Genoa-Juventus termina 2-0 in favore dei bianconeri grazie all’autogol di Lamanna e alla rete di Pogba su calcio di rigore. Il migliore in campo è sicuramente Pereyra seguito a ruota da Cuadrado. Tra gli uomini di Allegri delude Mandzukic. Nel Genoa buona prova di Laxalt, malissimo invece Izzo. Rigore ed espulsione ok. Il Genoa si lamenta per un mancato penalty nella ripresa ma le immagini sembrano dar ragione al direttore di gara.
La sfida di Marassi rappresenta il crocevia stagionale della Juventus. Lo ha dichiarato ieri in conferenza stampa Massimiliano Allegri che, dopo aver ottenuto l’importante vittoria in Champions contro il temibile Manchester City, pretende i tre punti. L’inizio di campionato non è stato avvincente per i bianconeri con un solo punto conquistato nelle ultime tre gare: urge quindi invertire tendenza al più presto. Il Genoa, pur avendo fin qui offerto un rendimento altalenante, è un ostacolo complicato, soprattutto quando gioca tra le mura amiche del Ferraris. Veniamo subito alle formazioni iniziali delle due squadre. Rispetto alla trasferta di Manchester, la Juventus propone due modifiche: non ci sono Bonucci ed Hernanes, sostituiti rispettivamente da Barzagli e Lemina, all’esordio ufficiale in Serie A. Evra e Lichtsteiner sono gli esterni con Sturaro davanti alla difesa e Pogba interno di centrocampo; davanti Mandzukic è supportato da Cuadrado e Morata.
Nel Genoa Gasperini propone un 4-3-3 iniziale in grado, all’occorrenza, di trasformarsi in un 3-4-3 o anche in un 4-3-1-2. La sorpresa principale è rappresentata dalla scelta di tenere Pandev in panchina; nel tridente offensivo trovano spazio Ntcham, Capel e il recuperato Perotti. Izzo e Cissokho sono i due terzini con Rincon, Dzemaili e Laxalt in mediana. Burdisso guida la difesa assieme a De Maio. L’inizio è tutto di stampo bianconero con la Juventus subito pericolosa con Morata. Iniziativa di Cuadrado sulla destra, pallone che arriva allo spagnolo che dal limite cerca il tiro: Lamanna para senza troppi problemi. Il Genoa fatica a costruire il suo gioco complice l’alto pressing degli avversari. Le vie centrali sono chiuse; qualcosa si inizia a vedere quando gli uomini di Gasperini si affidano alle corsie esterne. All’11 traversone di Perotti (5) dalla sinistra e colpo di testa di Capel appostato nel cuore dell’area di rigore: pallone alto di non molto e brivido per Buffon e compagni. Al 18′ Mandzukic (5,5) supera in velocità Burdisson(5,5) e serve in area un bell’assist per Cuadrado: il colombiano viene murato dalla difesa genoana. A metà primo tempo guai per Allegri che perde Morata per un presunto problema muscolare all’inguine: al suo posto entra, senza scaldarsi, Pereyra (6,5). Emergenza che poco dopo si ripete quando anche Cuadrado sembra accusare un problema serio al ginocchio. L’ex Chelsea resiste e fin qui resta in campo. Quando il primo tempo si sta per avviare verso la sua naturale conclusione a reti inviolate ecco l’episodio che non ti aspetti. Minuto 36: iniziativa di Pereyra sulla sinistra che in area apre dalla parte opposta per Pogba (5) che, sotto porta, interviene in spaccata. Il gol sembra scontato ma il pallone colpisce incredibilmente la traversa prima di impattare sul petto di Lamanna (5) e finire in fondo alla rete. Questa rocambolesca autorete decide fin qui il match. La gara per il Genoa si complica ulteriormente quando al 43′ Izzo (4,5) abbatte Cuadrado (6,5) lanciato verso la porta: il difensore genoano era già ammonito e Valeri non può far altri che estrarre il secondo giallo. Genoa in dieci uomini.
Gara piuttosto priva di spunti. Ci pensa un incredibile autogol di Lamanna a ravvivare il match. L’espulsione di Izzo potrebbe regalare una ripresa scoppiettante. Goffo autogol di Lamanna che regala il vantaggio alla Juventus; errore da matita blu per Izzo che lascia i suoi in inferiorità numerica per tutta la ripresa. Questi due errori di singoli giocatori vanificano tutta la tattica preparata da Gaspeirni. Uno dei più propositivi. Cerca sempre la giocata più semplice e spesso risulta efficace alla causa. In difficoltà fin dai primi minuti. Si prende un giallo evitabile poi combina la frittata abbattendo Cuadrado. Lascia i suoi in dieci uomini. Nonostante il ko di Morata gli uomini di Allegri non si scompongono e trovano il meritato vantaggio. Con l’uomo in più dovrebbe essere un gioco da ragazzi mantenere almeno l’1-0. Le sue accelerazioni mandano in tilt una difesa piuttosto allegra. Causa l’espulsione di Izzo. – Prestazione piuttosto anonima per il centrocampista. Il francese entra nell’azione del gol ma commette un grave errore: uno come lui deve segnare da quella posizione e non sperare che sia un rimpallo fortuito a spingere il pallone in fondo alla porta. Giusta l’espulsione di Izzo. Avrebbe potuto ammonire Lemina autore di molti falli.
Protagonista in negativo sul primo gol della Juventus: il portiere si rivela goffo e non reattivo. Nel corso della partita commette altre incertezze e qualche buona parata.
Un disastro. Fin da subito si è visto che non era in giornata. Ammonito dopo 25′, espulso al 43′. Lascia i suoi in dieci uomini per tutta la ripresa e di fatto vanifica ogni tentativo del Genoa di rientrare in partita.
In un reparto a dir poco allegro l’argentino risulta il migliore. Sicuro e attento; se serve usa anche le maniere forti.
Con il passare dei minuti accumula errori su errori. Raggiunge l’apice quando nella ripresa consegna un assist a Mandzukic. Per sua fortuna il croato fallisce l’occasione davanti a Lamanna.
Pochissime discese, utilità ridotta al minimo. Quando il Genoa è in dieci aiuta come può la linea difensiva.
Uno dei meno peggio per l’intensità che ha messo in ogni intervento. Stanchissimo nella ripresa, finisce per vagare senza una precisa meta.
Mai nel vivo del gioco e troppo falloso. Si rende pericoloso calciando una velenosa punizione (dal 57′ PANDEV 5 – Tante proteste ma poco lavoro utile al Genoa. Rifornimenti scarsi).
Il migliore del Genoa. Anonimo a inizio gara, vivace nella ripresa quando sgaloppa su e giù sull’out mancino. Finisce a fare il terzino e neppure lì demerita.
Luci e ombre per questo ragazzo che deve ancora farsi le ossa. Sfiduciato nel secondo tempo.
Una girata di testa che mette i brividi alla Juventus e tante punizioni conquistate. Non riesce però mai ad essere decisivo (dal 63′ TACHTSIDIS 6 – Entra subito nel vivo del match. Si fa notare con un tiro pericoloso nella ripresa).
Si muove molto da una parte all’altra del campo ma non trova mai la posizione giusta. Sacrificato da Gasperini per equilibrare la squadra nella ripresa (dal 46′ FIGUEIRAS 5 – Abbatte Chiellini e causa il calcio di rigore che chiude il match: tanto basta per una bocciatura).
Il suo lavoro viene vanificato quando Izzo viene espulso da Valeri. Nella ripresa si gioca tutte le carte che ha ma non riesce nemmeno a scalfire l’organizzata Juventus.
Spettatore non pagante. Nessun intervento degno di nota per il portiere della Nazionale.
Soffre il dinamismo di Laxalt. Lo svizzero pensa più a difendere che non ad attaccare. Non una gara da ricordare.
Non sbaglia un intervento. Sempre puntuale e affidabile: neutralizza Capel così come Pandev. Il Genoa non fa niente per mandarlo in difficoltà.
Più aggressivo rispetto al suo partner di reparto ma comunque efficace. Si conquista il calcio di rigore che chiude la gara.
Pomeriggio tranquillo. Dalle sue parti non transitano problemi particolari. Qualche iniziativa interessante nella ripresa.
Esordio convincente di questo giovane nel campionato italiano. Ammonito, viene sostituito nella ripresa (dal 75′ HERNANES 6 – Fa quello che gli ha ordinato Allegri: impostare l’inizio della manovra bianconera).
Buone chiusure per l’ex di turno che non si lascia impressionare dal suo vecchio stadio.
Si sblocca e segna nella ripresa dal dischetto ma la sua prova non è affatto positiva. Il francese non è ancora al meglio.
Provoca l’espulsione di Izzo. Con la sua velocitià fa venire il mal di testa alla difesa avversaria.
Lento e impacciato, fallisce anche le più facili occasioni. Esce per infortunio (dall’81’ ZAZA – SV).
La sua gara termina avanti tempo per un problema muscolare (dal 20’PEREYRA 7 – Migliore in campo. Dal suo piede nasce il momentaneo 1-0. Protagonista di altre ottime giocate).
Prima vittoria in campionato per la Juventus. Il livornese ha trovato in Cuadrado e Pereyra due validi esterni per il suo 4-3-3
(Federico Giuliani)