Sono aperte da un paio di ore le vendite dei biglietti per i sei concerti italiani di Bob Dylan ad aprile 2018. Su Twitter i fan del cantautore americano commentano il costo dei biglietti: “Ho appena visto i prezzi dei biglietti per i concerti di Bob Dylan in Italia e penso che dovrò vendere un rene e un polmone. #BobDylan” e “Raga ok che #BobDylan è tipo leggenda ed è un cifro che non viene in Italia però mi sembrano prezzi esagerati”, scrivono due utenti. Un altro, con ironia, scrive:” #BobDylan o mi accontento di #brunoriateatro, dilemma”. L’account Twitter dell’Auditorium Parco della Musica dove Dylan si esibirà ha annunciato: “Vogliamo dirvelo, cantarvelo e urlarlo a squarcia gola: in una sola ora 1500 biglietti venduti per i live di #BobDylan”. I fan di Dylan sono pronti a tutti e non badano a spese. Anche a spendere 300 mila dollari. Questo è il valore stimato della chitarra Martin D-28 del 1963, usata da Bob Dylan tra gli anni ’60 e 70, che verrà messa all’asta dall’Heritage Auctions di Dallas. Lo strumento venne utilizzato da Dylan nel concerto che nel 1971 George Harrison organizzò per raccogliere fondi in favore del Bangladesh. L’attuale proprietario della chitarra era il riparatore di strumenti di fiducia dell’artista americano, Larry Cragg, che comprò il pezzo nel 1977 per solo 500 dollari.
PARLA IL SINDACO DI MANTOVA
Non è passata inosservata la scelta di Bob Dylan di esibirsi a Montava, città dalla grande ricchezza culturale e artistica, ma sicuramente mento “di spicco”, come Roma e Milano. Ma Dylan non è il primo artista internazionale che sceglie la città lombarda come tappa del suo tour. L’estate scorsa a Mantova si sono esibiti Elton John e Sting. “Portare a Mantova artisti di fama internazionale significa promuovere la città e far arrivare pubblico da tutta Italia e dall’estero”, ha detto il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, come riporta Il Giornale di Brescia. “L’estate scorsa l’investimento del Comune per portare a Mantova, tra gli altri, Elton John e Sting è stato di 150mila euro, che ha generato circa 800mila euro di ricadute economiche e una rilevante visibilità nazionale su tv, giornali, radio e social network”, ha ricordato il sindaco nel corso di una conferenza stampa con l’agenzia che organizza il concerto al Palabam. Ricordiamo che Bob Dylan sarà a Mantova il prossimo 8 aprile. I biglietti sono in vendita da pochi minuti.
I BIGLIETTI IN VENDITA
Alle 11.00 di oggi, venerdì 10 novembre, aprono le vendite dei biglietti per i concerti italiani di Bob Dylan. I biglietti saranno disponibili su ticketone.it e dalessandroegalli.com (clicca qui per altre informazioni). A pochi giorni dalla pubblicazione ufficiale del suo discorso di accettazione del Premio Nobel (clicca qui per saperne di più) il cantautore americano ha annunciato il ritorno in Italia con sei concerti ad aprile: triplo appuntamento a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica il 3, 4 e 5 aprile; il 7 al Mandelaforum di Firenze; l’8 aprile al Palabam di Mantova e il 9 aprile al Teatro degli Arcimboldi a Milano. “Sono molto orgoglioso e felice di ospitare un artista così prestigioso e importante a un anno e mezzo dal conferimento del Nobel. Un simbolo della musica mondiale, un poeta della song americana che il pubblico italiano sono convinto accoglierà con immenso entusiasmo”, ha detto José Dosal, ad della Fondazione Musica per Roma, come riporta Repubblica.
TORNA IN ITALIA DOPO IL NOBEL
Bob Dylan mancava dai palcoscenici Italiani dal 2015. In questi tre anni di assenza dal Bel Paese, Dylan ha pubblicato tre album: “Fallen Angels” nel 2016 e nel 20127 “Triplicate” e l’appena uscito “Trouble No More” (clicca qui per leggere la recensione di Fausto Leali). Inoltre è stato insignito della Medal of Freedom da Obama e si è aggiudicato il Premio Nobel per la Letteratura nel 2016, onore mai conferito prima a un musicista. “Se qualcuno mi avesse mai detto che avrei avuto la minima possibilità di vincere il Premio Nobel, avrei pensato che era probabile quanto che andassi sulla Luna. L’anno in cui sono nato, e anche quelli subito dopo, nessuno al mondo fu considerato bravo abbastanza per vincere questo Premio Nobel. Quindi, riconosco di essere in rara compagnia, a dir poco”, aveva scritto nella lettera letta da Azita Raji, ambasciatrice statunitense in Svezia, durante la cerimonia di assegnazione dei Nobel lo scorso 10 dicembre 2016.