In continuazione con l’articolo del 23 dicembre scorso e le quattro puntate dell’analisi completa sugli aeroporti italiani del 2022, oggi parlerò dei possibili scali da costruire in Campania e Lazio, regioni in cui si potrebbero realizzare nuove infrastrutture aeroportuali a Napoli o nella zona di Latina per sostituire Ciampino.
Ultimamente è stata completata la prima espansione dell’aeroporto di Salerno Pontecagnano, battezzato Costa d’Amalfi, che già permette un traffico aereo cospicuo anche a livello internazionale grazie alla pista allungata e al terminal più adeguato in attesa della costruzione di quello nuovo. Questa espansione è avvenuta in parte per il potenziale della zona che utilizzava l’aeroporto di Napoli e anche Fiumicino, ma anche per un potenziale nuovo in crescita visto che comprende un bacino con la Basilicata e il sud della zona metropolitana di Napoli molto popolata.
L’aeroporto di Capodichino è ormai impossibile da espandere per la sua ubicazione in zona altamente popolata con un’area metropolitana, quella di Napoli, che è seconda solo a quella di Milano. Attualmente ha 12,4 milioni di passeggeri annui e considerando l’industria, i servizi e il turismo dell’area vuol dire che molti utenti, specialmente per i voli intercontinentali, partono direttamente da Fiumicino, che grazie ai treni veloci si raggiunge in massimo due ore.
A Napoli esiste, quindi, un potenziale di partenze e arrivi intercontinentali che non si è ancora espresso per la mancanza di un grande aeroporto capace di ospitare vettori di lungo raggio. Questo aeroporto potrebbe sorgere nelle vicinanze di Villa Literno, essere collegato tramite ferrovia a Napoli, Roma, all’aeroporto di Fiumicino e, in caso venisse realizzato, con un nuovo aeroporto a Latina. In alternativa si potrebbe utilizzare e ingrandire l’attuale aeroporto di Grazzanise, ma forse non sarebbe possibile per problemi di sicurezza, essendo uno scalo militare.
Il settore intercontinentale potrebbe crescere in maniera esponenziale considerando che già oggi le compagnie aeree nordamericane Air Canada, American Airlines, Delta e United stanno utilizzando Napoli Capodichino con i B787 e B767 per via della pista corta di 2.628 metri, non estendibile e con poche possibilità di fare cargo vista la necessità di avere aerei non troppo pesanti. Un aeroporto a Napoli intercontinentale, inoltre, potrebbe essere il secondo scalo per Roma e scambiarsi i passeggeri con Fiumicino.
In caso di una chiusura di Ciampino, anziché costruire un aeroporto sostitutivo a Frosinone come si discute da tempo, in una valle con alte montagne intorno, o a Latina, cosa più opportuna vista la presenza di una piana, si potrebbero utilizzare degli spazi ancora liberi per costruire altri terminal a Fiumicino per sole low cost nel lato dell’autostrada per Civitavecchia o tra le due piste parallele internamente.
L’aeroporto di Fiumicino con tre piste oggi non ha mai creato strutture, a parte la zona sud, quindi esiste spazio per realizzare una quarta pista obliqua con terminal, così da creare un major hub come Parigi Charles de Gaulle, Francoforte, Londra Heathrow, Amsterdam Schipol e Madrid Barajas. Non è quindi necessario aprire un nuovo aeroporto alternativo in caso di chiusura di Ciampino. Eventualmente sarebbe realizzabile un aeroporto nella zona tra Anzio, Latina e Terracina, utile per servire turisticamente le zone balneari tra Anzio, Gaeta e Formia e le isole ponziane nel periodo estivo e per servizi cargo di merce agricola o prodotti alimentari freschi che in quella zona tra basso Lazio e alta Campania abbondano.
Nel prossimo articolo mi occuperò degli aeroporti che si potrebbero costruire in Sardegna e Nord Italia.
antilleanatlantic@outlook.com
(3- continua)
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