Il 2 giugno non si festeggia solo la Repubblica italiana, ma si ricorda anche Rino Gaetano. Questo è infatti il giorno dell’anniversario della morte del cantautore, avvenuta nel 1981. Quest’anno ricorrono poi anche i 40 anni dalla presentazione al Festival di Sanremo di una delle sue canzoni più amate, “Gianna”. In piazza Sempione, a Roma, è stato allora organizzato il “Rino Gaetano Day”, arrivato quest’anno all’ottava edizione. Uno degli ospiti di Mauro Casciari è Simone Cristicchi, ma l’appuntamento live che vede protagonista la Rino Gaetano Band, capitanata dal nipote dell’artista Alessandro Greyvision, è preceduto da un set di Ketty Passa. In scaletta anche il brano inedito “Ti voglio”, riportato alla luce di recente, inciso da Artù, arrangiato e suonato dalla Rino Gaetano Band con la produzione artistica di Alberto Lombardi. Ospiti della serata anche Erica Mou, Andrea Rivera, Vincenzo Capua e Danilo Boing, altro nipote di Rino Gaetano. Il “Rino Gaetano Day” non è solo un raduno musicale, ma anche di solidarietà. Quest’anno l’evento sostiene “Anvolt Roma”, Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori.
RINO GAETANO DAY A ROMA A 37 ANNI DALLA SUA MORTE
Da diversi anni ogni 2 giugno, nell’anniversario del giorno della sua morte, la sua cover band ufficiale organizza un concerto a piazza Sempione, a Roma, nel quartiere di Monte Sacro. Il cantautore calabrese, nato il 29 ottobre 1950, è ricordato per la sua voce ruvida, la sua ironia e i nonsenso tipici delle sue canzoni, oltre che per la sua denuncia sociale, spesso nascosta all’interno di testi apparentemente leggeri e disimpegnati. Rino Gaetano è stato uno dei pochi cantautori che rifiutò ogni sorta di etichetta e che non si è mai schierato politicamente, ma non mancano riferimenti e critiche alla classe politica italiana, anzi alcuni suoi brani presentano nomi e cognomi di uomini politici del tempo, motivo per il quale i suoi testi e le esibizioni dal vivo furono spesso oggetto di censura. Il cantautore calabrese non si è mai staccato dalle sue origini, anche se la sua famiglia si trasferì a Roma, nel quartiere di Monte Sacro. Tragica e prematura la sua scomparsa: un incidente stradale lo portò via a soli trent’anni.