La prima volta è sempre emozionante, soprattutto quando hai centrato un obiettivo pur non essendo il più bravo di tutti. Ieri è stata una giornata storica per il calcio albanese e per l’Albania in generale. Perché la Nazionale allenata da Gianni De Biasi ha staccato per la prima volta il pass per un Europeo vincendo in Armenia tre a zero. Paolo Tramezzani, ex giocatore dell’Inter, oggi secondo di De Biasi, ha parlato in esclusiva per IlSussidiario.net.
Quali sono le emozioni del giorno dopo la storica grande qualificazione agli Europei? E’ tutto bellissimo, sono emozioni forti, siamo ancora in Armenia e aspettiamo il volo per tornare a Tirana dove ci aspetta una marea di gente. Quest’oggi scuole chiuse in Albania, tutto fermo per celebrare questa grande vittoria.
Da dove nasce questo grande traguardo? Nasce da un lavoro incredibile fatto da mister De Biasi, insieme abbiamo visionato più di 140 giocatori e convocati 65 per trovare la squadra giusta per affrontare questo percorso.
Una vittoria che significa tanto per il popolo albanese non crede? Una vittoria sofferta e importante che sa tanto di riscatto sociale per un popolo che ha sofferto tanto. E umanamente è ancora più bella questa vittoria per tutti noi dello staff tecnico.
Euro2016 punto di arrivo o di partenza? Direi punto di partenza, perché non abbiamo voglia di fermarci. Andremo all’Europeo consapevoli di aver meritato questo premio ma nella speranza di poter fare bene anche in Francia.
Albania, Islanda, Irlanda del Nord: sarà l’Europeo della prima volta. Che succede al calcio internazionale? Si è molto livellato, non ci sono più tante squadre materasso e le Nazioni di secondo-terzo livello si sono organizzate e a farne le spese sono le grandi, basti pensare all’Olanda che è vicina alla mancata qualificazione.
La vittoria dell’Albania sa molto di italiano… C’è De Biasi, ci sono io, alcuni giocatori militano in Italia come Berisha, Cana, Hysaj. Il lavoro di Gianni è stato fantastico ma non avevo dubbi, dal punto di vista tattico i tecnici italiani hanno qualcosa in più.
Dopo le due beffe all’ultimo minuto con Portogallo e Serbia avete avuto un po’ di paura? Diciamo che c’era delusione perché avevamo giocato bene in entrambi i match, ma contro l’Armenia ho visto negli occhi dei ragazzi la voglia di prendersi questo grande trionfo.
(Claudio Ruggieri)