stato protagonista assoluto del Tour de France 2016, una vittoria che non è mai stessa in dubbio dal primo all’ultimo minuto. Il ciclista allora ha voluto ringraziare anche i tifosi che gli sono stati vicini fin da subito anche nei momenti difficili della sua carriera. Su Twitter il ciclista ha postato una foto che vede insieme tantissimi peluche a forma di piccolo leone. Nel commento capiamo che probabilmente sono dei doni dei suoi tifosi. Nel commento la maglia gialla Froome scrive: “Time to head home with boys. #TDF2016 Thank you for all the kind messages, I appreciate every one of them”, “E’ tempo di tornare a casa con i ragazzi. Ringrazio tutti per ogni sorta di messaggio, apprezzo ognuno di questi“, clicca qui per la foto e per i commenti dei follower.
Il Tour de France 2016 si è concluso con la vittoria di Chris Froome, che per la terza volta negli ultimi quattro anni ha indossato la definitiva maglia gialla a Parigi. La Grande Boucle di questanno sarà però ricordata anche come quella del flop degli italiani: nessun azzurro infatti è riuscito ad entrare nei primi dieci della classifica generale, con Fabio Aru che è risultato il migliore della nostra spedizione (tredicesimo). Puntavamo come detto sui due uomini Astana, ma Aru pur disputando un Tour interessante e di orgoglio non è riuscito a essere davvero incisivo, mentre Vincenzo Nibali ha pagato la grande fatica di un Giro dItalia chiuso in trionfo con grande rimonta e ha pagato ben più di unora da Froome. Dobbiamo risalire al per trovare unedizione della corsa a tappe francese senza italiani in Top Ten: allora a vincere era stato lo stesso Froome, Nairo Quintana e Joaquim Rodriguez avevano completato il podio e la Spagna aveva piazzato altri tre corridori nei primi dieci della classifica della maglia gialla (Alberto Contador quarto, Alejandro Valverde ottavo, Daniel Navarro nono). Il 2014 vide trionfare Nibali davanti alla coppia francese Péraud-Pinot, un successo favorito anche dai ritiri di Contador e Froome; lo scorso anno lo Squalo della Astana era arrivato quarto (+836) preceduto da Froome, Quintana e Valverde, ma era riuscito a farsi onore.
Ha vinto il Tour de France 2016 dominando la Grande Boucle. Lo dimostrano gli oltre 4 minuti di vantaggio sul secondo in classifica, il francese Romain Bardet: il successo del britannico, il terzo in quattro anni, di fatto non è mai stato in discussione. Una vittoria che il capitano del team Sky ha voluto dedicare alla famiglia: A mia moglie Michelle e mio figlio Kellan ha detto un emozionato Froome ritirando il premio agli Champs Elysées; il vostro amore rende possibile qualunque cosa. In particolare il britannico ha voluto dedicare la vittoria a Kellan, nato soltanto pochi mesi fa; non ha poi mancato di ringraziare compagni e staff. Questa maglia gialla è anche vostra, senza il vostro sforzo e sacrificio non sarei qui.
Il Tour de France 2016 è terminata, e tra i delusi delledizione della corsa ci sono sicuramente i due uomini di punta della Astana. Vincenzo Nibali, che aveva vinto il Giro dItalia con una straordinaria rimonta, è giunto solo trentesimo con un distacco di quasi unora e 20 minuti; molto meglio ha fatto Fabio Aru che era il corridore sul quale la squadra puntava maggiormente, ma il sardo, comunque il migliore degli italiani, è rimasto fuori dalla Top Ten (tredicesimo a 1920). Nibali se non altro è arrivato terzo nella penultima tappa, dando qualche segno di risveglio: Abbiamo provato a movimentare il Tour ha detto lo Squalo, parlando anche di Aru ma non è stato semplice. E stato tutto un giro a inseguirsi; ho provato più volte a fare a tappa aiutando Fabio ha confidato Nibali, ma le cose non sono andate come previsto. Adesso arriva il grande appuntamento delle Olimpiadi e lo Squalo è determinato ad arrivarci da protagonista: Sto bene ha confidato anche se dopo la vittoria del Giro dItalia il Tour è stato complicato. A Rio proveremo a formare un bellissimo gruppo, poi vedremo come andranno le cose.
Ha vinto il Tour de France 2016. ll corridore britannico si assicura una Grande Boucle senza storia, apparsa a tratti anche noiosa per come si è sviluppata e per il dominio che il capitano del Team Sky, aiutato da un vero e proprio Dream Team composto da ciclisti che avrebbero tranquillamente potuto salire sul podio, ha impresso sulle strade di Francia. Froome entra così nella storia del Tour: appaia Philippe Thys, Louison Bobet e Greg LeMond a quota tre vittorie. Soltanto Bobet ha vinto i suoi tre Tour in un arco temporale minore, centrando un tris consecutivo tra il 1953 e il 1955; Froome ha ottenuto la sua tripletta in quattro anni, mancando solo ledizione 2014 (vinta dal nostro Vincenzo Nibali) e giungendo per altro secondo nel 2012, quando era ancora il gregario di Bradley Wiggins e aveva mostrato di poterlo superare, non fosse stato per gli ordini di scuderia. A 31 anni Froome può ancora ambire a raggiungere, e magari superare, i corridori che hanno cinque successi al Tour de France: Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Miguel Indurain che rimane lunico ad aver centrato cinque vittorie consecutive. A quota 7 ci sarebbe Lance Armstrong, ma come noto al texano sono stati tolti gli allori francesi per la vicenda doping.
edizione 2016 del Tour de France, che si è conclusa con la vittoria di Greipel sugli Champs Elisèe al termina dei 113 chilometri che hanno portato il gruppo da Chantilly fino a Parigi. Froome è stato il dominatore incontrastato: il corridore britannico ha comandato la corsa francese in modo netto, conquistando la sua terza vittoria in carriera. Troppo debole la concorrenza, con Quintana, Aru, Bardet e gli altri, che non hanno quasi mai attaccato seriamente, anche per il controllo assoluto sulla corsa, esercitato dallo squadrone della Sky, che non ha vinto nella classifica a squadre, andata alla Movistar, ma ha tenuto sempre tranquillo il suo capitano. Alla fine il distacco inflitto da Froome al secondo arrivato non è stato nemmeno impressionante, ma si è capito fin dallinizio che non ci sarebbe stata corsa.
Molti dei corridori della Sky sarebbero capitani in altre squadre, ma tutti si sono messi a disposizione del leader con grande professionalità, e la formazione britannica è arrivata a Parigi con lorganico al completo. Froome ha vinto due tappe, ma non quelle che tutti si aspettavano, in salita, bensì in discesa e nella cronoscalata, controllando nelle altre, e incrementando il suo vantaggio nei confronti degli avversari che invece si staccavano.
E stato il Tour delle fughe da lontano, che spesso sono arrivate al traguardo, con la corsa dei migliori praticamente “ingessata” dalla Sky. E stato il Tour di Cavendish, che ha ottenuto cinque vittorie di tappa confermandosi il più forte nelle volate, e portandosi al secondo posto assoluto tra i plurivincitori, alle spalle del “cannibale”, al secolo Eddy Merckx, e con lintenzione di provare a superarlo nelledizione 2017. E stato anche il Tour di Peter Sagan, autoritario vincitore della classifica a punti, con grande distacco sul secondo e con alcune prove veramente esaltanti. Sia lui che Cavendish, che si è ritirato dopo due settimane per non compromettere la condizione, sono due uomini da tenere veramente docchio per la corsa che assegnerà loro olimpico su strada.
LItalia chiude il Tour 2016, così come lAstana, la formazione nella quale militano i due migliori italiani, Aru e Nibali. Il siciliano, che dopo aver vinto il Giro ha corso questo Tour in appoggio al sardo, ha usato la corsa francese come trampolino di lancio per Rio, dove lui ed Aru saranno ancora una volta insieme nella nazionale azzurra guidata da Cassani, mentre il sardo, arrivato con lambizione di dare lassalto al podio in questa sua prima avventura francese, ha tenuto sino alla penultima tappa il sesto posto, per poi crollare quando si andava allattacco dellultima salita delle Alpi, rimediando un brutto distacco e terminando al 13esimo posto. Nibali ci ha provato proprio in quella tappa, ed era anche riuscito a portarsi in testa alla corsa proprio vicino al culmine dellultima salita, dopo aver fatto parte del gruppo dei 30 attaccanti, ma in discesa non ha voluto rischiare sullasfalto bagnato, ed ha così chiuso terzo dopo Izaguirre e Pantano.
Lultima tappa è stata una vera e propria passerella nel trasferimento sino a Parigi, prima di entrare nel circuito finale, e tutte le squadre hanno marciato ad andatura ridotta. Nel circuito si sono avuti i consueti tentativi di fuga, con il gruppo che teneva gli attaccanti sempre a distanza massima di 20 secondi, poi il ricongiungimento quando mancavano solo 2 giri alla fine, attacchi singoli che non potevano andare a segno ed una volata che ha visto in lotta i velocisti più forti, con Greipel che ha ottenuto la sua prima vittoria in questa edizione proprio nellultima frazione. Sagan si è confermato grande opportunista, arrivando secondo in rimonta, battendo Kittel, ma non riuscendo con il colpo di reni a battere il tedesco della Lotto Soudal. Alla volata non ha partecipato Coquard, che è stato sfortunatissimo forando quando mancavano circa 2 chilometri allarrivo.
Anche Kittel aveva forato, a circa 30 chilometri dal traguardo, ma è riuscito a rientrare approfittando anche della sequenza di ammiraglie che seguivano il gruppo. Froome è arrivato allultimo traguardo insieme a tutta la Sky, con i corridori abbracciati ed in linea. Al traguardo dopo Greipel, Sagan e Kristoff, la quarta posizione è del norvegese Boasson Hagen che precede Mattwhes, Stuyven in sesta posizione, Navardauskas in settima, Laporte in ottava, Sam Bennett in nona e Van Rensburg in decima, Tutti con il tempo del vincitore come il resto del gruppo. Nella classifica generale il distacco finale del secondo, il francese Bardet, è stato di 2 minuti e 52 secondi, con Quintana sul terzo gradino del podio con un distacco di 3 minuti e 8 secondi. Ottimo il quarto posto di Yates, che si è classificato con 3 minuti e 29 secondi di ritardo dal connazionale, precedendo Porte, classificato quinto, lo spagnolo Valverde, sesto, Mentjes, autore di una buona prova ed al settimo posto. Lirlandese Daniel Martin si è piazzato ottavo, con un ritardo di 5 minuti e 51 secondi, ma ha rischiato di essere passato da Kreuziger, che inseguiva a soli 8 secondi, a causa di una foratura. Lo spagnolo Rodriguez ha chiuso il suo ultimo Tour al decimo posto, con 6 minuti e 16 secondi di ritardo. Tutte le altre classifiche erano già state decise con Sagan che ha vinto quella della maglia verde, davanti a Kittel e Mattwhes, mentre Greipal con la vittoria nellultima tappa si è portato in quarta posizione. Nella classifica della montagna, maglia a pois, si è imposto Majka, della Tinkoff, con le altre due posizioni del podio occupate da De Gendt e Pantano. Infine maglia bianca meritatissima per Yates, migliore nella categoria “giovani” davanti a Mentjes e Buchmann.
Era la grande passerella che ha solo sancito la classifica del Tour de France, sia finale che delle altre maglie particolari: Chris ha vinto così ufficialmente il Tour de France 2016 con la maglia gialla sotto la Tour Eiffel che arriva per la terza volta in carriera, tra laltro negli ultimi 4 anni. Un dominio unico che ha portato il capitano del Team Sky a dominare la classifica generale praticamente per tutte le tappe di questo Tour. Chiude davanti a Romain Bardet e Nairo Quintana, anche loro oggi sul podio. Sfuma tutto dopo la pessima tappa di ieri il podio per Fabio Aru, con purtroppo il risultato negativo di non avere italiani nelle prime 10 posizioni. Ricapitolando quanto già era stato deciso dallultima tappa in montagna di ieri, Peter Sagan vince la classifica a punti con maglia verde, mentre la maglia a pois del miglior scalatore va ancora addosso a Rafal Majka, davanti a De Gendt. Chiude la maglia bianca che sugli Champs Elysees va sulle spalle di Adam Yates.
E’ da poco partita l’ultima tappa del Tour de France 2016, la Chantilly-Parigi con conclusione sugli Champs Elysees. Passerella di tutto il gruppo in questa prima frazione di tappa, il Team Sky festeggia con lo champagne e con foto di rito prima della partenza di questo atto conclusivo. La classifica alla ventesima tappa recitava Chris Froome in prima posizione con Bardet a 4’05” e Quintana a 4’21”, sintomo che la maglia gialla è ormai sulle sue spalle e sarà alquanto improbabile togliergliela proprio nell’ultima tappa. Il corridore del Team Sky ha commentato così prima del via: “E’ stata la squadra più forte che abbiamo mai avuto e che si sia mai schierata qui al Tour. Lavoriamo per un solo obiettivo” conclude Chris Froome durante i festeggiamenti con il suo team. Per quanto riguarda invece le altre classifiche la maglia a pois dei Gpm sarà sicuramente di Majka che ha 209 punti in classifica contro i 130 di Belde.
E’ da poco iniziata l’ultima tappa del Tour de France 2016, che vedrà al traguardo degli Champs Elysees la proclamazione ufficiale dei vincitori delle varie maglie, le cui classifiche sono ancora in via di definizione. La graduatoria principale, ovvero la maglia gialla ormai già saldamente sulle spalle del ciclista del Team Sky Chris Froome, sembra non dover subire eccessivi scossoni durante questa tappa, mentre sicuramente cristallizzata sarà la classifica della maglia a pois, ovvero quella degli scalatori, che hanno affrontato questo emozionante Tour de France 2016. La passerella parigina vedrà infatti il polacco della Tinkoff Rafal Majka, che assieme al, leader della classifica a punti, maglia verde e compagno di squadra Sagan, è riuscito a tenere alto il nome della scuderia russa. La Tinkoff, che salvo ulteriori aggiornamenti alla conclusione della tappa di oggi del tour, dovrebbe terminare la sua esperienza alle 103 edizione del giro francese al sesto posto della classifica a squadre, dopo la defezione di Alberto Contador, si è dunque affidata in toto al talento di Sagan e Majka. Majka che ha iniziato questo Tour de France 2016 soffrendo un pesante ritardo, ha poi saputo recuperare con grande successo, vincendo così la maglia a pois, che aveva vestito anche nel 2014. Lo stesso Majka, parlando delle sue prestazioni in questo giro ha voluto rendere innanzitutto omaggio al leader della classifica generale e maglia gialla 2016 Froome, per poi fare un bilancio di quanto ottenuto con la Tinkoff, a ormai pochi chilometri dal traguardo di Parigi: “abbiamo due maglie, quella a pois e quella verde e abbiamo vinto tre tappe, per noi è stato davvero un grande Tour de France!“.
Il traguardo della tappa finale del Tour de France 2016, previsto come d0usanza a Parigi agli Champs Elysees, vedrà la consacrazione delle varie graduatorie che ci hanno accompagnato fino ad oggi, non ultima la classifica generale della maglia gialla. Il leader della classifica generale, Chris Froome, è ormai lanciato alla vittoria del terzo Tour de France della sua carriera, il secondo di fila per il ciclista nato a Nairobi. Il traguardo di Parigi però celebrerà anche la maglia verde di Peter Sagan: per il campione del mondo questo Tour de France 2016 si è rivelato pieno di soddisfazioni. Sagan, che ormai da tempo veste la maglia verde, quale leader della classifica a punti in questa edizione del giro francese infatti non solo ha fatto il record nella classifica a punti (ma attenzione, oggi potrebbe superare se stesso dopo la tappa parigina), ma luomo della Tinkoff ha vinto anche tre tappe ed è stato spesso un protagonista assoluto. Inoltre Sagan, leader della classifica a punti e non solo è stato votato come ciclista super combattivo dalla giuria del Prix Antargaz, che accosterà alla sua maglia verde anche il numero rosso, segno della vittoria delledizione numero 103 della Grande Boucle. Per Sagan questa sarebbe la sua quinta maglia verde consecutiva: un successo davvero prestigioso.
A poche ore dallultima tappa del Tour de France 2016 che darà ormai lultimo sigillo alla classifica generale e alle altre graduatorie del tour francese più famoso al mondo. In attesa di ricevere lufficialità della definizioni della classifica generale, che al momento vede leader maglia gialla Chris Froome, andiamo a vedere il posizionamento degli italiani nella graduatoria generale soprattutto in vista dei prossimi Giochi di Rio de Janeiro 2016. Il team italiano, qui rappresentato nella tappa finale di Parigi del Tour de France 2016 da ben quattro corridori tra cui il capitano del team Astana Fabio Aru, in 13 posizione della classifica generale dopo la tappa di ieri. Purtroppo una condizione sfortunata ha fatto scivolare Aru fuori dalla Top 10 della maglia gialla, mentre proprio ieri Vincenzo Nibali, presente a Rio è stato autore di una buona prestazione, che ha fissato al trentesimo posto la sua posizione in classifica. Meglio per Damiano Caruso, ciclista della BMC e anche lui portacolori dellItalia a Rio che si accinge a finire il Tour in 22 posizione, mentre Diego Rosa si è sistemato in 37 posizione della classifica generale, in attesa di poter regalare una medaglia ai prossimi giochi.
L’ultima tappa di oggi al Tour de France 2016, che si concluderà sullo scenario degli Champs Elysees parigini fisserà definitivamente le classifiche del giro francese, già ormai abbastanza chiare. La passerella prevista per oggi non dovrebbe infatti mutare eccessivamente almeno i gradini alti delle graduatorie stilate dopo la tappa di ieri, ma la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Gli occhi sono infatti puntati su Fabio Aru, portacolori del team Astana, che dopo la tappa di ieri ha perso la sua posizione nella top 10 della classifica generale, ancora dominata da Chris Froome. Ieri Fabio Aru è infatti letteralmente crollato al Col de Joux Plane, e questo momento di debolezza gli è costato almeno 15 minuti nella classifica generale, dove ora è in 13 posizione a 19’20” dal leader maglia gialla Froome. Difficile ora per il ciclista sardo ora recuperare e ritornare nella top 10 e fallisce qui il suo sogno di entrare nei primi cinque della classifica generale del Tour de France 2016.
La ventunesima tappa prevista oggi al Tour de France, chiuderà ledizione 2016 di questo appassionante giro, che si appresta così a fissare definitivamente le classifiche, da quella generale della maglia gialla alle altre graduatorie. La tappa di oggi, che si chiuderà nello scenario trionfale degli Champs Elysees parigini, non dovrebbe generare forti scossoni nella parte alta delle classifiche, anche per quanto riguarda la maglia bianca, data al leader della classifica giovani. Saldamente al comando infatti vediamo il ciclista della Orica BikerExchange Adam Yates, che nella tappa di ieri, grazie alla sua prestazione allultimo Gpm, ha ratificato la sua leadership nella classifica giovani. La futura maglia bianca del Tour de France 2016, ora anche al quarto posto nella classifica generale, dominata dalla maglia gialla di Chris Froome ha così commentato questo traguardo: Sono al mio secondo Tour e ho solo 23 anni. Spero di poter tornare e migliorarmi in futuro. Il futuro è dalla mia parte. Spero di poter salire presto sul podio. Se continuo a lavorare duramente si può migliorare, anche per sognare la maglia gialla in futuro.
Siamo oramai giunti allultima tappa di questo emozionante Tour de France 2016, la cui classifica generale dopo oggi non dovrebbe regalarci particolari sorprese. I ciclisti impegnati oggi nellarrivo trionfale a Parigi attraverso gli Champs Elysees affronteranno questo traguardo ben consapevoli di quanto affrontato fino ad ora e i distacchi nella parte alta della classifica generale sembrano ormai fissati. La maglia gialla di questo Tour de France 2016 è ormai saldamente sulle spalle del britannico Chris Froome, che si appresta oggi ad entrare trionfalmente a Parigi: leader indiscusso della classifica generale, Froome raggiunge lapice della classifica dopo lottava tappa del Tour, cima da cui il britannico non è più sceso. Con questa tappa Froome si appresta a vincere il suo terzo Tour de France, dopo le splendide prestazioni del 2013 e del 2015. Decisiva la sua crono della tredicesima frazione del Tour 2016, dove il ciclista britannico del team Sky riesce ad ampliare ulteriormente i distacchi nella classifica generale, consacrandolo ormai alla vittoria, attesa per la tappa finale di oggi a Parigi.
Il Tour de France 2016 si appresta a vivere l’ultima giornata, ma con la classifica generale ormai definita. Infatti l’edizione numero 103 del Tour de France si concluderà oggi con la tradizionale passerella a Parigi con lo scenografico arrivo sugli Champs Elysées dopo avere emesso ieri tutti i verdetti. In classifica dunque abbiamo consacrato il terzo trionfo in maglia gialla del britannico Chris Froome, autentico dominatore della corsa.
Per prima cosa, una precisazione doverosa: la tappa di oggi sarà gara a tutti gli effetti, dunque sono possibili distacchi e naturalmente sarà fondamentale arrivare al traguardo per non essere esclusi dalla classifica. Tuttavia possiamo essere ragionevolmente sicuri che nulla cambierà negli ultimi 113 km delal Grande Boucle. In classifica generale infatti il vantaggio di Chris Froome sul secondo, Romain Bardet, è di 4 minuti e 5 secondi, con Nairo Quintana che completa il podio essendo terzo a 4 minuti e 21, ma certamente il meno soddisfatto dei tre.
Ottimo quarto posto per Adam Yates, quinto con qualche rimpianto Richie Porte per il tempo perso in tappe sulla carta interlocutorie, sesto il sempre costante Alejandro Valverde, settimo Joaquin Rodriguez all’ultimo Tour della carriera ma esattamente con lo stesso tempo dell’ottavo, la rivelazione Louis Meintjes. Ecco in questo caso che anche un piccolo distacco potrebbe portare a un cambiamento oggi. Nono è Daniel Martin, mentre al decimo posto è salito Roman Kreuziger. Quanto a Fabio Aru, il sardo resta il primo degli italiani, ma è scivolato in tredicesima posizione a 19 minuti e 20 secondi di distacco, con un crollo verticale proprio nel momento in cui si attendeva una risalita. Una esperienza fondamentale, questa del primo Tour de France nella carriera del corridore sardo, già vincitore di una Vuelta e due volte sul podio al Giro dItalia.
Facendo una doverosa panoramica anche sulle altre graduatorie, hanno tutte già emesso i loro verdetti. Nella classifica a punti della maglia verde lo slovacco Peter Sagan era già sicuro vincitore da alcuni giorni, ma è entrato nella fuga di giornata e ne ha approfittato per conquistare punti nei traguardi intermedi, portando il suo totale a 440 ed attendendo lultima tappa di Parigi per tentare il grande colpo finale. Non incrementa il suo punteggio il secondo, Marcel Kittel, che resta a quota 228, mentre Michael Mattwhes con i 20 punti conquistati al traguardo volante rimane terzo, ma a quota 183. Anche la classifica degli scalatori, nonostante le quattro ascese di questa tappa era già fissata in precedenza, con la vittoria di Rafal Majka, che per la seconda volta in carriera conquista la maglia a pois. Il polacco ha chiuso a 209 mentre hanno incrementato il loro punteggio, ma senza modificare le rispettive posizioni, i più immediati inseguitori: secondo il belga Thomas De Gendt, terzo il colombiano Jarlinson Pantano. Rimane infine invariata la classifica dei giovani, con Adam Yates che potrà festeggiare a Parigi la sua maglia bianca davanti a Louis Mentjes. Entrambi comunque potranno festeggiare: il loro Tour de France è andato molto oltre le aspettative, dunque per Yates e Meintjes potrebbe essere la svolta della carriera.
1 Christopher Froome (Gbr, SKY), 86h21’40”
2 Romain Bardet (Fra, AG2R La Mondiale), +4’05”
3 Nairo Quintana (Col, Movistar), +4’21”
4 Adam Yates (Gbr, Orica-BikeExchange), +4’42”
5 Richie Porte (Aus, BMC), +5’17”
6 Alejandro Valverde (Spa, Movistar), +6’16”
7 Joaquin Rodriguez (Spa, Katusha), +6’58”
8 Louis Meintjes (Rsa, Lampre-Merida), s.t.
9 Daniel Martin (Irl, Etixx-Quick Step), +7’04”
10 Roman Kreuziger (Cze, Tinkoff), +7’11”