Scatta oggi alle ore 14 la prevendita ufficiale per il concertone del prossimo 16 luglio. Ligabue replica l’effetto Campovolo, tornando dove nel 2005 radunò ben 180mila spettatori, record europeo per un concerto di un singolo artista a pagamento. Il 16 luglio ci sarà Campovolo 2.0 2011, questa volta il massimo di spettatori a cui sarà consentito accedere sarà di 100mila, per limitare i disagi e le problematiche dovute al traffico.
I fan iscritti al fan club Bar Mario hanno già potuto cominciare a comprare i biglietti ieri, oggi tutti gli altri avranno a disposizione 3860 punti vendita in tutta Italia più le prevendite online su ticketone. Ieri Ligabue ha presentato alla stampa il progetto Campovolo. Parlando dell’attuale situazione di crisi mondiale, Ligabue ha detto: “Ma noi non possiamo fare altro che andare avanti, facendo quello che possiamo fare. Da Il mio nome è mai più in poi, credo che qualunque tipo di guerra sia improponibile. Però Einstein si ritrovò nel ’39 spinto a inviare una lettera a Roosevelt perché costruisse una bomba atomica prima che lo facesse Hitler”. Ligabue polemizza poi con quanti nel precedente concerto Campovolo si lamentarono perché non si sentiva bene. In realtà, dice, la questura ci obbligò a far entrare 3mila persone per questioni di ordine pubblico, su 180mila si lamentarono in 20mila che avevano avuto die problemi con l’audio. E le tv ripresero la voce come se fosse stata voce di massa, dice.
“Scrissi anche una lettera di scuse, per questo. Ma siamo pazzi, lo rifacciamo: ma con un palco solo (a specchio, con più di 600 metri di schermo, ndr), e per “sole” 100 mila persone, perché ci sia audio per tutti. Però allora fu un evento, e ci fu il dvd forse più venduto nella storia della musica italiana”. A Ligabue piacerebbe avere come supporter del suo concerto Bob Dylan. Ci sarà poi il LigaVillage, aperto sin dal giorno prima, con intrattenimenti vari: il Bar Mario, mercatino vintage, villaggio solidale, spazi gratuiti per le tende”. Perché tanta voglia di concerti? “A casa mi rompo, sul palco sto bene”. In fondo, spiega, sarà solo una festa di chiusura dopo il tour in cui ha fatto sessanta date sempre tutto esaurito.