Gent.mi Deputati e Senatori delle Commissioni Cultura di Camera e Senato,
Sono Pietro Blumetti, Referente del CODIM (Comitato Docenti Indirizzo Musicale – importante organismo rappresentativo, impegnato da anni nel promuovere e sostenere una degna Riforma degli Studi Musicali).
Facendomi dunque portavoce dei circa 900 aderenti al Comitato che ho l’onore di presiedere (…e certamente anche della volontà di tutti quei musicisti che condividono la sostanza e il senso del lavoro svolto in tanti anni di impegno) vi chiedo la possibilità di prevedere un’Audizione in Comm. Cultura, per approfondire i tanti aspetti critici relativi alla Riforma degli Studi Musicali; aspetti di cui il Governo si sta in questo frangente occupando, dovendo dare seguito alle Deleghe di cui alla legge 107/2015 che riguardano in particolare i Licei Musicali e il comparto AFAM (da oltre 17 anni in attesa di approdare ad una organica ed efficace normativa, che conferisca giusta applicazione alle leggi 508/99 e 124/99, dando finalmente senso e organicità alla Riforma).
Naturalmente anche solamente un incontro con alcuni parlamentari sarebbe importante, per esporre il quadro complessivo dei gravi problemi che hanno reso la suddetta Riforma una non-Riforma (…quando non una contro-Riforma) dagli esiti spesso devastanti, e soprattutto per esporre nel modo migliore le concrete soluzioni proposte dal CODIM.
Siamo certi vi rendiate conto di come il vostro impegno sia di assoluta importanza, non soltanto perché riguarderà il lavoro di tutti i musicisti italiani, ma soprattutto perché sarà finalizzato a riconoscere e tutelare un fondamentale diritto per tutti i nostri ragazzi (la “ratio” delle leggi 508/99 e 124/99, ispiratrici della Riforma stessa):
Poter crescere e formarsi come Cittadini anche attraverso lo studio della Musica; in virtù di un’adeguata diffusione di seri Studi Musicali istituiti nelle loro scuole.
Ringrazio e porgo a nome di tutto il CODIM i più cordiali saluti, Pietro Blumetti (Referente CODIM – www.codim.jimdo.com )
In attesa di un gentile riscontro si sottopone alla vostra attenzione il seguente SINTETICO QUADRO dei Temi e delle Proposte oggetto del nostro eventuale incontro.
(Proposte relative alle Deleghe di cui alla L. 107/2015 – Riforma Studi Musicali) SINTESI DELLE GRAVE CRITICITA’ DA RISOLVERE
1 – LICEI MUSICALI : scongiurare il “Nulla” degli attuali Licei Musicali; “Nulla” in primis numerico,
…ma anche relativo alla sua assurda normativa che lo disciplina (che lo rende un luogo dove è in realtà per molti versi impossibile insegnare ed imparare veramente la Musica);
2 – AFAM: i Conservatori, nel caso dell’istituzione di “Corsi Propedeutici” e della formale conferma dei
Corsi Preaccademici, tornerebbero ad essere anacronistici Istituti “PROFESSIONALI”, in cui tornerebbe ad esser concentrata l’intera Formazione Musicale (di Base, Media e Superiore); un ritorno al passato del vecchio Ordinamento che cancellerebbe totalmente il significato e la “ratio” della Legge 508/99;
Infatti, nell’attuale distratta Società, tali Conservatori si ritroverebbero ad essere sempre di più delle penose e sterili “Cattedrali in un deserto”; ghetti in cui relegare quei pochissimi ragazzi che ancora saranno così “matti” da provare a divenire Musicisti di professione (… e che finiranno certamente per ritrovarsi presto disperati nel dover sopravvivere nell’assoluta indifferenza di un’alienata “Società desertificata” che nulla sa e vorrà mai sapere della “loro musica”);
3 – INDIRIZZO MUSICALE NELLA SEC. DI I GRADO: se, come sembra, sarà abrogato il DM 201/99 (la principale norma dell’IM! …che, in
Attuazione della legge 124/99 ha istituito la classe di Concorso di Strumento 77/A, specifica per l’Indirizzo Musicale nella scuola Second. di I grado) bisognerà fare estrema attenzione nel predisporre la norma che dovrà sostituirlo, salvaguardando quanto di fondamentale esso disponeva; in primis il suo rivoluzionario specifivo scopo: garantire la diffusione di un’adeguata specifica Formazione di Base relativa allo Studio di uno Strumento musicale (cosa imprescindibile nel quadro di un’organica Riforma degli Studi Musicali).
Si tratta infatti di rendersi conto di come tale norma (al netto dei suoi pur tanti “difetti”) sia l’unica ad aver prodotto risultati assolutamente positivi, avendo permesso la diffusione di migliaia di Corsi ad Indirizzo Musicale in cui hanno potuto studiare il proprio Strumento Musicale decine di migliaia di ragazzi; sarà dunque importantissimo tutelare un tale traguardo, che rappresenta un “successo” rivoluzionario e meraviglioso (miracoloso risultato di decennali durissime battaglie politiche).
IL CODIM HA RAGIONE DI TEMERE CHE tutto il sogno della Riforma degli Studi Musicali (insieme alle sue due leggi generatrici -508/99
124/99) rischia di esser definitivamente cancellato, se le “belle” chiacchiere della politica sull’importanza di diffondere la Cultura musicale nella scuola pubblica continueranno ad esser contraddette dal Nulla dei fatti;
Ed è consapevole di come tale FALLIMENTO sarebbe sostenuto anche dalla sostanziale complicità di tutti coloro che, proprio “in virtù” di questo, potranno continuare a sopravvivere, …indifferenti al deserto che circonderà i loro sempre più sterili “giardini” , destinati a divenire sempre più inutili e caotiche “giungle” .
Pietro Blumetti – CODIM