E’ morto Lucio Dalla a pochi giorni del suo 69esimo compleanno, grande icona della musica italiana. E’ successo a Montreux, in Svizzera, dove Dalla si trovava per un concerto. Lo avevamo visto recentemente sul palco del Teatro Ariston nelle sue esibizioni al Festival della musica italiana, certo non in perfetta forma fisica, ma nessuno avrebbe pensato di vederlo scomparire così, portato via da un infarto nella notte. Il Web, come ormai sappiamo da tempo, è diventato anche un luogo dove rendere omaggio a personaggi importanti come Lucio Dalla che ci lasciano, così i suoi tanti fan hanno voluto salutarlo per l’ultima volta attraverso i vari blog e social network, in particolare su Twitter e Facebook: sul primo, attraverso l’hashtag #luciodalla, si possono osservare i tantissimi messaggi che in questi minuti stanno postando fan, colleghi e amici dell’artista scomparso, per esprimere il loro cordoglio e il loro sconcerto dopo aver appreso la notizia. “Ditemi che è una bufala”, dice qualcuno sperando che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto. “D’improvviso mi sento vecchia, stanno scomparendo tante icone della mia vita, anche #luciodalla adesso #RIP”, dice un altro utente. “Adesso quando ascolterò le sue canzoni mi emozionerò di più. Sei stati un grande”, commenta un altro. Tanti anche i messaggi dei personaggi della musica o dello spettacolo: «Oh no dai no… non ci posso credere dai… davvero non posso crederci», questo il tweet di Lorenzo Jovanotti, per esprimere sgomento dopo la morte di Lucio Dalla. Carlo Verdone ha invece commentato dicendo: «Ho appreso la notizia con grande dolore. Solo quindici giorni fa Dalla mi aveva chiamato chiedendomi di presentargli il suo libro, ma nello stesso giorno dovevo presentare il mio. Così ho dovuto dire di no. Ma sono invece contento di una cosa: avevo dedicato a lui un intero film come “Borotalco”, e lui ne andava fiero». Anche Walter Veltroni ha scelto Twitter: «Lucio. Anni di amicizia. E valanghe di ricordi. Non è giusto. No», mentre Nichi Vendola, governatore della Puglia, ha detto con un “cinguettio”: «Un amico caro, un amico della Puglia e dei pugliesi. Rimarrà nei nostri cuori».
Infine lo sgomento e il saluto espressi da Eugenio Finardi: «Lucio no, proprio non me l’aspettavo! L’avevo visto a Sanremo pochi giorni fa, sempre allegro, con quei suoi occhi da Elfo che sembravano guardarti dentro e sorridere di ciò che vedevano. Sembrava eterno. Lo stesso che clowneggiava con il clarinetto alla Palazzina Liberty di Milano, quando lo vidi per la prima volta mentre cantava “Com’è Profondo Il Mare”, 30 anni fa. Lo stesso che cantava “Paff Bum” con i mitici Yardbirds, guadagnandosi il rispetto e la gratitudine di noi piccoli rocker. Un jazzista inventatosi cantautore trasformato in Pop Star. Mi ha fatto l’onore di suonare in 2 mie canzoni. Un uomo fiero, ironico, molto emiliano. Un grande musicista. Però questa brutta sorpresa non dovevi farcela Lucio! Buon viaggio, salutami Caruso…».