Un progetto coraggioso che racconta alcuni secoli di grande musica italiana, cominciando dal XVII secolo arrivando fino ai giorni nostri, attraverso i grandi compositori del passato e di oggi. Lo hanno registrato Fabio Nava e Mario Mariotti, un duo specializzato in progetti che rinnovano il linguaggio della musica classica in un cd uscito da qualche mese, “Emotions 2015”. Lo proporranno adesso dal vivo nell’ambito della Sagra Musicale Malatestiana in collaborazione con il Meeting di Rimini stasera alle ore 19 presso la chiesa del Suffragio della città romagnola. Abbiamo chiesto a Mario Mariotti di spiegarci in cosa consiste questo progetto e le particolarità dell’esibizione di questa sera.
Come nasce questo progetto artistico?
Il disco nasce come una sorta di colonna sonora dell’esposizione di macchine utensili che ci sarà a Milano nei prossimi mesi, un gadget in occasione di questa fiera. Per questo abbiamo usato come strumenti tromba e organo, che sono costruiti in metallo lavorato artigianalmente con utensili che si potranno trovare in questa esposizione.
Che musiche contiene il disco?
Abbiamo inciso musiche di grandi compositori italiani dalla metà del Seicento a quella del Novecento. In particolare si comincia con l’organista del Seicento Girolamo Frescobaldi, si passa per compositori operisti come Verdi e Mascagni e si arriva a Nino Rota ed Ennio Morricone.
Come avete scelto i brani da incidere, quali criteri avete usato?
Li abbiamo scelti in base a quanto erano conosciuti, il disco è edito da una piccola etichetta di Bergamo dedita alla musica classica, per cui ci sono tutte le garanzie di qualità. E’ un prodotto artisticamente valido.
Di Ennio Morricone cosa avete utilizzato?
La colonna sonora di Nuovo cinema Paradiso e quella di The Mission.
E questa sera che repertorio eseguirete?
Al 90% la scaletta del disco, ma visto che ci esibiamo a Rimini abbiamo pensato di aumentare la parte dedicata a Nino Rota per fare un omaggio al grande regista riminese Fellini. Abbiamo preparato una suite che contiene le cose più famose di Rota di cui devo dire sono molto soddisfatto del risultato.
Sarà certamente interessante sentire queste musiche eseguite con questa strumentazione, piano e organo.
Credo si tratti di una cosa che nessuno fino a oggi ha mai eseguito e ripeto sono soddisfatto del risultato.
Vi esibite nell’ambito della Sagra Malatestiana, ma anche del Meeting di Rimini, esiste qualche collegamento con questa manifestazione?
Nella Sagra non siamo gli unici a proporre contaminazione cinematografiche. Per quanto riguarda il Meeting, ho molto apprezzato il lavoro che don Giussani fece dirigendo la collana di dischi Spirto gentil e i suoi scritti sulla musica classica mi hanno molto affascinato. Tra l’altro questa sera eseguiamo un brano che si intitola Spirto gentil dalla Favorita di Donizetti per cui diciamo che il collegamento è più con don Giussani che con il Meeting.
In un mercato, quello discografico, che anche nel campo del pop è sempre più agonizzante, cosa vuol dire fare musica classica oggi?
Tutto il campo musicale è in crisi, ma se uno ha comunque una idea artistica forte che sia classica jazz o pop riesce a dar vita a qualcosa di significativo. Io dico sempre che bisogna cercare di andare verso un genere di musica che non sia legato ala moda ma abbia un contenuto artistico. Cercare di superare la commerciabilità, alle mode passeggere, legandosi invece alla forza artistica del progetto. Questo premia, si crea una propria personalità anche se di nicchia ma con una sua vendibilità e che rimane nel tempo.