Caro diario, anche questa mattina mi son svegliato un pochino più stanco di ieri, e credo che lo stesso succederà domani. Ma questo è il prezzo da pagare. Nemmeno tanto caro dai. Infondo è un lavoro meno pesante di altri, onesto ed interessante. E tra pochi giorni tornerò ai ritmi di sempre. Speriamo lo sia anche per coloro che leggeranno il nostri articoli e reportage su questo 68esimo Festival della canzone italiana di Sanremo. Ripensandoci, forse non ho digerito tutta la cena ieri sera. A parte gli scherzi, come al solito, colazione, una mezz’oretta per preparare me e il materiale per affrontare la giornata e via, si esce dalla camera per affrontare una nuova avventura.
Ore 09:30. Affronto l’affollatissimo Corso Matteotti, pieno di gente, turisti, curiosi e artisti. C’è chi suona, chi canta, chi dipinge oppure chiede solo una monetina per un pasto frugale. È proprio vero che ogni mondo è paese. Ma in questa settimana forse Sanremo lo è un po’ di più di altre. Cerco di non distrarmi e come un vero atleta, effettuo grandi slalom tra la gente e le arti di strada, complici le mie immancabili comode sneakers.
Ore 10:00. Arrivo in sala stampa, giusto alcuni minuti per i controlli della sicurezza, il controllo del pass, metal detector, cintura, monetine ed ogni oggetto che innesca il suono dell’allarme si attiva come se fossi il direttore dell’orchestra dell’Ariston. Ormai gli addetti mi conoscono e mi sorridono, ed io nonostante tutto, ancora m’imbarazzo. Arrivo in postazione – seconda fila a destra, quarta posizione dal corridoio. Fortuna che il nome della testata e scritto sul tavolo altrimenti sarebbero da attuare strategie di espansione di spazi. Questo pensiero mi fa sorridere ogni volta. Tanti giornalisti che armati di penna cercano di conquistarsi centimetri di scrivania per essere più comodi. In fondo, solo in questa sala, ci sono più di 500 postazioni stampa e oltre 700 accreditati. Numeri che solo il Festival di Sanremo può raggiungere. Si parte. Scrivi mail, rispondi mail. Piccolo briefing telefonico con il capo redattore per le strategie della giornata e gl’impegni pianificati. Caffè amaro dalla macchinetta a monetine – amaro senno non è caffè – e siamo carichi per la giornata. Lunghissima anche oggi.
Ore 12:00. Conferenza stampa della produzioni RAI. Direttore di rete: Risultati eccezionali di ascolti e share con 11 milioni e 603 mila di telespettatori ed uno share del 52,1 per cento) – che barba questi numeri. Claudio Baglioni: Contento già ieri sera. Concludere uni grande debutto è una bella soddisfazione. Sono contento di aver contenuto gl’incidenti di percorso. Michelle Hunziker: Estremamente felice, questo senso di squadra mi ha reso serena ed emozionata. E poi il messaggio del fiore sta passando, anche attraverso i cantanti. Ho una mamma molto rigida. Mia mamma mi ha chiamato e mi ha fatto i complimenti. Lei è svizzera e rigida. Pierfrancesco Favino: Tutto si è sciolto. Era bello fare parte di questo. Non sono abituato ai numeri ma alla soddisfazione personale si. E questo mi ha soddisfatto. C’è una bella atmosfera. Superati i commenti da zucchero filato, si parte all’attacco con le fauci ben in vista: Plagio si oppure no?!? Ecco la parola che riassume la seguente ora di conferenza stampa: plagio. I protagonisti? Ermal Meta e Fabrizio Moro e la loro “Non mi avete fatto niente”. La produzione RAI prima smentisce, poi rettifica, poi cambia nuovamente prospettive ed opinioni. Com’è finita ormai caro diario lo sai. Cartellino giallo! Un giorno di stop forzato e recupero il giorno seguente. Forse! Perché – finalmente lo dico – Sanremo è Sanremo!
Ore 14:00. Lunch time. Panino, bottiglietta d’acqua, una piccola camminata per sgranchirsi le gambe e si ritorna sul pezzo.
Ore 14:45. Conferenza stampa con Luca Barbarossa.
Ore 15:15. Conferenza stampa con Ultimo.
Ore 15:45. Conferenza stampa con Roby Facchinetti e Riccardo Fogli. E poi due chiacchiere in privato per avere il loro punto di vista sulla gara. Loro scherzano e parlano di futuro. Un ottimo modo di vivere la vita. Un po’ l’invidio.
Ore 16:15. Conferenza stampa con Max Gazzè
Ore 16:45. Conferenza stampa con Elio e le Storie Tese. Riesco a salutarli prima che incontrino la sala stampa. Arrivedorci, arrivedorci, arrivedorci. Questo il succo della intervista: clicca qui per il video.
Ore 17:15. Conferenza stampa con Mario Biondi.
Ore 17:45. Conferenza stampa con Renzo Rubino.
Ore 18:30. Fuori è buio. La giornata e al suo giro di boa. Ancora sette/otto ore e forse finirà anche questa. Ma come ti raccontavo ieri, dobbiamo lavorare. Cerco informazioni e indiscrezioni su cantanti e ospiti della serata. Solite telefonate e messaggi con la redazione sulla puntata e iniziamo a chiudere le interviste di oggi.
Ore 20:30. Sala Stampa. Litigo – si fa per dire – con gli addetti RAI per Scaletta della serata che non è ancora arrivata. Il capo-redattore mi pressa ma non posso fare molto. Arriva e tutto si risolve. Ultimi dettagli con il capo redattore, caffè e siamo pronti per la lunga serata del Festival.
Ore 20:40. Inizia la seconda serata della 68esima edizione del Festival di Sanremo. “Il Pozzo Dei Desideri” con Baglioni, al piano ed Hunziker alla voce. Favino raggiunge i due durante l’esibizione. Sembra la scena del musical Biancaneve. Ma non era il Festival della canzone italiane? Lo so diario. Lo so! A Sanremo tutto è possibile. Ma non c’è mai fine al fondo. Vabbè! Speriamo sia una buona puntata in salita.
Ore 21:00. Parte la gara dei giovani. I primi quattro a calcare il palco dell’Ariston sono in ordine di entrata: Lorenzo Baglioni – no parente figlio consanguineo del conduttore – con il brano “Il congiuntivo”, Giulia Casieri con “Come Stai”, Mirkoeilcane con “Stiamo tutti bene” e Alice Caioli con “Specchi rotti”. Bravi. Concordo con il voto dei colleghi e la classifica rispecchia i miei pensieri e giudizi: prima Alice Caioli, al secondo Lorenzo Baglioni, al terzo Giulia Casieri e al quarto Mirkoeilcane. Anche se io il cane non l’ho visto (forse potevo evitarmela).
Ore 21:18. Riparte la competizione con il primo dei dieci Big in gara oggi. Le vibrazioni. Tutto procede come da scaletta senza grossi imprevisti.
Ore 22:28. Pubblicità. Piccolo break con pizza e birretta. Con la bocca piena, si riparte.
Ore 22:30. Arriva sul palco Biagio Antonacci. Sarò di parte (è mio compaesano), ma Biagio è veramente forte. Con Baglioni duetta su “Mille giorni di te di me”.
Ore 23:18. È il momento tanto atteso di Sting che canta “Muoio per te”. Mi chiedo spesso come mai Sting fuori dalle scene parli perfettamente l’italiano – vive la maggior parte dell’anno in Toscana – mentre in scena si muova come un perfetto straniero. Chissà! Forse un giorno riuscirò a scoprirlo. A supporto arriva anche Shaggy e il teatro balla. E poi c’è stato Roberto vecchioni che ha portato la sua poetica in musica nuovamente sul palco dell’Ariston. Il mago Forrest con un numero carino e comico quanto basta. Insomma tutto nella norma di una puntata numero due del festival di Sanremo. Ma certo, che smemorato. Mi stavo dimenticando de Il Volo che ha duettato con “La Vita è Adesso”. Ma non ti sei perso molto caro diario.
Ore 00:10. Finisce la seconda puntata del festival di Sanremo 68ma edizione. Cosa ne pensi diario? Cosi a caldo direi che il trend di ieri si è decisamente consolidato. Puntata meno lunga e più scorrevole di ieri. Direi che Baglioni ha trovato una buona strada. A proposito. Lo so che sei curioso dei voti e dei giudizi della mia mamma. Come al solito, non si e persa un’istante della puntata. Mi ha detto che è stata troppo lunga, ma le canzoni sono state interessanti. Alcune le deve risentirle in radio per capirle meglio. Per il momento resta neutra e non si sbilancia. Ho capito! La richiamo domani.
Ore 01:15. Inizia il dopo festival. Buona notte caro Diario.