È morto all’età di 62 anni Lou Pearlman, produttore musicale che “inventò” due delle boyband più famose di fine anni ’90, i Backstreet Boys e gli ‘N Synk. L’uomo, condannato a 25 anni di prigione a causa di una maxitruffa, è morto in un carcere del Texas. I guai per Pearlman erano iniziati nel 2006, quando era stato accusato di aver gestito un fondo di investimenti illegale, arrivando a indebitarsi per 300 milioni di dollari. Il produttore era fuggito in Indonesia per poi venire arrestato nel 2007. La sua condanna a 25 anni di carcere era diventata definitiva l’anno successivo. Il 62 enne, da tempo malato, è stato ricordato così su Twitter da Lance Bass, ex membro degli N’ Sync: “Non sarà stato un uomo d’affari corretto, ma oggi non farei ciò che amo senza il suo aiuto”. Anche Aaron Carter, cantante e fratello minore di Nick dei Backstreet Boys, ha voluto spendere qualche parola per Pearlman: “Il mio vecchio manager è morto in prigione … Rip Lou, non è stato un grande uomo d’affari, ma è lui che mi ha scoperto”. Dopo aver fondato in Florida i Backstreet Boys nel 1993, Pearlman aveva ritentato l’esperimento nel 1995 con gli ‘N Sync, il gruppo che fece conoscere al mondo il talento di Justin Timberlake.