Il pianista iraniano Ramin Bahrami sarà protagonista di un’interessantissima Maratona bachiana al Teatro Municipale di Piacenza (10 gennaio 2009) e all’Auditorium Paganini di Parma (11 gennaio). In occasione del concerto serale di sabato il giovane pianista, che ha consacrato gran parte della sua attività concertistica a Johann Sebastian Bach riscuotendo grandi consensi, riceverà il Premio “Città di Piacenza-Giuseppe Verdi”. Questo importante riconoscimento ogni anno viene assegnato a un protagonista della scena musicale internazionale come in passato è accaduto a Riccardo Muti, Josè Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi.
La preziosa scultura dedicata a Ramin Bahrami rappresenta la città di Piacenza attraverso due elementi che la caratterizzano: l’acqua e la musica. «È per me un onore – commenta Ramin Bahrami – ricevere il premio “Giuseppe Verdi-Città di Piacenza” che in passato è stato ricevuto da nomi illustri. Sono molto legato a Piacenza perché il teatro è bellissimo e in occasione degli altri concerti ho notato una particolare attenzione da parte del pubblico per il repertorio bachiano. […] Questa Maratona, nel vero senso della parola, costituisce per me un impegno anche fisico. Spero che il pubblico partecipi e mi “sostenga”». Alla domanda su quale sia la disposizione migliore per assistere alle Sei Partite il pianista ha risposto: «Bisogna venire a teatro pensando di trovarsi in una corte settecentesca di enorme bellezza. Prima sarebbe “utile” (faccio per dire) aver ballato le danze che compongono le Partite. Sono scritte in stile galante: tutte la danze sono una meraviglia. L’origine di ognuna è diversa: inglese, italiana, francese, tedesca, una sorta di Parlamento Europeo ante litteram».
L’esibizione sarà preceduta dall’incontro che il Maestro terrà con i giovani al Conservatorio Nicolini sul tema “Il mio Bach da hit parade”. L’evento, aperto a tutti, sarà l’occasione per raccontare di sé, della sua passione per Bach e di come sia arrivato a scalare le hit parade di mezzo mondo.
10 gennaio, Teatro Municipale di Piacenza
ore 17.30 e ore 20.30 “Maratona Bach”
JOHANN SEBASTIAN BACH
Esecuzione integrale delle Partite BWV 825-830 in due parti
Prima Parte: ore 17.30
Partita n. 1 in si bemolle maggiore BWV 825
Partita n. 3 in la minore BWV 827
Partita n. 4 in re maggiore BWV 828
Seconda Parte: ore 20,30
Partita n. 2 in do minore BWV 826
Partita n. 5 in sol maggiore BWV 829
Partita n. 6 in mi minore BWV 830
La Fondazione Toscanini di Parma ospiterà il pianista iraniano il giorno dopo, domenica 11 gennaio, all’Auditorium Paganini, con il medesimo programma.
La storia di Ramin Bahrami, per chi non la conoscesse, merita di essere raccontata, seppur brevemente. Nato a Teheran nel 1976, da una famiglia benestante (il padre, Paviz, era ingegnere), rimase folgorato dalla musica di Bach fin da giovane. Con l’avvento del regime degli Ayatollah il padre fu incarcerato e poi ucciso nel 1991.
Ramin fu costretto a emigrare in Europa a 11 anni. Il primo paese che lo accolse fu proprio l’Italia.
Bahrami si è poi diplomato con Piero Rattalino al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola, e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si è inoltre perfezionato con Alexis Weissenberg, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck.
Il successo ottenuto al debutto di Bahrami al Teatro Bellini di Catania nel 1998 è tale che gli viene conferita la cittadinanza onoraria.
Negli anni seguenti sono state numerose le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali italiane e tedesche come la partecipazione a prestigiosi festival internazionali, anche in vista delle sue nuove registrazioni discografiche delle Variazioni Goldberg e delle Sette Partite che Decca pubblica rispettivamente nel 2004 e nel 2005. Sempre per Decca è uscita nel febbraio 2007 la sua nuova incisione in cd dell’Arte della Fuga di Bach.