Cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Londra 2012: tutti o quasi d’accordo nel definire lo spettacolo offerto ieri sera uno dei migliori in assoluto per quanto riguarda le cerimonie che aprono le Olimpiadi. Da qualche anno infatti si assiste a spettacoli scenografici impressionanti dove si sprecano balletti, filmati, giochi di luce, insomma una specie di Hollywood in miniatura. C’era molto attesa per quanto gli inglesi avrebbero saputo preparare e le attese sono state soddisfatte nei migliori dei modi. Con la classe che li contraddistingue, hanno inscenato una picocla storia dell’Inghilterra citandone i passaggi più significativi. A riprova poi di quanto la musica rock sia parte integrante della cultura e della storia inglesi, una bella fetta di spazio hanno avuto nel corso della cerimonia alcuni classici della musica pop rock degli ultimi cinquant’anni. Con una bella coreografia di balletti e la storia di un ragazzo e di una ragazza che cercano di incontrarsi nella marea di spettatori all’interno dello stadio, si sono potuti ascoltare brevi frammenti di alcuni classici di Beatles, Rolling Stones e altri. Proprio qui è stato il problema, a riprova invece di quanto la musica rock sia nel nostro Paese qualcosa ancora di sconosciuto e di poco usuale, un corpo estraneo insomma. I commentatori Rai infatti, ma non solo, anche quelli di Sky hanno preso diverse papere o proprio non sono stati in grado di riconoscere i brani in questione. A parte i super classici come Satisfaction dei Rolling Stones o i Beatles, ecco che i Queen di Freddie Mercury sono diventati i “Queens”, come il quartiere di New York (d’altro canto i componenti dei Queen erano più di uno si potrebbe dire) mentre i Sex Pistols sono diventati gli americani Kiss. David Bowie, che nella storia del rock è soprannominato “duca bianco” è diventato un improbabile “barone bianco” mentre altri grandi artisti come Kinks, Cilla Black, Hollies, Troggs sono stati bellamente ignorati. Ci ha pensato il grande Paul McCartney nel finale con una corale Hey Jude a rimettere il rock al posto giusto: quel brano d’altro canto lo conoscono proprio tutti, anche i commentatori Rai e Sky.