Adriano Celentano ha molti fan ma in questo periodo gli stanno arrivando critiche anche abbastanza spiacevoli. Il vicesindaco di Arquata, Michele Franchi, lo ha molto criticato per non aver mai speso una parola a favore di Arquata, uno dei comuni distrutti dal terremoto di quest’estate, dove tra l’altro è stato girato il film Serafino. Queste le dichiarazioni del vicesindaco riportate da Il resto del Carlino: “Non metto in discussione la sua fama ma il suo atteggiamento nei confronti di questo paese non riusciamo proprio a comprenderlo. Lo abbiamo invitato più volte nel corso di questi mesi, ma lui, uno degli artisti più importanti a livello nazionale, non ha mai risposto ai nostri inviti e soprattutto non ha mai speso una parola di affetto nei nostri confronti. Ha sempre fatto riferimento ad Amatrice, anche l’altra sera prima che Rete 4 mandasse in onda il film ‘Serafino’. Ma ad Amatrice è stata girata solamente la parte relativa alla caserma, mentre quasi tutto il film ha come cornice il paesaggio di Arquata. Caro Adriano sarai anche un grandissimo artista, ma dal punto di vista umano questa volta ci hai davvero delusi”. Adriano Celentano risponderà al vicesindaco e magari si recherà ad Arquata?
La carriera di Adriano Celentano è costellata di successi, ma chi si ricorda quella macchia che fu l’intervista con David Bowie? Invitato da Adriano Celentano in trasmissione, il cantante lo definì letteralmente “un idiota” per il tenore delle domande che gli aveva fatto, che spaziavano da argomenti quali la situazione politica attuale alla fame nel mondo. “Capivo perfettamente cosa mi stava dicendo. Credo che lui sia un idiota. Però ero lì per suonare la mia canzone. In ogni caso, non credo che mi inviteranno ancora”, disse David Bowie in conferenza stampa a Milano. Di diverso tenore la risposta di Adriano Celentano, deluso dalle parole dell’artista: “Io forse sono un idiota, ma certamente essere quotato in Borsa ti rende confuso. Il tema dell’intervista nasceva da una dichiarazione che Bowie aveva fatto a Parigi e nella quale diceva che partecipava volentieri perché io ero “socialmente impegnato”. Illudendomi, cercai di coinvolgerlo sul piano sociale, constatando invece che lui era “socialmente impegnato” solo a promuovere il suo disco “.
Ha ottant’anni quasi Adriano Celentano, ma a vederlo non sembrerebbe. Carico di spirito e di energia, è capace di travolgere ancora tutti quanti con la sua verve incontenibile e il suo modo di fare intelligente e appassionante: nonostante l’età è ancora capace di monopolizzare il mondo della musica. Le sue canzoni sono ancora le più cantate di oggi e, quando esce un suo album, tutti corrono a comprarlo. A differenza di molti cantanti di oggi, che fanno alcune canzoni e poi scompaiono, Adriano Celentano ancora domina la scena culturale italiana e ogni sua nuova iniziativa è un successo. Come mai ha ancora tanta popolarità? Semplice. Non è mai stato seduto sugli allori e si è rinnovato completamente ogni volta – mantenendo però le caratteristiche intrinseche del suo personalissimo stile – e si è adattato con facilità ai nuovi tempi che sono venuti. Riuscendo a rimanere il mostro che era un tempo.
Adriano Celentano può vantare un altro successo, questo assolutamente non voluto: vince 3-2 contro l’amico Francesco De Gregori e può festeggiare la palma di maggior “ispiratore” per i colleghi cantanti che si cimenteranno al Festival di Sanremo nella gara di cover alla terza serata del giovedì. Un grand risulto per il Molleggiato che potrebbe anche rispondere un suo proverbiale “francamente, me ne infischio” ma sappiamo anche come sarà orgoglioso nel poter rappresentare una forma di ispirazione così alta per tanti autori e colleghi cantanti. Con tre brani di cover scelte, Adriano Celentano non solo batte De Gregori ma batte anche tutti gli altri, da Mina a Battisti, da Zucchero a Modugno: qui sotto abbiamo parlato di Al Bano che ha scelto “Pregherò” (cover a sua volta di “Stand By Me”), ma ci aggiungiamo anche il buon rapper Clementino che realizzerà “Svalutation” per finire con Francesco Gabbani che ha scelto una poco conosciuta Susanna, cercando di dare un proprio lustro e voce diversa diverso alla versione standard del Molleggiato. Qualcuno ci guadagnerà anche in termini di classifica finale con i brani di Celentano? Attendiamo il Festival di Sanremo e lo scopriremo…
Spettacolo al Festival di Sanremo: mancherà fisicamente Adriano Celentano come ormai da tantissimo tempo avviene, ma non mancherà per niente la sua “presenza” scenica con i suoi successi immortali che verranno suonati anche in questa edizione targata Carlo Conti-Maria De Filippi. Non sono infatti pochi gli artisti che hanno deciso di portare nella ormai classica terza serata dedicata alle cover un brano del mitico Molleggiato. Clementino, Francesco Gabbani e soprattutto AlBano Carrisi hanno puntato tutto su Adriano Celentano per provare a sfondare con la versione ri-arrangiata nella serata revival dopo le prime due di gara canora. Il duo improbabile e a distanza tra il cantore pugliese e il rocker milanese (ma con origini pugliesi, da notare) proverà ad emozionare il pubblico di Sanremo una volta di più: AlBano ha scelto infatti “Pregherò”, il successo del 1962 che fece innamorare e commuovere decine di generazioni. Per gli amanti delle chicche, il brano del Molleggiato era già all’epoca un’innovazione perché fu un testo completamente originale suonato sulla base di Stand By Me di Ben E. King: un inno anche religioso che il buon AlBano non poteva non opzionare, dopo le recenti disavventure al cuore che lo hanno portato a ringraziare il Cielo per poter essere di nuovo a Sanremo e non in una stanza d’ospedale.
Non solo Al Bano però ha deciso di prendere Adriano Celentano come un mostro sacro da “spremere” per una cover: da anni infatti un gruppo eccentrico e geniale gira teatri di tutta Italia con i loro spettacoli deliziosi su testi, musiche e riarrangiamenti su musiche famose per comporre grandi storie del passato o classici della letteratura in “miniatura”. Sono ovviamente gli Oblivion che con il Molleggiato hanno fatto anche di più: è infatti successo a Valmadrera, in provincia di Lecco, l’ennesima prova da “jukebox” sulle note di “Azzurro” di Adriano Celentano. È stato l’artista più votato durante l’esibizione degli Oblivion, che sono specializzati ormai nel cosiddetto “Human Jukebox”: il quintetto formato da Lorenzo Scuda, Francesca Folloni, Davide Calabrese, Graziana Borciani e Fabio Vagnarelli si è specializzato nel cantare o cappella (o con appena una chitarra) i grandi successi della musica italiana, magari senza soluzione di continuità, come nel caso dei brani vincitori di Sanremo nello spazio di cinque minuti. Ed evidentemente nella cittadina lombarda, complice anche il suo compleanno, il molleggiato avrà avuto uno spazio speciale nella loro esibizione.