Sono passati sei anni, ma quale miglior momento per i Gorillaz di tornare che quello dell’imminente insediamento alla Casa Bianca del neo eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump? La band formata da Damon Albarn, il frontman dei Blur, ha deciso di uscire con un nuovo video, Hallelujah Money, che fosse anche un commento alla situazione politica attuale in America. “Sono tempi oscuri – avete bisogno di qualcuno che ci sorvegli. Me. Questa è una freccia scintillante di verità nella notte nera. Pisc*****i su! Le cose nuove non si scrivono da sole”, ha scritto l’account ufficiale dei Gorillaz su Twitter. Nel video appare il cantante Benjamin Clementine mentre Damon Albarn, voce dei Gorillaz, come al solito non si vede mai, anche se si sente la sua inconfondibile voce. Il video di Hallelujah Money è già un successo, ed è una critica a Donald Trump per la sua ossessione per i soldi – come si capisce anche dal titolo del video. Clicca qui per vedere il nuovo video dei Gorillaz.
I Gorrillaz sono un’idea nata da Damon Albarn, il cantante del famos gruppo dei Blur, che ha creato questa band nel 1998 insieme al fumettista Jamie Hewlett. La particolarità di questo gruppo è che Damon Albarn è l’unico componente fisso, a cui si alternano altri artisti che collaborano insieme a lui: nei video Damon Albarn non è mai apparso e le stesse clip mostrano solo dei personaggi di cartoni animati cantare sullo schermo. La prima canzone dei Gorillaz – e che fu un successo planetario – è stata Clint Eastwood: uscita nel 2001, ha venduto più di 6 milioni di copie in tutto il mondo. I Gorillaz fanno parte del guinnes dei primati per il record di band virtuale con maggior successo. Damon Albarn non era attivo da sei anni, ma adesso è tornato e forse questo singolo avrà ancora più successo dei precedenti. Cosa ne pensate di questa non tanto velata critica musicale a Donald Trump?