di Vanessa Ferrari per una medaglia di bronzo.
La finale del corpo libero femminile alle Olimpiadi Rio 2016 sta per cominciare. La nostra Vanessa Ferrari, affiancata da Erika Fasana, va a caccia di una medaglia: risultato che sarebbe storico per lItalia, perchè nel panorama della ginnastica artistica individuale non è mai riuscita a salire sul podio (lo aveva fatto ad Amsterdam 1928 nel primo concorso a squadre olimpico, argento alle spalle dellOlanda e davanti alla Gran Bretagna). La storia del corpo libero femminile alle Olimpiadi parte a Helsinki 1952: Agnes Keleti aveva già 31 anni quando vinse la medaglia doro per la Repubblica Popolare dUngheria, uno dei suoi cinque ori a cinque cerchi (10 medaglie totali). Laltro lo vinse a Melbourne 1956, ex aequo con la sovietica Larisa Latynina: la quale avrebbe dominato fino a Tokyo 1964 e, con 18 medaglie olimpiche, sarebbe rimasta la maggior medagliata ai Giochi fino allavvento di Michael Phelps. Dopo di lei ci sono stati altri due ex aequo: a Città del Messico 1968 Vera Caslavska (Cecoslovacchia) e Larissa Petrik (Unione Sovietica), a Mosca 1980 Nadia Comaneci (Romania) e Nelli Kim (Unione Sovietica), le due grandi rivali che avrebbero chiuso lOlimpiade canadese con tre ori a testa. Al corpo libero meglio la Kim, che era già stata oro appunto a Montréal (con la Comaneci di bronzo); poi un dominio della Romania con gli ori consecutivi di Ecaterina Szabo, Daniela Silivas e Lavinia Milosovic tra il 1984 e il 1992; doppietta 2004-2008 con Catalina Ponor e Sandra Izbasa, in mezzo gli ori di Lilija Podkopajeva (Ucraina) e Elena Zamolodcikova (Russia). A spezzare il domino dellEuropa dellEst, a Londra 2012 è arrivato il primo oro extraeuropeo di sempre nel corpo libero individuale al femminile: quello di Alexandra Raisman, che ha preceduto Catalina Ponor (sul podio a 25 anni, ma con tante polemiche sul suo ingresso in finale) e Aliya Mustafina, e la nostra Vanessa Ferrari quarta e beffata.
Finale corpo libero femminile alle Olimpiadi Rio 2016: Vanessa Ferrari va a caccia di riscatto dopo la grandissima beffa di Londra 2012. Riavvolgiamo il nastro: 7 agosto 2012, finale del corpo libero. Vanessa entra in finale con il terzo punteggio di qualificazione, alle spalle di Alexandra Raisman e Sandra Izbasa. Nella finale centra 14.900: Raisman e Catalina Ponor sono irraggiungibili e si prendono oro e argento, ma il punteggio della bresciana è lo stesso di Aliya Mustafina. E qui entra in gioco il regolamento crudele: il coefficiente di difficoltà nellesercizio della russa è più basso ma conta lesecuzione, in cui la russa fa meglio di 3 decimi, e dunque la medaglia di bronzo è della Mustafina. Vanessa non ci sta: le telecamere la pescano in lacrime nel tunnel della North Greenwich Arena, inconsolabile anche da parte del fidanzato. Sono convinta di aver fatto un esercizio da 15, quando ho visto 14.900 ci sono rimasta male. Poi si scaglia contro la presenza di Catalina Ponor (argento) in finale: Non è piaciuta a nessuno la sua presenza: ha fatto un errore in qualificazione, non ci doveva essere. Un pensiero che in effetti avevano avuto tutti: purtroppo così è andata, e Vanessa Ferrari ha dovuto masticare amaro unaltra volta.
La finale del corpo libero femminile alle Olimpiadi Rio 2016 è in programma oggi, a partire dalle ore 21:47 italiane: una finale attesissima nel programma della ginnastica artistica, anche perchè vedrà ai nastri di partenza due rappresentanti della nostra nazionale. Una in particolare, ovvero quella Vanessa Ferrari che a Londra mancò in maniera ingiusta una medaglia di bronzo che sarebbe stata sua, se l’ex aequo al terzo posto non avesse premiato solo la sua avversaria, avanti nel concorso generale (non c’è doppia medaglia nella ginnastica, al contrario degli sport di lotta). Con la Ferrari, anche Erika Fasana proverà ad ottenere un piazzamento di prestigio in una gara che rappresenterà senz’alto uno dei momenti più emozionanti di queste Olimpiadi brasiliane.
Nell’all around, la specialità più completa della ginnastica artistica, si è già visto quello che potrà essere il filo conduttore della finale per l’oro al corpo libero. Ma anche i punteggi delle qualificazioni possono essere considerati molto indicativi per capire cosa aspettarsi: Simon Bailes ed Alexandra Raisman sono le uniche ad aver sfondato il muro dei quindici punti in qualificazione, 15.733 per la Biles e 15.275 per la Raisman. Sembra davvero difficile, salvo errori estemporanei clamorosi, che una di queste due atlete possa essere superata dalle avversarie.
Terza e con grandissime speranze per la gara è Vanessa Ferrari, con un 14.866 che le ha permesso di anticipare l’altra americana Laura Hernandez, che a sua volta punta a salire sul podio per permettere al team Usa di realizzare una tripletta che sarebbe leggendaria. Per la Ferrari sulla strada del suo sogno Olimpico rappresentano insidie molto concrete la svizzera Giulia Steingruber e la cinese Wang Yan, capaci di ottenere nelle qualificazioni un 14.666 che non è sembrato all’altezza delle potenzialità della Ferrari.
A partire dall’oro Mondiale ottenuto nel 2006, la carriera di Vanessa Ferrari è stata un crescendo di trionfi: tante medaglie d’oro ai campionati Europei, ma alle Olimpiadi è sempre mancato l’acuto nella sua grande specialità, il corpo libero. A Londra quattro anni fa sembrava davvero fatta, ma per meno di un centesimo di punto l’atleta azzurra è rimasta fuori dal podio. L’Italia spera anche in Erika Fasana, che ha chiuso con 14.333 le qualificazioni e potrebbe sicuramente piazzarsi tra le prime otto se riuscisse a dare il massimo in una gara che l’ha vista crescere enormemente.
Certo tutte le aspettative per questa gara saranno concentrare sulle americane e soprattutto su Simone Biles, che vuole mettere in archivio l’ennesimo oro di un’Olimpiade che l’ha consegnata senza dubbio al gotha dello sport Mondiale. Grazia e potenza hanno trovato un connubio ideale nella ragazza che, dopo aver vissuto un’infanzia difficile, grazie all’intuizione dei nonni si è dedicata anima e corpo alla ginnastica fino a raggiungere risultati che potrebbero portarla al fianco della leggenda Nadia Comaneci nella storia dei Giochi Olimpici.
La vittoria sembra non possa davvero sfuggire a Simone Biles, e a Rio ci sarà dunque il passaggio di consegne con il capitano del team Usa, Alexandra Raisman, che conquistò la medaglia d’oro nella specialità a Londra 2012. L’americana si impose davanti a due atlete che stanno gareggiando anche in Brasile, ma che non parteciperanno alla finale del corpo libero: stiamo parlando della romena Catalina Ponor e della russa Alija Mustafina, che beffò la nostra Vanessa Ferrari negandole quella medaglia olimpica che rappresenta l’unico traguardo ancora mancante alla sua straordinaria carriera.
A Pechino 2008 la romena Sandra Izba?a si inserì nel dominio americano nella specialità, prendendosi l’oro precedendo le atlete Usa Shawn Johnson e Nastia Liukin, che chiusero rispettivamente al secondo e al terzo posto. Ad Atene l’oro andò a Catalina Ponor, leggenda dello sport romeno e capace di piazzarsi davanti alla connazionale Nicoleta Daniela Sofronie, che prese l’argento davanti al bronzo della spagnola Patricia Moreno. A Sidney 2000 ci fu invece doppietta russa, con Elena Zamolodcikova medaglia d’oro, la sua connazionale Svetlana Chorkina medaglia d’argento e la romena Simona Amânar medaglia di bronzo.
Analizzando le quote dei bookmaker, anche la finale del corpo libero femminile di Ginnastica Artistica non si scosterà dal leit motiv che ha visto dominio americano a Rio praticamente in ogni disciplina. Simone Biles dovrebbe aggiungere l’ennesimo oro alla sua straordinaria performance Olimpica, quotata 1.10 davanti al suo capitano Alexandra Raisman, con le due che dovrebbero spartirsi dunque l’oro e l’argento così come avvenuto nell’all around. Alle loro spalle lotta apertissima per il bronzo, con Vanessa Ferrari che ovviamente spera, quotata 30.00 per la conquista dell’oro così come la cinese Yan Wang e la tedesca Steingruber, ma avanti nelle previsioni all’altra americana Tinkler, quotata 40.00. La vittoria di Erika Fasana viene proposta ad una quota di 75.00, così come quella della giapponese Murakami.
Martedì 16 agosto 2016 alle ore 19.51 italiane luci dei riflettori accese sulla finalissima del corpo libero femminile nel programma di ginnastica artistica. Diretta tv su Rai 2, Rai Sport 1 e Rai Sport 2. Per vedere invece tutta la gara senza interruzioni, minuto per minuto, basterà collegarsi su internet e seguire la gara in diretta streaming video sul sito rai.tv.