Finalmente tricolore al Giro d’Italia 2016 con la vittoria di pochi istanti fa di Matteo Trentin che risolleva un morale a terra degli italiani fino alle 18esima tappa andata in scena oggi: ha vinto Trentin davanti a Moser e Brambilla in un tripudio italico che di sicuro fa piacere ai tantissimi appassionati che seguono il giro ad ogni tappa. «Una vittoria costruita con la squadra, Sapevo che in cima a Pramartino avevo una quarantina di secondi e poi in discesa vedendo che recuperavamo me la sono giocata. Ho capito che potevo vincere ai 300 metri quando li ho saltati per anticipare Moser che è molto veloce allo sprint» racconta Trentin ai microfoni di Rai Sport. Il secondo classificato, Moreno Moser, è molto amareggiato per aver perso a pochi metri dal traguardo: «non mi aspettavo che fosse vicino Trentin ed è una grande beffa. Avevo perso l’auricolare e se l’avessi avuta forse il Direttore Sportivo mi avrebbe avvisato», racconta uno sconsolato Moser. Chiude una possibile polemica invece Brambilla, dopo un’altra grande prova in corsa: «Mi ero accorto dell’arrivo di Trentin per cui non ho più tirato mettendomi alle spalle di Moser. Lui ha giocato un po’ troppo e alla fine ho perso».
Ha vinto la diciottesima tappa Muggiò-Pinerolo del Giro d’Italia 2016, precedendo sul traguardo Moreno Moser e Gianluca Brambilla. Una festa dunque per il ciclismo italiano – ne avevamo bisogno – e ancora di più per la Etixx-Quick Step, che ha conquistato il primo e il terzo posto al termine di una tappa davvero emozionante. All’inseguimento della coppia di testa Brambilla-Moser, creatasi sulla salita verso il Gpm di Pramartino, si era formato un quartetto con Sacha Modolo (splendido quarto posto finale per lui in una tappa che non era certo adatta ai velocisti), Niklas Arndt, Ivan Rovny e appunto Trentin, che però non sono riusciti a ricongiungersi con la testa della corsa prima dell’ultimo passaggio sul durissimo strappo di Via Principi d’Acaja, dove Brambilla e Moser hanno entrambi tentato l’affondo decisivo, senza però riuscire a staccare l’avversario. La vittoria di tappa dunque sembrava destinata ad essere decisa da una volata a due, tuttavia proprio in extremis ecco il colpo di scena che era difficile da aspettarsi. Infatti sui due è rientrato Trentin, che li ha saltati e ha conquistato la vittoria a braccia alzate sulla linea del traguardo davanti a un delusissimo Moser, secondo, mentre Brambilla, terzo e già protagonista del Giro con la vittoria di tappa di Arezzo e due giorni in maglia rosa, può almeno consolarsi pensando che la vittoria di tappa è rimasta in casa Etixx-Quick Step. Tra i big invece non è successo niente, anche perché è stato Steven Kruijswijk in prima persona a fare il ritmo sullo strappo finale, dimostrando una condizione di forma davvero invidiabile. La maglia rosa dell’olandese è sempre più rosa, mentre la buona notizia è che abbiamo rivisto brillante Vincenzo Nibali, tra i primi in salita e che poi ha pure tentato di allungare il gruppo in discesa.
Manca davvero pochissimo all’arrivo a Pinerolo nella diciottesima tappa del Giro d’Italia 2016 che vede al comando Gianluca Brambilla e Moreno Moser, mentre gli immediati inseguitori sono Matteo Trentin, Sacha Modolo, Nikias Arndt e Ivan Rovny. Solo diciassette secondi a dividere i due considerando che ora i corridori dovranno affrontare una lunga e ripida discesa prima dell’arrivo. Prima i corridori hanno dovuto affrontare il primo e unico GPM di giornata, di seconda categoria, la salita di Pramartino da San Pietro Val Lemina. Proprio in discesa Brambilla e Moser hanno dato il meglio di loro guadagnando secondi preziosi che potrebbero poi servire nella volata finale. Sul finale infatti incontreranno il Muro di San Maurizio ed i due davanti hanno deciso di dare filo da torcere agli immediati inseguitori.
Superato il Gpm di Pramartino, mancano circa 15 km al termine della diciottesima tappa Muggiò-Pinerolo del Giro d’Italia 2016 e si è formata una splendida coppia in testa alla corsa, con Moreno Moser (Cannondale) e Gianluca Brambilla (Etixx-Quick Step) che hanno staccato gli altri 22 compagni di fuga e sperano di arrivare sul traguardo a giocarsi solamente in due il successo di tappa, che per Brambilla sarebbe il secondo dopo il capolavoro di Arezzo (che per due giorni gli valse pure la maglia rosa), mentre per Moser significherebbe il definitivo ritorno ad alti livelli dopo un lungo periodo difficile. Staremo dunque a vedere se qualcuno degli inseguitori saprà inserirsi nella lotta per la vittoria di tappa, ma soprattutto se qualcosa si muoverà nel gruppo maglia rosa, che attualmente procede con circa tredici minuti di ritardo: per i big però quello che conta sarà provare a staccare i propri rivali per guadagnare qualcosa in classifica.
Percorsi ormai oltre 200 km della diciottesima tappa Muggiò-Pinerolo, siamo entrati nel gran finale di questa insidiosa frazione del Giro d’Italia 2016. Si sta spezzando l’armonia nel gruppo dei 24 fuggitivi, che d’altronde hanno oltre undici minuti di vantaggio sul gruppo: non c’è dunque più nessun dubbio sul fatto che saranno loro a giocarsi la vittoria della tappa ed è normale che abbiano inizio le schermaglie e chi sta meglio cerchi di approfittarne. Da segnalare che abbiamo ormai superato anche il secondo e ultimo traguardo volante, collocato a Rivoli, che è stato vinto dall’olandese Pim Ligthart della Lotto-Soudal. Sostanzialmente invece è ancora tutto tranquillo in gruppo: è un pochino aumentata l’andatura, ma la bagarre si accenderà solamente quando i big affronteranno le dure salite collocate nel finale di tappa, il Gpm di Pramartino e i due passaggi sullo strappo di via Principi d’Acaja, che è pure in pavé. Una cosa è certa: la tappa sta decisamente entrando nel vivo…
Percorsi circa 160 km della diciottesima tappa Muggiò-Pinerolo del Giro d’Italia 2016, da segnalare che è stato superato il traguardo volante di Chivasso, dove è passato per primo Sacha Modolo, certamente il miglior velocista nel folto gruppo di 24 attaccanti (fra questi gli italiani sono otto) che costituisce la testa della corsa nella tappa più lunga di questa edizione del Giro d’Italia. La corsa ha da poco toccato Torino, che domenica sarà sede dell’ultimo arrivo: purtroppo per i corridori, ci sarà però ancora molto da soffrire in questi giorni per godersi la passerella finale di domenica. Si comincerà già nell’insidioso finale di oggi: finora è stata tutta pianura, ma negli ultimi 30 km ne vedremo delle belle sia nel gruppo dei 24 in fuga per conquistare la vittoria di tappa (attualmente hanno oltre undici minuti di vantaggio), sia nel gruppo perché certamente i big si daranno battaglia sulle salite che potranno creare dei distacchi e dunque portare qualche modifica alla classifica della Corsa Rosa.
Siamo circa a metà percorso della diciottesima tappa Muggiò-Pinerolo del Giro d’Italia 2016. Possiamo ormai tranquillamente parlare di via libera alla fuga, il cui vantaggio nei confronti del gruppo si aggira infatti attorno ai dieci minuti. Ricordiamo allora la composizione di questo affollato attacco, che vede in avanscoperta la bellezza di 24 corridori: Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Davide Malacarne (Astana), Stefan Kung, Daniel Oss (BMC), Moreno Moser, Ramunas Navardauskas (Cannondale), Gianluca Brambilla, Matteo Trentin (Etixx-QuickStep), Olivier Le Gac (FDJ), Evgeny Solomennikov (Gazprom-Rusvelo), Roger Kluge (IAM), Sacha Modolo, Matej Mohoric (Lampre-Merida), Pim Ligthart (Lotto Soudal), Genki Yamamoto, Gianfranco Zilioli (Nippo-Fantini), Nikias Arndt, Albert Timmer (Giant-Alpecin), Christian Knees (Sky), Pavel Brutt, Jay McCarthy, Ivan Rovny (Tinkoff), Julen Amezqueta, Matteo Busato (Wilier-Southeast). A breve questi attaccanti si giocheranno il traguardo volante di Chivasso, per il gruppo invece si prevede una giornata tranquilla fino a 30 km dall’arrivo, quando inizierà la bagarre che caratterizzerà l’impegnativo finale.
Percorsi già oltre 50 km della diciottesima tappa Muggiò-Pinerolo del Giro d’Italia 2016, che d’altronde è la frazione più lunga di questa edizione. Dopo pochi chilometri ha preso il largo una fuga composta da ben 24 corridori: si tratta di Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Davide Malacarne (Astana), Stefan Kung, Daniel Oss (BMC), Moreno Moser, Ramunas Navardauskas (Cannondale), Gianluca Brambilla, Matteo Trentin (Etixx-QuickStep), Olivier Le Gac (FDJ), Evgeny Solomennikov (Gazprom-Rusvelo), Roger Kluge (IAM), Sacha Modolo, Matej Mohoric (Lampre-Merida), Pim Ligthart (Lotto Soudal), Genki Yamamoto, Gianfranco Zilioli (Nippo-Fantini), Nikias Arndt, Albert Timmer (Giant-Alpecin), Christian Knees (Sky), Pavel Brutt, Jay McCarthy, Ivan Rovny (Tinkoff), Julen Amezqueta, Matteo Busato (Wilier-Southeast) – in neretto abbiamo evidenziato gli italiani. Una situazione molto interessante, perché i fuggitivi sono davvero tanti e rappresentano ben 15 squadre. Il vantaggio sul gruppo sfiora gli otto minuti e, anche se mancano ancora oltre 180 km all’arrivo, non sarà facile rientrare da dietro, visto pure che poche squadre ci proveranno. Presumibile pensare che almeno alcuni dei fuggitivi si giocheranno il successo.
Partita da pochi minuti la diciottesima tappa Muggiò-Pinerolo del Giro d’Italia 2016, la frazione più lunga di questa edizione della Corsa Rosa. Condizioni meteorologiche ideali alla partenza dalla località brianzola per una tappa che a lungo sarà completamente pianeggiante, ma che nel finale presenterà numerose insidie. Per il dettaglio del percorso vi rimandiamo più sotto, qui ricordiamo che ci sarà da affrontare due volte (l’ultima a 2,5 km dall’arrivo) il Muro di Via Principi d’Acaja – 450 metri al 14% con punte fino al 20% – e in mezzo di sarà il Gpm di Pramartino, 4,6 km al 10,4% con punte del 17%, con scollinamento a 19,5 km dal traguardo. Insomma, sarà un antipasto molto gustoso dei due tapponi che vivremo domani e dopodomani, che chiamerà all’azione tutti i big del Giro: la parola passa alla strada e ai corridori!
Oggi il Giro d’Italia 2016 vivrà la sua diciottesima tappa Muggiò-Pinerolo, la frazione più lunga di questa edizione con i suoi 240 km. Nell’attesa della partenza, andiamo a conoscere un po’ meglio le città che ospiteranno la partenza e l’arrivo. Si partirà da Muggiò, in provincia di Monza e Brianza, località che vide un grande impulso nel Settecento, quando le nobili famiglie milanesi vi costruirono splendide residenze di campagna come ad esempio Villa Casati, ora sede del Municipio. In ottica sportiva, bisogna ricordare che Muggiò è la città della campionessa olimpica e mondiale di fioretto Arianna Errigo e di Giacomo Nizzolo, la maglia rossa di questo Giro. Si passerà poi in Piemonte per raggiungere Pinerolo, importante centro della provincia di Torino, allo sbocco della Val Chisone in pianura. Qui la vocazione sportiva è particolarmente evidente: fu sede del torneo di curling alle Olimpiadi di Torino 2006 ma è soprattutto il ciclismo ad avere fatto la storia. Basterebbe citare la tappa Cuneo-Pinerolo del Giro 1949, quella dei 192 km di fuga solitaria di Fausto Coppi celebrati dal radiocronista Mario Ferretti con una frase passata alla storia: “Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi”.
Il Giro d’Italia 2016 propone oggi la diciottesima tappa Muggiò-Pinerolo di 240 km. L’edizione numero 99 della Corsa Rosa propone oggi la frazione più lunga, che sarà pianeggiante per gran parte ma poi presenterà un finale molto insidioso e difficile, che potrebbe lasciare un segno sulla classifica e sarà certamente un ‘antipasto’ gustoso per i due tapponi di alta montagna che ci attendono domani e dopodomani.
Diamo allora subito uno sguardo più dettagliato all’altimetria di questa frazione del Giro d’Italia 2016 che toccherà le province di Monza, Milano, Novara, Vercelli e Torino. La partenza avrà luogo a Muggiò alle ore 11.15. La prima parte della frazione sarà completamente pianeggiante, snodandosi nel cuore della Pianura Padana prima lombarda e poi piemontese. Da segnalare dunque ci saranno essenzialmente i due traguardi volanti, che saranno collocati rispettivamente a Chivasso (km 124,5) e a Rivoli (km 164,2). Subito dopo questo secondo sprint intermedio però il gioco inizierà a farsi duro. Ecco dunque i primi saliscendi, anche abbastanza impegnativi come ad esempio la Colletta di Cumiana (km 187,3), affrontata però dal lato più semplice: questo significa che potrebbe essere la discesa a rivelarsi più impegnativa. Poco dopo si arriverà a Pinerolo e si affronterà per la prima volta il breve ma durissimo strappo di Via Principi d’Acaja, 450 metri ma con pendenza media del 14% e punte fino al 20. Il meglio però deve ancora venire: si uscirà infatti da Pinerolo, per affrontare la salita di Pramartino (km 220,5), breve ma durissima. Infatti si tratterà di un Gran Premio della Montagna (l’unico di giornata) di seconda categoria pur essendo lungo solo 4,7 km: scelta giustificata perché la pendenza media sarà del 10,5% e le punte di pendenza massima toccheranno il 17%. La discesa ci riporterà verso l’arrivo di Pinerolo, ma attenzione perché a 2 km dal traguardo ci sarà da affrontare di nuovo lo strappo di Via Principi d’Acaja, che potrebbe dire l’ultima parola sul successo di tappa.
Trionfo del tedesco Kluge nella 17^ tappa, frazione che portava i corridori da Molveno a Cassano D’adda. La tappa non è stata impegnativa per la carovana rosa, impegnata solamente negli ultimi 20 Km a riprendere sei fuggitivi Oss , Zhupa, Brutt, Bak, Konovalovas e Belkov, che hanno provato fino alla fine a resistere al ritorno del gruppo. I sei ripresi a meno di due chilometri dall’arrivo, hanno di fatto aperto la bagarre. Volata anticipata, forse troppo, dal nostro connazionale Pozzato che ai 200 metri si è dovuto arrendere al ritorno di Kluge, il tedesco della Iam è alla sua prima vittoria in un grande giro, e in questo finale di “corsa rosa” è riuscito cosi a dare una soddisfazione alla sua squadra, squadra che chiuderà a fine anno per mancanza di sponsorizzazioni. Maglia rosa ancora sulle spalle dell’olandese Kruijswijk.
Anche oggi splendida azione del ciclista della BMC Daniel Oss. Il trentino partito al “chilometro zero” è riuscito a mantenere la sua fuga fino a due chilometri dal traguardo, quando si è dovuto arrendere insieme ad altri cinque compagni di fuga al rientro del gruppo. Non è la prima volta che Oss in questo giro d’Italia si merita gli applausi della folla, per il suo coraggio ad andare in solitaria, l’atleta è infatti in testa alla classifica che contabilizza il ciclista con più chilometri di fuga, con ben 557 chilometri percorsi lontano dal gruppo. A rendere ancora più soddisfacente la giornata di oggi, è arrivato anche la vittoria del GPM sul passo di Sant’Eusebio, nonché quella dei traguardi volanti presenti all’interno della frazione. Oss al traguardo pur non nascondendo la delusione per essere stato ripreso alla fine, sottolinea come la sua forma è al top, una forma che lascia ben sperare anche per queste ultime tappe del giro.
Non riesce a darsi pace Vincenzo Nibali per il suo calo di forma. Il siciliano oggi smaltita la delusione del distacco di ieri, ha parlato con i giornalisti e lo ha fatto con la solita schiettezza che lo contraddistingue. Lo “squalo dello stretto” non cerca scusanti e ammette che in questo momento non riesce a esprimersi al meglio, il siciliano pur sentendosi attaccato dalla critica e dagli altri corridori, che vedono in lui sempre un temibile avversario, rifiuta l’ipotesi di un eventuale ritiro. D’altronde non è solo Vincenzo a non capire cosa sia successo, anche il team medico, che lo segue da sempre, non riesce a capire come i valori della “stanchezza percepita” siano aumentati improvvisamente, altre analisi programmati alla fine del giro cercheranno di mettere fine alle incognite, in maniera tale che lo “squalo” possa ritornare quello di sempre, e che soprattutto possa ritornare ad “azzannare” gli avversari sia al Tour che ai giochi olimpici.
Per seguire il Giro d’Italia 2016 è a disposizione una grande copertura televisiva sulle reti Rai ed Eurosport. Si parte già con la rubrica Giro Mattina, su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) dalle ore 10.45, poi la diretta tv di questa diciottesima tappa avrà inizio alle ore 14.00 sempre sul canale tematico, con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dalle ore 15.10 si potrà seguire la Muggiò-Pinerolo anche su Rai Tre in simulcast. Su entrambi i canali sarà visibile poi anche lo storico Processo alla Tappa, che andrà in onda naturalmente al termine della corsa, mentre alle ore 20.00 ecco la rubrica Tgiro e alle ore 00.30 la lunga giornata si concluderà con Giro Notte (solo su Rai Sport 1). Diretta disponibile a partire dalle ore 14.30 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium, che in serata proporrà alle ore 22.00 la rubrica Giro Today. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo la possibilità di seguire la diciottesima tappa del Giro d’Italia 2016 anche in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada! (Mauro Mantegazza)