Il CODIM (da molti anni un Comitato di riferimento per l’Indirizzo Musicale con quasi 900 iscritti) intende con questo APPELLO dare il massimo SOSTEGNO alla battaglia combattuta da Docenti e genitori contro il “RIFIUTO” opposto dall’U.S.R. dell’Emilia Romagna alla concessione di 3 nuovi Corsi ad Indirizzo Musicale nella Prov. di Ravenna.
È importante sottolineare come in tutta la suddetta Provincia siano stato attivati pochissimi Corsi ad IM, sia per le inspiegabili forti “resistenze” evidenziate dall’amministr. scolastica che a causa della sostanziale ignoranza delle relative norme di riferimento, norme che (come la recente SENTENZA del T.A.R. della Calabria n. 631/2012 ha ricordato!) non permettono di NEGARE la concessione dell’IM, quando questo venga richiesto conformemente alla normativa vigente (come nel presente caso, in cui viene negato l’Organico chiesto dalle seguenti 3 scuole: IC Darsena (Ravenna), IC Europa (Faenza) e IC Brisighella).
Questo Comitato ritiene che tale “RIFIUTO” non sia assolutamente giustificabile; non solo perché in contrasto con quanto disposto dalla L. 124/99 e dal D.M. 201/99 (le fondamentali norme di riferimento relative all’Indirizzo Musicale) ma contrarie anche alle vigenti disposizioni dettate dal Min. dell’Istruzione con la CM 37/2010; Circolare, proprio relativa agli Organi, che infatti così inequivocabilmente recita:
“Nulla è innovato relativamente all’insegnamento dello Strumento musicale. Ai fini della costituzione delle cattedre e dei posti rimangono, pertanto, confermati i criteri previsti dalla normativa vigente (D. M. 6 agosto1999, n. 201). Fermo restando il mantenimento in organico di diritto dei corsi attivati negli anni precedenti, la costituzione di eventuali nuovi corsi deve avvenire in organico di diritto, in quanto i relativi posti debbono rientrare nelle complessive risorse di organico individuate ed assegnate con decreto interministeriale.”
Vogliamo anche sottolineare come tale nuovo attacco agli Studi Musicali svolti all’interno della scuola statale italiana si configuri come particolarmente illogico, e che contraddica anche quanto recentemente da Lei stesso espresso in diversi suoi pubblici interventi; come quello al Salone del Libro di Torino 2014, dove in questi termini era tornata a parlare di Educazione musicale:
“Verso la musica abbiamo un debito culturale e didattico col passato e un credito con il futuro. Negli anni c’è stato un declinante interesse verso il settore musicale a cui occorre porre rimedio per arrivare a una diffusione della cultura musicale di cui si è un po’ perso il filo rosso della storia…è imbarazzante che i ragazzi italiani escano dalla scuola ignorando quasi sempre l’orizzonte storico-culturale della musica che, come la lettura, è una competenza che va valorizzata”.
Parole importanti ! …ma che divengono prive di valore, se clamorosamente smentite da una realtà che mostra un’Amministr. scolastica che, con direttive prive di fondamento giuridico, “NEGA” l’apertura di 3 Corsi di Strumento (privando centinaia di ragazzi della possibilità di poter studiare il “loro” strumento musicale nella scuola pubblica).
Non è più accettabile che per ottenere “giustizia” ci si debba sempre rivolgere ai Tribunali. Certi del vostro appoggio e di un pronto positivo riscontro porgiamo i più Cordiali saluti
Pietro Blumetti (Referente Codim – www.codim.jimdo.com