Sul palco del Concerto del primo maggio 2015 troveremo anche Lo Stato Sociale, un gruppo musicale italiano che fa la sua prima comparsa, sulla scena bolognese, nel 2009. La formazione originaria si componeva di soli tre membri, e in particolare di tre ragazzi degli anni ’80, conosciutisi nelle stanze della storica Radiocittà Fujiko (radio nata a Bologna e da sempre considerata vicina a quell’area definita come sinistra libertaria) e nella quale i tre, Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti, lavorano come DJ.
Nel 2011, però, il numero dei membri cresce con l’arrivo di Enrico Roberto e Francesco Draicchio, dando così origine alla attuale formazione. Anche se loro dicono di aver iniziato a suonare solo per riempire i pomeriggi di noia, lo Stato Sociale appartiene a quella corrente musicale che potremmo definire elettropop e che, come suggerisce il nome, intende unire la musica elettronica a quella pop facendo ricorso all’uso di sintetizzatori e aggiungendo, ogni tanto, anche un tocco di rock.
È possibile datare l’esordio ufficiale del gruppo nel 2010, quando esce il loro primo EP autoprodotto, intitolato Welfare Pop a cui ne segue un altro, l’anno dopo, che porta l’ironico titolo di L’amore ai tempi dell’Ikea. È da questo EP che prende il via la collaborazione con l’etichetta Garrincha Dischi. In questi primi lavori, subito pubblicati in internet, voce e basso sono affidati a Alberto “Albi” Cazzola; voce, chitarre, pianoforte e sintetizzatori a Lodovico “Lodo” Guenzi mentre drum machine, sintetizzatori e voce ad Alberto “Bebo” Guidetti. Ma bisogna aspettare il 2012, e l’arrivo di Francesco “Checco” Draicchio e di Enrico “Carrots” Roberto e delle loro tastiere, per la pubblicazione del primo disco ufficiale, intitolato Turisti della democrazia, un titolo che vuole affermare ancora una volta che è possibile fare musica anche senza prendersi troppo sul serio.
Di serio però c’è senza dubbio l’impegno che i cinque ragazzi mettono nel loro progetto e che, dopo la pubblicazione dell’album, li porta ad un tour di 200 tappe, con concerti sparsi in Italia ed in Europa. Turisti della democrazia, oltre a essere stato un album molto discusso (o forse proprio per quello) è stato anche insignito della Targa Giovani Mei, premio consegnato dal Meeting delle etichette indipendenti che raduna, appunto, le principali produzioni discografiche indipendenti dell’Italia e il Premio SIAE per il miglior giovane talento dell’anno.
Ma non solo, con un piccolo artificio letterale, che l’ha trasformato in Tronisti della democrazia, il gruppo ha proseguito il tour trasformando l’album in uno spettacolo di teatro canzone, dove le canzoni si alternano a monologhi e sketch. Due anni dopo la prima opera, lo Stato sociale torna sulle scene discografiche nel 2014 con l’album L’Italia peggiore e il progetto diventa ancora più serio. A partire dalle collaborazioni.
In questo album c’è spazio per molti amici, come Max Collini degli Offlaga Disco Pax e Piotta. Ma c’è spazio anche per tanti altri artisti e illustratori che contribuiscono a rendere l’album una piccola opera d’arte. Anche se ancora giovane, lo Stato Sociale, fa parlare sempre più spesso di sé, per motivi ogni volta diversi (e non sempre inerenti alla musica). E chissà cosa ci riservano per il futuro.