Posticipo con sorpresa a San Siro, l’Inter prima della classe si fa battere da una Lazio che non vinceva da ben sette gare, 1-2 il risultato finale al Meazza con i nerazzurri che mantengono il primo posto in classifica ma ora vede avvicinarsi Fiorentina, Napoli, Juventus e Roma. Partenza shock per i nerazzurri che subiscono già gol al 5′ con Candreva che sugli sviluppi di un calcio d’angolo trova l’angolino per battere Handanovic rimasto immobile e sorpreso dalla conclusione del numero 87 della Lazio. La formazione di Pioli è messa bene in gioco e disputa una prima frazione di gioco all’altezza, impedendo ai padroni di casa di costruire gioco e di alzare il baricentro. L’Inter si rende pericolosa solamente su calcio piazzato, con Telles e Jovetic che non trovano la porta. Biglia dirige la manovra per i biancocelesti, che poco prima dell’intervallo sfiorano il raddoppio con Felipe Anderson che, complice un rimpallo, serve Candreva che arriva stanco sul pallone e lo alza troppo, spedendolo sopra la traversa. Nella ripresa Mancini prova a rimescolare le carte con gli ingressi di Brozovic e Ljajic, che in un primo momento tolgono i punti di riferimento ai giocatori della Lazio che infatti attaccano con meno incisività, ed effettivamente al 61′ i padroni di casa si rimettono in carreggiata con il gol di Icardi che lascia sul posto Hoedt e Mauricio e fulmina Berisha per l’1-1. Tutto da rifare per la Lazio che adesso accusa anche un po’ di stanchezza per le energie spese nel primo tempo, l’undici di Mancini ci crede e mette il sale sulla coda dei biancocelesti che si difendono con difficoltà. Quando tutto porta a far presagire a un pari, arriva la svolta del match: al 87′ Felipe Melo colpisce Milinkovic-Savic dentro l’area di rigore, Mazzoleni concede il penalty. Dagli undici metri Candreva si fa prima ipnotizzare da Handanovic e poi non sbaglia il tap-in per l’1-2. Felipe Melo completa l’opera facendosi cacciar via per aver colpito duramente Biglia alla spalla e lascia l’Inter in 10, imitato subito dopo da Milinkovic-Savic che allontana via il pallone e prende il secondo giallo, ristabilendo immediatamente la parità numerica in campo. I sette e passa minuti di recupero non bastano all’Inter per riacciuffare almeno il pari, la Lazio esce dal campo con i tre punti in tasca e chiude il 2015 in bellezza archiviando il lungo periodo di crisi in campionato, ma soprattutto riaprendo il campionato.
La Sampdoria liquida il Palermo due a zero nel posticipo del Luigi Ferraris e si allontana dalla zona calda della classifica. Nella prima parte del match sono i siciliani a farsi preferire dal punto di vista del gioco ma è la Sampdoria a rendersi pericolosa con un tiro violento di Soriano che termina alto sopra la traversa. Il Palermo inizia a crescere e si fa vedere dalle parti di Viviano prima con Traijkovski poi con Gilardino. I ritmi del match calano leggermente, ne giova la Sampdoria che si fa vedere in avanti con un tiro cross di Cassano che dopo aver attraversato tutta l’area finisce sul fondo. Nel finale di frazione ancora liguri pericolosi, questa volta con una sassata di Fernando che Sorrentino leva dall’incrocio. Nella ripresa la Samp parte meglio e trova il vantaggio con una conclusione ravvicinata di Soriano, servito al bacio da Cassano. I siciliani perdono fiducia, la Sampdoria acquisisce sicurezza. E ad un quarto d’ora dalla fine Muriel pesca Ivan, bravissimo a superare Sorrentino con un pallonetto di estrema precisione. E’ il gol del due a zero che porta la squadra blucerchiata ad un successo che mancava da troppe giornate. Sorride Montella, piange Ballardini che vede la sua squadra scivolare in classifica.
Frosinone-Milan termina 2-4; torna a respirare Sinisa Mihajlovic, che al termine della partita della 17^ giornata di Serie A ringrazia personalmente tutto il suo staff per una vittoria che forse gli ha salvato la panchina. Gara spettacolare: sei gol, ben otto ammoniti (cinque per il Frosinone, tre per il Milan) e tante altre occasioni da rete al Matusa. Il Milan rimonta e vince per la prima volta in stagione, ma il Frosinone non demerita e la coppia Federico Dionisi-Daniel Ciofani raggiunge quota 9 in campionato (rispettivamente 5 e 4). I gol sono tutti assistiti: per il Frosinone sono Dionisi e Pavlovic (da calcio di punizione) a fornire i passaggi decisivi), nel Milan invece gli assist portano la firma di Honda, Bonaventura, Niang e Montolivo.
L’Udinese conquista la sua quarta vittoria in trasferta e lo fa sul campo del Torino per 0-1 grazie al gol di Perica al quarantunesimo. Grazie a questa vittoria Colantuono porta la sua squadra in dodicesima posizione superando Lazio (gioca stasera contro l’Inter), Bologna e Palermo, portandosi, così, a ventuno punti. Ventura che conclude il 2015 con due sconfitte pesanti e con una vittoria che manca dal 28 Novembre. Manca qualcosa a quel grande Torino di inizio stagione che gioca un primo tempo orribile sulla difensiva e butta via tantissimi palloni nella ripresa. Ventura che schiera il solito 3-5-2 lasciando però in panchina Glik, al suo posto Jansson. Formazione a specchio per Colantuono che doveva però fare a meno di Thereau e Aguirre infortunati. Davanti quindi di Natale e Perica autori di una grande partita. La partita si accende al settimo e al decimo con due mezze occasioni per gli ospiti con Badu, il cui tiro viene smorzato da Jansson, e con Perica che si libera dal limite ma calcia debolmente. Ad un quarto d’ora dall’inizio Di Natale prova un gran tiro dalla distanza ma il suo tentativo viene ben parato da Padelli, Perica poi sbaglia il tap-in. I padroni di casa provano a farsi vedere al diciannovesimo con Quagliarella che calcia di prima intenzione una palla che usciva dall’area dell’Udinese; conclusione di poco alta. Quando siamo quasi giunti alla mezz’ora di gioco Belotti riceve una buona sponda di Benassi e calcia sul primo palo; Karnezis in buona posizione mette in angolo. A quattro minuti dalla fine del primo tempo gli ospiti con una grande ripartenza vanno in vantaggio grazie a Perica che vince un rimpallo e finalizza sul secondo palo. Dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa Edenilson si trova da solo contro Padelli, ma il portiere piemontese col piede respinge. Udinese ancora pericolosa quattro minuti dopo con Perica che conclude molto bene da fuori area ma il suo tentativo finisce sul fondo alla destra del palo. Anche Lodi ci prova da fuori pochi minuti più tardi, fuori di poco. Al sessantaquattresimo cambiano gli equilibri del match: Wague, già ammonito al cinquantatreesimo, viene espulso per una trattenuta su Quagliarella. Uomo in meno che viene ben gestito dagli ospiti che non concedono nulla ai padroni di casa. A pochi minuti dalla fine Lodi traccia una traiettoria perfetta per Widmer che da due passi al volo mette alto. Vittoria importante per i friulani. (Francesco Gallo)
Due gol per dimenticare un mese e mezzo di buio, pieno di mostri e di preoccupazioni angoscianti, nei quali la Roma è passata da un derby vinto ed una classifica di altissimo profilo alla prova finale per evitare la cacciata del tecnico. Il 2-0 sul Genoa, che sprofonda nei suoi guai vicinissima alla zona retrocessione, è targato Florenzi e Umar Sadiq: il primo, al termine della prima frazione, fa svoltare un pomeriggio complicato, segnando al volo e correndo ad abbracciare Garcia con tutta la squadra; il secondo, al termine del match, mette a referto il primo gol tra i professionisti, da bomber della Primavera a risolutore dei problemi dei “grandi”. Tre punti per scacciare una crisi che aveva debilitato quasi totalmente i giallorossi, tanto da renderli attaccabili da un Genoa altrettanto in difficoltà e incapace di sfruttare un primo tempo pessimo dei padroni di casa: in assenza di zampate – che potevano far precipitare la situazione – in zona Szczesny, ecco arrivare dunque quella in zona Perin. Inserimento di Florenzi, destro volante, vantaggio Roma. Nonostante la contestazione del pochissimo pubblico presente, la ripresa scorre poi abbastanza fluida, fino all’espulsione deleteria di Dzeko: parolacce ad arbitro e assistenti, rosso meritato, pur dopo un contatto con Munoz che poteva far pensare al rigore. A chiudere un match da dimenticare per il bosniaco. Ci pensa però l’attaccante di riserva, Sadiq, a far calare il sipario natalizio sul 2015 con la bella favola del ragazzo arrivato dall’Africa, passando per La Spezia: per tornare a scrivere da protagonisti, nel 2016, servirà però un cambio di penna. Con una semplice bic è difficile metter giù un poema.
Hellas Verona e Sassuolo hanno concluso sul risultato di 1-1. Sergio Floccari aveva portato in vantaggio gli emiliani al 34′ minuto, con un gran colpo di testa sul cross dalla fascia destra di Vrsaljko. Al 39′ però Luca Toni ha riportato la situazione in parità sfruttando l’assist da destra del polacco Wszolek. Quarto gol in questo campionato per Floccari e terzo di Toni. In classifica l’Hellas Verona si porta a 8 punti e rimane ultimo, il Sassuolo invece appaia l’Empoli a quota 27.
Al Franchi di Firenze la Fiorentina vince per 2 a 0 sul Chievo nella diciassettesima giornata del campionato di Serie A 2015-2016 e rimane seconda in classifica insieme al Napoli. Decisive nel primo tempo le reti di Kalinic al 20′, bravo a far passare il pallone tra le gambe di Bizzarri su assist di Bernardeschi, e di Ilicic al 32′, grazie alla deviazione fondamentale di Gamberini. Poco altro da segnalare; soltanto tre gli ammoniti e tutti nel secondo tempo, poco lavoro per l’arbitro anche perchè nella ripresa, a risultato sostanzialmente acquisito, i ritmi sono notevolmente calati.
Il Napoli di Maurizio Sarri super per 3-1 l’Atalanta di Edoardo Reja e conferma il secondo posto in classifica. Dopo un primo tempo anonimo terminato 0-0 all’inizio della ripresa la squadra ospite passa in vantaggio con Marek Hamsik su calcio di rigore (fallo di mano di De Roon). Arriva subito il pareggio di Alejandro Gomez che rimette le cose a posto per la Dea sull’assist di Denis. Si sveglia poi Higuain che segna una doppietta: il primo gol di testa su calcio d’angolo battuto da Jorginho, il secondo su lancio di Hamsik e contropiede fulminante. Da segnalare un rigore sbagliato da Hamsik (fallo di Paletta, espulso, su Mertens) e l’espulsione di Jorginho, per doppia ammonizione, al 74′ minuto.
Carpi-Juventus termina con il risultato di 3-2 in favore degli ospiti. Il primo squillo del match è della Juventus con Dybala che lascia partire un sinitro dalla distanza senza però inquadrare la porta di Belec. Il Carpi si difende in modo ordinato e in fase di non possesso pressa molto alto: difficile quindi per i bianconeri impostare la manovra con Marchisio e Pogba imbrigliati nel centrocampo di maglie biancorosse. Al minuto 14′ i padroni di casa si portano in vantaggio grazie a Borriello, bravo a capitalizzare al meglio un clamoroso errore di Cuadrado. Il colombiano regala al Carpi un pallone in orizzontale che consente agli uomini di Castori di ripartire in contropiede con l’ex di turno che entra in area dalla destra, fa secco Bonucci con una finta a rientrare e batte Buffon con un diagonale imprendibile. Il vantaggio degli emiliani dura pochi minuti perché la Juventus trova il pareggio con Mandzukic. Al 17′ Cuadrado prova a farsi perdonare e scende sulla destra mettendo in mezzo un assist perfetto per il taglio di Khedira; il tentativo del tedesco viene salvato da Belec ma sul batti e ribatti successivo Mandzukic è il più lesto di tutti a controllare la sfera e infilare l’1-1 in acrobazia. La rimonta bianconera si completa al 40′ con la doppietta di Mandzukic che si dimostra ancora una volta bomber infallibile. Evra approfitta sulla sinistra di uno scivolone di Letizia, guadagna il fondo e inventa un cross morbido per il colpo di testa del croato che sovrasta Gabriel Silva e fa impazzire di gioia i tifosi bianconeri. All’intervallo Carpi-Juventus termina con il risultato di 1-2. Nella ripresa il Carpi abbassa notevolmente i ritmi e anzi si concede diverse amnesie. Letale quella di Zaccardo che al 49′ consente a Pogba di calare il tris; lancio dalle retrovie di Barzagli per l’inserimento del francese che, tenuto in gioco dal mancato movimento del terzino avversario, si ritrova davanti a Belec superandolo con un pregevole tocco sotto con il destro. Dopo il 3-1 strada tutta in discesa per i bianconeri che perdono però Barzagli per un problemino muscolare. Al 55’Allegri è costretto ad inserire Rugani che al 62′ troverebbe pure il gol del 4-1 su assist di Cuadrado: l’arbitro Giacomelli annulla tutto per un evidente fuorigioco. La gara scorre senza particolari emozioni fino ai minuti finali. Il Carpi rientra in gara in pieno recupero, al 92′, quando Bonucci svirgola nella propria porta un facile cross di Marrone proveniente dalla destra: l’autogol fa infuriare Allegri che perde completamente le staffe poco dopo quando Lollo cestina il facile 3-3. Discesa di Mbakogu, pallone perfetto per Lollo, solo all’altezza del dischetto, che non riesce però ad impattare la sfera con il piattone. Enorme sospiro di sollievo per la Juventus che porta a casa 3 punti importantissimi.
L’Empoli conquista i tre punti nell’anticipo del Dall’Ara battendo 3-2 il Bologna e vola momentaneamente al sesto posto in classifica nella diciassettesima giornata del campionato di Serie A 2015-2016. Gara spumeggiante fin dall’inizio, con i toscani che passano con un tiro al volo di Manuel Pucciarelli, il quale, grazie ad una deviazione decisiva di Luca Rossettini, fissa lo 0-1. Alla mezzora la squadra di Marco Giampaolo sfiora il raddoppio, ancora con Pucciarelli che stavolta trova il palo a negargli la gioia del gol. Dall’altra parte il Bologna non rinuncia ad attaccare e alla prima vera occasione riacciuffa il pari con una punizione splendida di Franco Brienza che trafigge Skorupski firmando l’uno a uno. I biancoblu non ci stanno e nel finale di primo tempo tornano avanti con un destro al volo di Massimo Maccarone, bravissimo a freddare Mirante sul primo palo. Il vantaggio, però, dura pochissimo con il Bologna che va nuovamente in rete con Mattia Destro che gonfia la rete dal limite. Le emozioni non finiscono: Pucciarelli pesca Maccarone in buona posizione, l’attaccante biancoblu si inserisce e mette dentro di testa: 3-2. I toscani continuano a costruire gioco ma i padroni di casa non mollano e sfiorano la rete con uno stacco pericoloso del solito Destro che vede il pallone infrangersi sulla traversa. Nel finale il Bologna ci prova ancora ma l’Empoli regge con autorità e conquista il suo quarto successo consecutivo in campionato.
Marcatori: 20′ Kalinic, 32′ Ilicic
Assist: 20′ Bernardeschi(F)
Tatarusanu; Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Astori; Bernardeschi, Badelj, Vecino, Marcos Alonso; Borja Valero (81′ Mario Suarez), Ilicic (58′ Mati Fernandez); Kalinic. All. Paulo Sousa. A disp.: Sepe, Lezzerini, Tomovic, Gilberto, Verdù, Rebic, Babacar, G. Rossi.
Bizzarri; Cacciatore, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Castro, Radovanovic (65′ N. Rigoni), P. Hetemaj; Birsa (74′ Pepe); Paloschi, Meggiorini (46′ Inglese). All. Maran. A disp.: Bressan, Seculin, B. Cesar, N. Frey, Sardo, Pinzi, Christiansen, Mpoku, Pellissier.
Arbitro: Tagliavento (sezione di Terni)
Ammoniti: 70′ Bernardeschi (F); 71′ Gamberini (C); 94′ Inglese (C)
14′ Borriello (C), 17′ e 40′ Mandzukic (J), 49′ Pogba (J), 91′ aut. Bonucci (C)
Belec; Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Gabriel Silva; Letizia, Cofie (69′ R. Bianco), Marrone, Di Gaudio (53′ Lasagna), Lollo; Borriello (65′ Mbakogu). A disp.: Brkic, Matos, Spolli, Lazzari, Pasciuti. All.: Castori.
Buffon; Chiellini, Bonucci, Barzagli (55′ Rugani); Evra, Pogba, Marchisio, Khedira, Cuadrado (82′ Lichtsteiner); Dybala (68′ Morata), Mandzukic. A disp.: Neto, Rubinho, M. Caceres, Alex Sandro, Padoin, Sturaro, Hernanes, Asamoah, Zaza. All.: Allegri.
Giacomelli
78′ Gabriel Silva (C)
Pucciarelli (E) al 25′, Brienza (B) al 36′, Maccarone (E) al 42′, Destro (B) al 45′ p.t.; Maccarone al 3′ s.t.
Mirante; Rossettini, Oikonomou, Gastaldello, Masina; Taider, Crisetig (dall’11’ s.t. Falco), Donsah (dall 27′ s.t. Pulgar); Mounier (dal 40′ s.t. Mat. Mancosu), Destro, Brienza. (Da Costa, Stojanovic, Mbaye, Crimi, Maietta, Brighi, A. Ferrari, Morleo, Acquafresca). All: Donadoni
Skorupski; Laurini (dal 34′ s.t, Zambelli), Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski (dal 40′ s.t. D. Croce), Paredes, Buchel; Saponara; Pucciarelli, Maccarone (dal 24′ s.t. Livaja). (Pelagotti, Ronaldo P., Piu, Barba, Maiello, Bittante, Dioussé, Cosic, Camporese). All: Giampaolo
Mariani di Roma
Costa (E), Laurini (E), Mario Rui (E), Pulgar (B), Taider (B) per gioco scorretto, Skorupski (E) per c.n.r.
Marcatori: 52′ rig. Hamsik (N), 54′ Gomez (A), 62′, 85′ Higuain (N)
Bassi; Bellini (dal 63′ C. Raimondi, dal 78′ A. Masiello), Stendardo, Paletta, Brivio; Grassi, De Roon (Dal 78′ D’Alessandro), Cigarini; Maxi Moralez, Denis, A. Gomez. (Sportiello, Radunovic, Monachello, Estigarribia, Suagher, Toloi, Migliaccio)
Reina; Hysaj, Koulibaly, Raul Albiol, Ghoulam; Allan (dal 65′ David Lopez), Jorginho, Hamsik; Callejon, L. Insigne (dal 72′ Mertens), Higuain (dall’89’ Maggio). (Rafael A., Gabriel, Henrique, Chiriches, Maggio, Strinic, Valdifiori, El Kaddouri, Dezi, Chalobah)
Arbitro: Rocchi di Firenze
Ammoniti: 41′ Koulibaly (N), 71′ Jorginho (N)
Espulsi: 74′ Jorginho (N), 90′ Paletta (A)
(primo tempo 1-1)
Marcatori: 34’Floccari (S), 39’Toni (H)
Assist: Vrsaljko (S), Wszolek (H)
Hellas Verona (4-4-2): Gollini; Sala, Bianchetti, Moras, Souprayen; Wszolek, Viviani, Hallfredsson (59’Greco), Siligardi (60’Pazzini); Ionita, Toni (Rafael, F.Coppola, Helander, Winck, Matuzalem, Checchin, Zaccagni, Fares, Jankovic). All.Delneri.
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; K.Laribi (67’Biondini), Missiroli, Pellegrini (82’Duncan); Politano (57’Floro Flores), Floccari, N.Sansone (Pomini, Pegolo, Ariaudo, Gazzola, Fontanesi, Longhi, Biondini, Duncan, Floro Flores, Falcinelli). All.Di Francesco.
Arbitro: Marco Guida (sezione di Torre Annunziata)
Ammoniti: 1’Hallfredsson (H), 5’Missiroli (S), 50’Sala (H)
Marcatori: 42′ Florenzi, 89′ Sadiq
Szczesny; Florenzi, Rudiger, Manolas, Digne; Pjanic (dal 64′ Iago Falque), De Rossi, Nainggolan (dall’88’ Vainqueur); Salah (dall’82’ Sadiq), Gervinho, Dzeko. All. Garcia
Perin; Ansaldi (dal 56′ Pandev), De Maio, Munoz, Izzo; D. Capel (dal 46′ Lazovic), Ntcham, Tachtsidis (dal 63′ I. Cissokho), Rincon, Laxalt; Gakpé. All. Gasperini
Gervasoni di Mantova
Florenzi, Pjanic e Nainggolan (R) – Laxalt (G)
Dzeko (R) per proteste
(primo tempo 0-1)
41′ Perica (U).
Padelli; Bovo (70′ Maxi Lopez), Jansson, Moretti; Zappacosta, Benassi (63′ Acquah), Vives, Baselli, Molinaro (57′ Avelar); Quagliarella, Belotti. ALL: Ventura.
Karnezis; Wague, Danilo, Felipe; Widmer, Badu, Lodi (89′ Iturra), Fernandes, Edenilson (75′ Adnan); Perica, Di Natale (66′ Piris). ALL: Colantuono.
12′ Danilo (U), 63′ Bovo (T), 73′ Maxi Lopez (T).
64′ Wague (U) (doppia ammonizione).
1′ (pt) e 4′ (st).
Marcatori: 53′ Soriano, 76′ Ivan
Viviano; De Silvestri, Moisander, Cassani, Regini; E. Barreto (33′ st Christodoulopoulos), Fernando, Ivan; Soriano (42′ st A. Coda), Carbonero; Cassano (26′ st Muriel). A disp.: Puggioni, Mesbah, A. Rodriguez, Kristicic, P. Pereira, Palombo, Correa, Rocca, F. Bonazzoli. All.: Montella
Sorrentino; Struna (35′ st Rispoli), Goldaniga, G. Gonzalez, Lazaar; Hiljemark, Jajalo, Chochev (12′ st Quaison); Vazquez; A. Trajkovski, Gilardino (19′ st Djurdjevic). A disp.: Colombi, Alastra, Pezzella, Andelkovic, Morganella, Bolzoni, Brugman, Toscano, La Gumina. All.: Ballardini
Arbitro: Fabbri
Ammoniti: Fernando, Ivan (S); Vazquez, Struna, Djurdjevic, G. Gonzalez (P)
Marcatori: 19′ D. Ciofani (F), 50′ Abate (M), 55′ Bacca (M), 77′ Alex (M), 83′ Dionisi (F), 93′ Bonaventura (M)
Leali; M. Ciofani (dal 45′ s.t. Longo), Diakité, Blanchard, Pavlovic; Tonev (dal 18′ s.t. Paganini), Sammarco, Gori (dal 27′ s.t. Chibsah), Soddimo; D. Ciofani, Dionisi. (Zappino, Crivello, A. Russo, Chibsah, Frara, Gucher, Carlini, Castillo, Longo, Ajeti, Bertoncini). All. Stellone
G. Donnarumma; Abate, Alex, A. Romagnoli, De Sciglio; Honda, Bertolacci, Montolivo, Bonaventura; Niang (dal 35′ s.t. Luiz Adriano), Bacca (dal 45′ s.t. A. Poli). (Abbiati, Livieri, Antonelli, Calabria, Rodrigo Ely, Mexes, C. Zapata, Josè Mauri, Cerci, Luiz Adriano). All. Mihajlovic
Banti di Livorno
Tonev (F), Niang (M), A. Romagnoli (M), Pavlovic (F) per gioco scorretto, Soddimo (F), Blanchard (F), D. Ciofani (F) per proteste
5′ Candreva (L), 60′ Icardi (I), 86′ Candreva (L)
Handanovic; Montoya, Miranda, Murillo, Telles (89′ Palacio); Felipe Melo, Medel; Biabiany (58′ Brozovic), Jovetic (58′ Ljajic), Perisic; Icardi. All.: Roberto Mancini.
E. Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Milinkovic-Savic, Lucas Biglia, Parolo; Candreva (95′ Patric), Matri (74′ F. Djordjevic), Felipe Anderson (83′ Keita B.). All.: Stefano Pioli.
Paolo Silvio Mazzoleni.
Lucas Biglia (L), Biabiany (I), Candreva (L).
90′ Felipe Melo (I), 93′ Milinkovic-Savic (L)