La “cazzimma”, cosa significa davvero il termine tipicamente napoletano? Tutto ciò che c’è da sapere – Cos’è la cazzimma? Una parola che spesso sentiamo anche in tv, soprattutto quando ci ritroviamo di fronte ad un personaggio legato a Napoli e alla napoletanità; ma qual è il vero sognificato di questo termine così particolare? Difficile dirlo con una certa precisione, in quanto la parola cazzimma ha in sè una serie di accezioni. L’accostamento più facile è sicuramente quello alla parola “cattiveria”, intesa paradossalmente non in modo negativo. Il neologismo tipicamente napoletano richiama un atteggiamento furbo e con un pizzico di cattiveria, quasi egoismo, che serve al raggiungimento di un determinato e desiderato scopo. Uno tra i primi a cercare di chiarire cosa fosse realmente la “cazzimma” è stato Pino Daniele. Il cantante usa infatti questo termine nella sua canzone “A me m piace ‘o blues” e, di fronte alla curiosità di tanti, decide di spiegarlo in nel suo libro “Storie e poesie di un mascalzone latino”.
Cos’è la cazzimma? Da Pino Daniele ad Alessandro Siani: ecco cosa significa il curioso termine – “La “cazzimma” è un neologismo dialettale molto in voga negli ultimi tempi.– esordisce nel suo libro il cantante Pino Daniele, che ancora svela – Designa la furbizia accentuata, la pratica costante di attingere acqua per il proprio mulino, in qualunque momento e situazione, magari anche sfruttando i propri amici più intimi, i propri parenti. – e ancora chiarisce – È l’attitudine a cercare e trovare, d’istinto, sempre e comunque, il proprio tornaconto, dai grandi affari o business fino alle schermaglie meschine per chi deve pagare il pranzo o il caffè”. In poche parole si tratta di un unico termine che va a racchiudere una serie di qualità, riassumibili con una “furbizia opportunistica”. Colui che ha cazzimma è una persona opportunista, scaltra e pronta a raggiungere un obiettivo anche con qualche mezzo non proprio ortodosso. Forse il termine può essere ben inteso con una frase che il comico napoletano Alessandro Siani ha esibito in uno dei suoi spettacoli: “Cos’è la cazzimma?”, risponde così: “Nun t’o bboglio ricere, chest’è ’a cazzimma!”, cioè “non te lo voglio dire, questa è la cazzimma!”.