Tutti abbiamo in mente immagini e video del papa emerito Benedetto XVI nella sua abitazione dove vive in ritiro da quando ha dato le dimissioni, piacevolmente intento a suonare il pianoforte. Una abitudine che ha sempre avuto sin da giovane e che lo ha accompagnato per tutta la vita. Un passatempo per un anziano “in pensione”? Non esattamente, Anni fa spiegò perché la musica secondo lui è la forma di espressione artistica più grande che l’uomo abbia inventato e che più di ogni altra forma espressiva aiuta il rapporto con Dio. “La musica” disse ” ha un valore spirituale che può infondere speranza nell’animo umano. C’è una relazione profonda e misteriosa tra la musica e la speranza, tra una canzone e la vita eterna”. Non è qualcosa che fa uscire l’uomo dalla realtà quotidiana, aggiunse, ma anzi “la vera arte, come la preghiera, non è estranea alla realtà quotidiana, ma ci chiama a irrigare la realtà, farla fiorire e dare frutti di bontà e pace. La musica ha il valore più alto di tutto perché ci ricorda del valore e dell’importanza universale dell’eredità artistica”. Non solo Benedetto è giunto a queste conclusioni, lo dice anche la scienza, come spiega uno studio della Harvard Medical School: “La musica può essere un potente alleato per la medicina, perché la musica è un attributo fondamentale della specie umana”. Non esistono infatti animali in grado di produrla. Sempre per gli studiosi di Harvard, una ricerca che ha coinvolto dei bambini ha dimostrato la innata connessione dell’essere umano con la musica.
Neonati prematuri a cui è stata fatta ascoltare musica, ad esempio ninne nanne, mangiavano e dormivano meglio dei bambini esposti ai rumori naturali di un ospedale. Per Leah Morrison del Music Therapy Center of California, si legge in un articolo del sito inglese Aleteia, “la musica tocca le persone in un modo che nessuna altra espressione umana sa fare”: “Le canzoni risuonano automaticamente con sentimenti diversi, possono aiutare le persone a calmarsi, a pensare in modo più chiaro e a combattere lotte interiori senza bisogno di esprimersi con le parole”. Con la musica vengono trattate numerosi tipi di disagi mentali, come la depressione, la rabbia, l’ansia, la paura. La musicoterapia sta prendendo piede sempre di più in America con risultati eccellenti. Dice ancora la Morrison: “Ascoltate musica tutti i giorni, suonate, andate ai concerti, ballate. In ogni momento e in ogni occasione, trovate canzoni che fanno risuonare i diversi tipi di sentimenti che provate, fatevi una playlist alla quale ricorrere a secondo dei momenti. Le cose accadono, ma la musica può aiutare a elaborarle e a farci sentire meglio”.