Raramente il pubblico del Bernabeu, sempre molto esigente, regala una standing ovation per un giocatore. E’ successo in passato con Ronaldinho ai tempi del Barcellona, Del Piero con la maglia della Juventus, è accaduto ieri con Francesco Totti con la maglia numero 10 della Roma. Un’emozione incredibile quando al 75esimo minuto il Bernabeu si è alzato in piedi per applaudire il capitano della Roma, vero e proprio simbolo della Roma.
Al termine della partita di Champions League tra Real Madrid e Roma, terminata 2-0 a favore delle Merengues, l’allenatore giallorossi Luciano Spalletti ha esposto la sua analisi del match. Spalletti ha mostrato rammarico per le occasioni sprecate dai suoi giocatori, che a suo dire avrebbero potuto ‘ribaltare il contenuto mentale della partita’. D’altro canto il mister ha preso atto del risultato, il doppio 2-0 a sfavore che ha sancito l’eliminazione della Roma dalla Champions League.
Letta alla luce delle statistiche del post partita, Real Madrid-Roma – che finisce 2-0 come all’andata – non poteva che concludersi così: 66 attacchi a 33, 38 tiri a 11 (11 a 4 in porta), una produzione offensiva che non sembra paragonabile. Eppure tra i 5 tiri fuori della Roma ci sono 3 occasioni pazzesche mancate da Dzeko e Salah, punti di svolta del match, in negativo, per i giallorossi. Non molto dissimile il possesso palla, 56 a 44% per le merengues; specchio di una partita nella qualche il Real si è fatto preferire però anche per passaggi tentati (626 a 448) e riusciti, con una percentuale di precisione dell’86% (contro l’80% della Roma). Pochi i falli fischiati dall’arbitro, una quindicina in totale, nell’ambito di una direzione di gara sicura e molto differente rispetto ai disastri dell’andata. Impressionanti i parziali di Cristiano Ronaldo, singolo che analizziamo ai raggi X stavolta: 14 tiri in porta (!), 30 passaggi completati su 34 tentati, 3 azioni personali e oltre 9 km coperti, non un dato elevatissimo ma considerata la velocità media… Impietoso il confronto con Dzeko, che chiude con un solo tiro (colpevolmente fuori) e appena 22 passaggi riusciti sui 28 tentati; abbastanza a sorpresa, il bosniaco ha corso circa mezzo km in più di Ronaldo nei 90 minuti, ma la differenza di impatto è sotto gli occhi di tutti.
Queste le principali dichiarazioni che arrivano dagli spogliatoi del ‘Bernabeu’. Luciano Spalletti ai microfoni di Premium è molto, molto severo: “Mi inquieta il fatto di rientrare negli spogliatoi e vedere i ragazzi predisposti ai complimenti per la prestazione e non arrabbiati per l’occasione che abbiamo sprecato. Non dobbiamo perderci in questo tipo di valutazioni, dobbiamo crescere in fretta o non andremo da nessuna parte. Abbiamo perso e anche nettamente, 4-0 in totale. E’ il momento di smetterla di trovare giustificazioni perchè se l’intenzione è vincere, questa non è la strada giusta”.
Zinedine Zidane invece sorride e si gode il risultato: “Penso che il pubblico (con il quale sono iniziati i primi attriti, ndr) possa essere contento, abbiamo giocato bene. Cristiano ha fatto bene, così come tutta la squadra. Non è facile tradurre nel gioco che vorrei tutte le indicazioni del prepartita ma posso ritenermi soddisfatto… Totti? Sono contento di come il pubblico l’ha onorato, si meritava quegli applausi”. (Luca Brivio)