La sedicesima tappa del Giro d’Italia 2016, la Bressanone-Andalo di 133 chilometri, è stata vinta da Alejandro Valverde: prova di forza dello spagnolo, che però non è riuscito a staccare uno Steven Kruijswijk che non solo si è confermato in maglia rosa, ma ha addirittura allungato sui suoi rivali incrementando le possibilità di vittoria finale. E’ invece crollato Vincenzo Nibali, che dopo la brutta giornata vissuta con la cronoscalata ha perso altro terreno, perdendo anche il podio virtuale (a favore di Valverde) e allontanandosi sempre più dal bis rosa. Domani la diciassettesima tappa, da Molveno a Cassano d’Adda, dovrebbe essere la classica giornata utile per rifiatare, per qualche fuga e per accumulare punti nella classifica della maglia rossa; per commentare l’esito della sedicesima tappa e la vittoria di Valverde, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Paolo Savoldelli.
Valverde, bel successo ad Andalo: il campione spagnolo ha disputato una grande tappa? Un successo molto bello dopo il giorno di riposo. Valverde ha così dimostrato in questa tappa così breve di montagna che fa fatica invece sulle lunghe distanze di montagna, che non sono adatte per lui come la Bressanone-Andalo.
Kruijswijk però ha resistito, difficile strappagli la maglia rosa? Direi di sì, a questo punto solo una sua condotta di gara sbagliata potrà portarlo a perdere la maglia rosa. La sua squadra potrebbe aiutarlo, non so se avrà la forza per farlo ma questo è quello che ci si aspetta. In ogni caso Kruijswijk mi sembra proprio il favorito di questo Giro.
Nel caso vincesse il Giro sarebbe sorprendente? Un po’ sarebbe sorprendente di sicuro, ma bisogna dire che Kruijswijk ha sempre fatto bene. Ha ottenuto un settimo e un ottavo posto nella corsa rosa, l’anno scorso fece benissimo sul Mortirolo; ha perso due anni della sua carriera e questo l’ha condizionato moltissimo.
Chaves ha ceduto qualcosa: potrà rifarsi? Chaves può aver pagato il giorno di riposo e questo può averlo condizionato moltissimo.
Lui e Valverde avranno ancora possibilità di conquistare il Giro? Mettiamola così: se Kruijswijk dovesse crollare loro sarebbero lì, pronti ad approfittarne, ma in generale mi sembra difficile che possano ancora dire qualcosa.
Ci potranno essere altri avversari per Kruijswijk? Mancano altri giorni e altre salite importanti per concludere il Giro; non si può ancora dire che l’olandese abbia vinto, anche se ora ci è davvero vicino.
Cosa dire della prova di Nibali? Sta decisamente attraversando un periodo negativo: è andato in crisi oggi come era accaduto nella cronoscalata, e anche durante il Giro del Trentino.
Il campione siciliano è nella parabola discendente della sua carriera? No, il problema è un altro: secondo me dopo la vittoria al Tour de France Nibali può aver ceduto sul piano psicologico, senza essere stato capace di sostenere la pressione che è arrivata su di lui.
E oggi cosa è successo? Un errore che ha fatto la sua squadra è stato quello di fare la corsa dura con un Nibali in queste condizioni; sinceramente è una cosa che non capisco, non ha aiutato il capitano della Astana.
Come vede la tappa di domani, la Molveno-Cassano d’Adda? Dovrebbe essere una tappa ideale per fughe da lontano.
(Franco Vittadini)