Intervistato da Ernesto Assante, per Repubblica, Jovanotti spiega il segreto dell’alchimia che lo lega con il suo pubblico. Semplicemente, dice lui, è se stesso. Non importa ciò che uno prova a fare, ma quello che uno è. Un modo di ragionare che, secondo lui, appartiene a molti altri artisti che, sul palco, sono estremamente credibili: Gianni Morandi, Bruce Springsteen, e Adriano Celentano. Ecco, per identificare un certo modo di intendere il proprio modo di fare musica, Jovanotti usa un termine del molleggiato: “Forte”, spiegando che, a lui, non importa tanto essere ritenuto bravo quanto, appunto, “forte”. Il cantante, poi, spiega che il successo di una canzone dipende da un duro lavoro. Una canzone, per essere bella, deve funzionare, assolvere al suo scopo, anche fosse quello di «farti ballare davanti allo specchio». Al giornalista che gli fa presente che le canzoni parlano anche di cose importanti, risponde che effettivamente è ossessionato dalla ricerca di una frase capace di cambiarti, ascoltandola, cosa che è capitata molte volte a lui stesso. Molte scelte della sua vita, ha confidato il cantante, sono state fatte dopo aver sentito un brano particolare.