Arrivedorci è il titolo della canzone presentata a Sanremo 2018 da Elio e le storie tese. Un pezzo che, fin dal nome, non tradisce il classico stile scanzonato della band, pronta a chiudere la loro carriera proprio nei prossimi mesi. In un’intervista al settimanale “Sorrisi”, il gruppo spiega il perché del titolo di questa canzone, ispirata a due elementi chiave della comicità del passato: “La canzone racconta la fine di una bella storia. Ci siamo ispirati a “Tempo di pic-nic”, un cortometraggio di Stanlio e Ollio del 1929. Quello in cui salgono in macchina, salutano più volte, ma non riescono mai a partire. Gli addii sono così: faticosi. Ed è una metafora della nostra vita“. E questa immagine racchiude un po’ il senso di questa ultima fase della loro carriera discografica, destinata -escludendo eventuali altri colpi di scena- a terminare ufficiale il 30 giugno 2018. È quella, infatti, l’ultima data prevista e annunciata del loro “Tour d’Addio” che segue la pubblicazione del disco live “Arrivedorci“, in uscita nel periodo della loro partecipazione sanremese.
L’ANNUNCIO DELLO SCIOGLIMENTO
Elio e le Storie Tese avevano già annunciato l’intenzione di chiudere ufficialmente la loro carriera nel mese di dicembre 2017. L’ultima data doveva essere quella tenuta ad Assago ma la notizia aveva provocato sconforto e delusione da parte dei fan, assenti in quella data e desiderosi di vedere ancora, dal vivo, la loro band. E così, lo stesso Elio, al Corriere, aveva specificato che ci sarebbe stata un’altra fase successiva che avrebbe compreso un tour ufficiale di commiato. Insomma, nessuna boutade: “Per niente. Abbiamo ricevuto talmente tanto affetto da quando l’abbiamo annunciato che l’abbiamo trasformato da concerto a tour d’addio“. Al momento, nel caledario ufficiale sono state segnate 11 date del loro tour, come spiegato in un’intervista a Gabriella Mancini: “Non è facile andarsene però poi tra il dire e il fare è molto dura. Fortunatamente ci è stata data la possibilità di una proroga perché il concerto del Forum non era più sufficiente ed è stato organizzato un tour d’addio“. L’ultimo della carriera? Il leader della band ci scherza, divertito: “Chissà. Ci è piaciuto così tanto scioglierci che quasi quasi ci riuniamo per scioglierci di nuovo“. Non resta che aspettare per scoprire se si tratterà di un vero e proprio addio o, solamente, di un altro… Arrivedorci.
IL SIGNIFICATO DELLA CANZONE
Il testo di Arrivedorci, brano con il quale entrano in gara a Sanremo 2018, è stato anticipato dal settimanale Sorrisi e, prima di poterlo ascoltare dal vivo sul palco del teatro Ariston, ci permettere di avere la conferma che lo stile della band non è cambiato. Per loro è un ritorno alla kermesse musicale dopo il successo ottenuto con “La terra dei cachi” e “La canzone mononota” nelle precedenti edizioni. “È una storia di ragazze demenziali Che volevano cambiato l’universo” è l’inizio del pezzo, un ironico e ficcante dichiarazione di chi non vuole cambiare il mondo -come spesso leggiamo e ascoltiamo- ma che lo voleva già modificato. Senza (apparente) impegno, diciamo. Il brano è un ironico bilancio della loro carriera, “Una storia unica, singolare e atipica, Completamente antieconomica, a propulsione elica, Una storia unica, una carriera artistica, Dolcemente stitica, ma elogiata dalla critica“. L’addio c’è, testualmente, in una miscela di sensazioni, tra il parzialmente drammatico e l’ironico, come da consueta tradizione: “E questa storia unica, ha una fine drastica, Leggermente comica. Arrivedorci, arrivedorci, arrivedorci, arrivedorci“.