Al Bentegodi il Verona batte l’Empoli 2 a 1 con una rimonta completata nella seconda frazione di gioco. Il primo tempo inizia col botto grazie al vantaggio dell’Empoli al 6′: Maccarone strappa il pallone dai piedi di Moras al limite dell’area e libera Saponara che tutto solo trafigge Rafael per il momentaneo 1 a 0. L’Hellas non ci sta e reagisce rendendosi pericoloso con Greco al 18′ e colpendo la traversa con Toni al 21′ prima del pareggio di Moras che si fa perdonare al 24′ e realizza di testa il pareggio su assist di Obbadi. Nel finale il capitano gialloblu sfiora la marcatura con Bassi prodigioso a dirgli di no e Barba bravo a salvare sulla linea. La ripresa inizia a ritmi più blandi fino al goal un po’ improvviso di Sala che, approfittando dell’incertezza di Bassi sul tiro-cross dalla sinistra di Hallfredsson, colpisce al volo in maniera vincenta da pochi passi. La formazione di Sarri, apparsa un po’ sotto tono oggi, tenta di rimediare con scarsi risultati ma senza mai arrendersi, impegnando pericolosamente Rafael con Verdi all’ultimo secondo dei due minuti di recupero concessi dall’arbitro. I padroni di casa raggiungono così in classifica proprio i diretti avversari di oggi, col rammarico del mancato aggancio da parte di Toni a Tevez per il titolo di re dei marcatori.
Gara complessivamente piacevole e caratterizzata da un primo tempo emozionante. Centra la vittoria senza dannarsi particolarmente. Spreca l’immediato vantaggio facendosi rimontare e mettendo in campo uno spirito poco convinto. Lascia correre su due episodi un po’ dubbi, uno per squadra, ma è fermo e deciso in altre circostanze, come l’ammonizione per simulazione a Fernandinho.
Primo tempo: Prima frazione emozionante al Bentegodi tra Verona ed Empoli che chiudono sull’1 a 1. I Toscani passano in vantaggio al 6′ quando Maccarone, dopo aver rubato palla a Moras, smarca Saponara che supera facilmente Rafael. Il Verona reagisce prima con Greco al 18′ e poi con la traversa colpita da Toni al 21′ finchè il pareggio arriva grazie a Moras che si fa perdonare ed infila di testa la punizione battuta da Obbadi. L’Hellas subisce un brutto colpo perdendo Juanito Gomez per infortunio ma nel finale sfiora il sorpasso con Toni, fermato solo dalla prodezza di Bassi.
Non si fa abbattere dallo svantaggio e cerca di vincere la partita. Colpisce una traversa e manca il goal di pochissimo al 44′ nonostante la soffocante attenzione dei difensori toscani. Non eccezzionale nel fornire spinta sul lato destro, così come pecca in difesa.
Vive di ripartenze e disattenzioni difensive da parte degli avversari. Conquista falli su falli per far guadagnare metri alla squadra ed il goal di Saponara è merito suo. Poco funzionale alla manovra di squadra, al di sotto dei suoi standard. (Alessandro Rinoldi)
Incolpevole per la rete subita, salva il risultato sulla conclusione pericolosissima di Verdi evitando così la beffa finale.
Offre un contributo davvero poco palpabile.
Rende la vita di Pucciarelli un inferno.
Nonostante l’errore iniziale, si riprende subito e ci pensa lui direttamente a pareggiare i conti di testa.
Stesso discorso del suo compagno sull’altro lato: non si stacca dal settore basso.
Si propone come spina nel fianco anche se porta meno inserimenti del solito.
Tiene legato il reparto centrale e prova ad alzarne il baricentro.
Non si vede molto ma quando lo fa è importante come in occasione del goal di Sala, propiziato infatti da un suo tiro-cross.
Realizza il goal della vittoria con un bel tiro al volo da distanza ravvicinata.
Vive un pomeriggio molto sfortunato come dimostrano la traversa al 21′ e la super parata di Bassi al 44′.
Sei politico per lui che cerca di dare il massimo nei 38 minuti di permanenza in campo.
Un po’ troppo disordinato, porta intensità e vivacità.
Prendono il posto degli stanchi Hallfredsson e Sala per tenere il risultato fino al fischio finale.
All. MANDORLINI 6,5 Mantiene la squadra compatta e convinta del suo credo calcistico. Cambia solo nel finale quando capisce che la vittoria è vicina.
Eccezzionale su Toni a fine primo tempo, nella ripresa commette l’errore che costa la sconfitta.
Contiene Fernandinho per demeriti di quest’ultimo.
Bravo nel tener testa a un mostro sacro come Luca Toni.
Attento nel salvare momentaneamente il risultato con un intervento sulla linea dopo la parata di Bassi.
Non spinge in fase offensiva e fatica anche a difendere.
Gioca una buona gara mancando di poco la rete al 57′.
Probabilmente colpevole di un tocco di mano nella propria area non ravvisato, porta poco il pallone e non riesce a distribuire a dovere.
Tocca tanti palloni senza tuttavia regalare giocate fondamentali.
Disputa una grande prima frazione realizzando anche il goal del momentaneo vantaggio.
Si vede solo per qualche istante all’inizio ma poi Marquez gli prende le misure.
Nel primo tempo si inventa il goal per Saponara rubando palla a Moras ma col passare dei minuti si spegne ed infatti spara alto una punizione facile per lui poco prima di uscire.
Più attivo di Vecino, fa quel che può per ravvivare la partita.
Non segna appena subentrato come gli è riuscito in passato e scompare per tutti i suoi venti minuti.
Sfiora clamorosamente il pareggio un istante prima del fischio finale.
All. SARRI 5 La squadra fatica a proporsi con continuità per tutta la partita.
(Alessandro Rinoldi)