Gli Snarky Puppy sono una delle più entusiasmanti band venute alla ribalta in questi ultimi anni. In Italia stanno cominciando ad avere un importante seguito grazie alle esibizioni ad Umbria Jazz. La band americana si è infatti esibita solamente due volte nel nostro paese: durante l’edizione 2014 di Umbria Jazz al Teatro Morlacchi e quest’anno all’Arena Santa Giuliana riservata alle grandi attrazioni.
“E’ incredibile pensare che appena due anni fa abbiamo suonato per la prima volta a Londra davanti a quattrocentocinquanta persone e stasera siamo qui davanti a quattromila persone” aveva detto al proposito Michael League.
La serata all’Hammersmith Apollo fa seguito al sold out avvenuto sempre a Londra alla Roundhouse durante il tour dello scorso anno. Una bella produzione, due tecnici audio, uno dei quali addetto alla registrazione dei concerti che vengono messi in vendita nei concerti successivi, un banco merchandising ben fornito, sono tutti segnali della crescita esponenziale che la band sta avendo in tutto il mondo, viaggiando ad una media di duecento concerti l’anno.
Intensa anche l’attività discografica, nelle competente mani del leader Michael League, che si sta ponendo all’attenzione anche come produttore. In primavera gli Snarky Puppy hanno pubblicato il nuovo album SYLVA (Impulse) inciso con la prestigiosa Metropole Orkest; prevista in gennaio l’uscita del secondo volume di Family Dinner registrato a New Orleans che vedrà insieme agli Snarky Puppy la partecipazione di grandi ospiti e vocalist: David Crosby, Salif Keita, Chris Turner e Jacob Collier. Già schedulata per dicembre la registrazione del nuovo album, tutto strumentale con brani ovviamente inediti.
Da non sottacere le numerose produzioni che League sta pubblicando per la sua etichetta. Nella scorsa primavera i più fortunati hanno avuto la possibilità di apprezzare le stupende esibizioni del tastierista Bill Laurence che ha presentato in un breve tour europeo il suo ultimo album SWIFT, esibendosi con Michael League al basso, Robert “Sput” Searight e una sezione di archi della Metropole Orkest. Appena terminato il tour con Bill Laurance, League è ripartito per un breve giro con la sua ultima creatura il gruppo FORQ del quale è uscito il secondo album BATCH (GroundUP Music). La band oltre allo stesso League è composta da un altro Snarky il chitarrista Chris Mc Queen, supportati dal tastierista Henry Hey e dal batterista Jason “JT” Thomas. Musica tosta, quasi rock, suonata alla grande.
Reduci dal Festival Blue Note di Tokyo nel quale hanno diviso il palco con musicisti del calibro di Jeff Beck, Robert Glasper, Pat Metheny e Incognito, si presentano per la fase inglese ben rodati e con una formazione che rispetto al precedente tour vede il ritorno di Robert Searight alla batteria, Mark Lettieri alla chitarra e lo strabiliante Cory Henry alle tastiere.
Confermato il resto del line up che oltre a Michael League al basso, vede Bill Laurance (tastiere), Justin Stanton (tromba, tastiere), Mike Maher (tromba, flicorno), Chris Bullock (sax), Nate Werth e Marcelo Woloski alle percussioni.
Il concerto si è aperto con Magda Giannikou di Banda Magda, la brava cantante greca prodotta da League, che si è esibita per circa mezz’ora accompagnata dagli stessi Snarky. Bella performance che ha contribuito a riscaldare l’ambiente che è letteralmente esploso all’arrivo della band al gran completo nel secondo tempo dello spettacolo.
L’Hammersmith si è trasformato in una bolgia infernale, con il giovane pubblico entusiasta e coinvolto dalla scelta del repertorio, fortemente ritmico, quasi a voler accompagnare questa sorta di rito tribale. Largo spazio ad assoli dei percussionisti, del chitarrista Mark Lettieri, molto bravo, ma al quale preferiamo Bob Lanzetti e soprattutto Chris McQueen, visto all’opera lo scorso anno. Bravissimo e funzionale Cory Henry giovane e autentico fenomeno delle tastiere con tanto di Hammond e due Leslie nella sua postazione. Sempre all’altezza la sezione fiati, con un grande Mike Maher al flicorno. Proprio i fiati sono stati penalizzati dalla mediocre acustica di questo enorme teatro che non ha consentito di godere appieno dei colori proposti dalla band che, non ci stanchiamo mai di ripetere, suona dal vivo tutte le parti senza ausilio di playback e sequencer.
Eseguiti molti dei brani più famosi del repertorio, dall’entusiasmante Think of Gold, a Shofukan,, What About Me, Lingus, Quarter Master, alcuni dei quali cantati in coro dal pubblico. Durante il bis è salita sul palco Laura Mvula cantando nel brano Sing To The Moon. La fusione del jazz, con rock, musica araba, sud-centro americana, proposta dalla band sembra la ricetta giusta per avvicinare i giovani alla musica di qualità oltre ad accontentare i palati più esigenti certi che saprà coinvolgere platee sempre più ampie.
“Gli Snarky si ispirano attingendo ad un’abbondante riserva di materiali musicali. Dagli Spyro Gyra a Steps Ahead attraverso Steely Dan e alcune chicche Prog, hannno trovato una linea originale che li distingue dalle altre band. Elementi semplici ed originali, assemblati con gusto sopraffino e grande coesione. E, su tutto, tanta esperienza con il pubblico.. diretta, senza fronzoli. Una band che si è costruita nel tempo. E ora, raccoglie frutti copiosi” (Massimo Nunzi).