Da Amici a Sanremo, come prassi per moltissimi, trampolino di lancio ormai consolidato, Moreno è un rapper genovese. Ha alle spalle due dischi e debutta così al festival. Come tutti i rapper, lo stile musicale da lui applicato permette testi ampi e approfonditi, non legati cioè allo schema classico della canzone, ma liberi di spaziare. Oggi ti parlo così è una riflessione su se stessi, sulle proprie incertezze e dubbi: “mi odio mi provoco sto fermo e non mi muovo” inizia infatti il brano. E’ anche una riflessione sul significato del proprio fare musica: “non è un passatempo è un lavoro E’ la passione il pass per arrivare al cuore e tenerlo vivo come un by-pass Si frà dai gas abbiamo il telepass come Quella volta là eravamo ancora a spasso Sul Tom Tom via del successo Poi non so cosa è successo Sarà che non ho mai dato nulla per scontato E puntato su chi mi ha raccontato qualcosa di vero”. Viene anche citato il calciatore giapponese Nakamura, passato alla storia come primo calciatore giapponese a segnare in Champions League, simbolo di un successo appena intravisto e poi apparentemente sfumato: “Vorresti bloccargli il tempo Nakamura Un’armatura è distrutta dopo una brutta figura E oggi mi sento freddo per questo parlo schietto Parto diretto come sul dischetto”. Dubbi, paure, inquietudine, una canzone che esprime un onesto malessere di chi vive con gli occhi puntati addosso e cerca solo di rimanere vero con se stesso: “Loro ti diranno che non sei male affatto E’ la storia di un ragazzo cresciuto sull’asfalto Che punta in alto dove il cielo è blu cobalto”.