“Per riallacciare ‘un discorso’! Per continuare ‘un percorso’! Per riportare un po’ di Gioia!! Live Kom 2013“. Così Vasco Rossi sulla sua pagina ufficiale di Facebook scrive a poche ore dal concerto, il primo del nuovo tour, allo stadio Olimpico di Torino, domenica 9 giugno. Sono passati già due anni dall’ultimo concerto del Blasco: “Il LIVE KOM 013 è la conclusione del tour interrotto due anni fa per cause di forza maggiore. La scaletta si svilupperà diversamente con più spazio a brani che trattano temi sociali… decisamente molto attuali. Un concerto rock più duro per i tempi duri che corrono… quando il gioco si fa duro e i duri cominciano a ballare“, aveva annunciato Vasco, che ha programmato sette concerti, tutti sold out, a Torino e Bologna, per riprendere dove la malattia lo aveva fermato. E il Komandante è davvero tornato come conferma il primo concerto, andato in scena ieri sera domenica 9 giugno a Torino, in cui il Blasco ha cantato per due ore, per la gioia dei 50 mila fan. Il rocker di Zocca si presenta con giubbotto di pelle, cappellino con la visiera, scarpe da ginnastica rosse e i grandi occhiali da sole. La canzone di apertura è l’ultimo singolo “L’uomo più semplice“, seguono “Sei pazza di me“, “Non sei quella che eri” è “Starò meglio di così“. Poi Vasco saluta il suo pubblico, che lo attendeva da ben due anni e lo hanno atteso nonostante la pioggia: “Ciao a tutti, bentornati, bentrovati, tutto è bene ciò che finisce bene”. Rispetto al tour del 2011 il palco è rimasto quasi lo stesso, mentre nella scaletta Vasco ha voluto inserire “Stupendo“, “Gli spari sopra“, “Delusa“, “C’è chi dice no“, “Mi si escludeva” e “Asilo republic”. “In questa ripresa del tour ho inserito canzoni più dure, di carattere più sociale che ho scritto 20 o 30 anni fa e sono incredibilmente ancora d’attualità: evidentemente percepivo qualcosa nell’aria, meglio, la percepiva l’artista che è in me“, aveva annunciato Vasco. Non potevano mancare i classici come “Siamo solo noi“, “Sally“, “Un senso“, “Vita spericolata“, “I soliti“, “Siamo soli“, “Ogni volta“. A metà concerto attacca “Eh già”, che sembra uno sberleffo contro il “batterio killer” che per due anni lo ha messo ko per due anni: “sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua“. Alla fine il bis è sempre lo stesso: “Albachiara“, a riprova che Vasco Rossi è sempre lui.